Giuseppe Dalfino – Nel pomeriggio di sabato 2 maggio, Nicolò D’Elia, studente dell’Istituto di Cultura Biblica «Villa Aurora», alla presenza di familiari, amici, parenti, delle chiese del distretto di Palermo e di alcuni fratelli di altre chiese della Sicilia, entra nelle acque battesimali. Dopo il rito per immersione, il past. Costantin Dinca domanda a Nicolò: «Come mai la doppia scelta del battesimo e della Facoltà di Teologia?». Il giovane risponde: «Non si tratta di doppia scelta, ma di un’unica scelta che mi ha portato a consacrare tutto me stesso al Signore». Dediche, canti e preghiere di tante persone intervenute hanno animato la serata, conclusasi con un bel rinfresco per tutti i presenti.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen