Paolo Todaro – Giornata intensa e ricca di emozione, sabato 7 dicembre. Era con noi Fabio Elias Muniz, ventinovenne battezzato in carcere il 19 ottobre 2012. Dopo aver scontato 3 anni di pena, Fabio ha seguito i corsi biblici per corrispondenza con Silvia Vadi che mi ha chiesto di visitarlo. Convertitosi, Fabio ha testimoniato in tutto il carcere dove ha trascorso circa 5 anni. Adesso è un uomo libero. Ha pagato il suo debito con la giustizia e il Signore gli ha fatto il dono della salvezza. La nostra chiesa lo ha accolto con amore. Ora Fabio tornerà a Roma dove vivono sua moglie e suo figlio. Gli auguriamo una nuova vita, con la sua famiglia, in cui la presenza del Signore sia fonte di fiducia, speranza e serenità.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen