Crisi sanitaria in India. Adra intensifica gli interventi

Crisi sanitaria in India. Adra intensifica gli interventi

L'Agenzia umanitaria avventista dona un impianto generatore di ossigeno per aiutare i malati di Covid-19.

HopeMedia Italia – Nella seconda e aggressiva ondata del coronavirus in India, la situazione dei contagi e dei malati è sempre più critica. Si registrano oltre 350.000 nuovi casi di infezioni al giorno, mentre i decessi sono 208.000 dall’inizio dell’anno, 3.689 solo ieri, primo maggio.

L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha intensificato gli interventi di emergenza per salvare migliaia di vite nelle comunità colpite dal Covid-19. Il bisogno più urgente è che i pazienti abbiano accesso immediato all'ossigeno per sopravvivere alle crisi. Per questo ha donato un impianto generatore di ossigeno (Ogp).

“La situazione in India è triste” ha affermato Weston Davis, direttore di Adra nel Paese asiatico “Gli ospedali stanno esaurendo le bombole di ossigeno per mantenere in vita i malati. Il sistema sanitario è al collasso e le persone muoiono perché non riescono a trovare un letto d'ospedale e l'ossigeno. È terribile. Il Paese ha bisogno di aiuto immediato ed è nostro dovere fare tutto il possibile per dare soccorso e salvare vite umane”.

L’agenzia umanitaria collabora con il governo locale e gli ospedali avventisti per migliorare la capacità di rispondere ai bisogni critici e immediati nel trattamento e nella gestione dei pazienti Covid-19. L’impianto generatore di ossigeno (Ogp) sarà installato nell’ospedale Metas di Surat, nello stato del Gujarat. Si tratta del più grande ospedale avventista in India e uno dei principali nosocomi della città, con 300 posti letto. La struttura è stata convertita in ospedale Covid e, finora, ha curato oltre 10.000 pazienti. Non essendo provvista di un impianto Ogp, si affida a fornitori giornalieri di bombole di ossigeno, che non riescono più a soddisfare la domanda nel Paese a causa della massiccia ondata di casi di coronavirus. Una volta installato, il sistema di gas salvavita sarà una fonte di ossigeno sicura e costante.

“La pandemia è tutt'altro che finita. Stiamo pregando per il popolo indiano e stiamo anche accelerando il nostro impegno in questa situazione di emergenza, per portare soccorso immediato alle comunità più colpite” ha dichiarato Michael Kruger, presidente dell’agenzia umanitaria. 
“Adra opera senza sosta contro il Covid-19” ha aggiunto “perché si possano salvare più persone e si possa offrire il giusto e rapido aiuto a tante comunità devastate da questa pandemia. Siamo grati alla Chiesa avventista e ai nostri donatori per il loro continuo sostegno. Sono partner vitali nella nostra lotta contro il Covid-19 in tutto il mondo".

Adra, che ha già stanziato 250.000 dollari statunitensi in questa prima fase di interventi, lavora con il Dipartimento della Salute della regione per aiutare a creare e monitorare i campi vaccinali contro il Covid-19. Collabora anche con le strutture di salute mentale per offrire supporto psicosociale attraverso la consulenza e programmi di sensibilizzazione nella comunità. Inoltre, fornisce dispositivi di sicurezza personale agli operatori sanitari in prima linea negli ospedali del Paese. 
[LF]

 

[Fonte: Ann e tedNews. Foto: Adra in India]

 

 

 

 

 

 

Eruzione a St. Vincent. Scuole e chiese avventiste diventano centri di accoglienza per gli sfollati

Eruzione a St. Vincent. Scuole e chiese avventiste diventano centri di accoglienza per gli sfollati

HopeMedia Italia – Se le spettacolari eruzioni dell’Etna di alcune settimane fa hanno creato curiosità e solo alcuni disagi agli abitanti dei dintorni, il risveglio del vulcano La Soufrière, dalla parte opposta del pianeta, ha costretto all’evacuazione oltre 20.000 persone. 

Dormiente per 42 anni, il 9 aprile la vetta più alta dell'isola di St. Vincent, nei Caraibi, ha iniziato una serie di esplosioni eruttive lanciando cenere rovente e lapilli a oltre 6mila metri di altezza. La cenere è poi ricaduta e ha coperto i quartieri e le strade dell'isola, arrivando fino alle Barbados, distanti circa 179 chilometri.

Il vulcano è si è fatto sentire anche lunedì 12 aprile, sprigionando nuvole mortali di gas bollente, cenere e rocce giù per la montagna; e poi ha tuonato di nuovo martedì mattina, 13 aprile, poco dopo l'alba, nell’anniversario di un'altra violenta eruzione avvenuta nel 1979.

L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) lavora con le autorità locali per coordinare i soccorsi. 
"La popolazione colpita necessita di cibo, acqua, prodotti per la pulizia personale e per l’igiene e dispositivi di protezione individuale” ha affermato Alexander Isaacs, direttore di Adra nei Caraibi "Lavoriamo 24 ore su 24 per fornire questi generi di prima necessità a coloro che ne hanno bisogno”.

L’agenzia umanitaria e le comunità avventiste creano rifugi e forniscono da 200 a 300 pasti al giorno. Almeno 10 scuole e chiese avventiste sono diventati centri ufficiali di accoglienza per 600 sfollati. A causa dell'aumento della domanda, il numero dei pasti distribuiti è raddoppiato in questi ultimi giorni.

“L'eruzione ha avuto un grave impatto su colture e alberi, e ha interrotto l'approvvigionamento idrico e le linee elettriche in tutta l'isola. Una delle principali preoccupazioni è la qualità dell'aria intorno all'isola, che potrebbe avere un impatto sulle persone con problemi respiratori. Un altro problema è dover affrontare anche i contagi del Covid-19, che rimane una minaccia per le persone evacuate e riunite nei rifugi” ha evidenziato Isaacs.

La peggiore eruzione del vulcano La Soufrière si verificò il 6 maggio 1902, e provocò la morte di circa 1.600 persone. 

 

[Fonte Adra. Cover: pixabay]

 

 

 

Concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”

Concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”

Iniziativa di Adra e chiesa avventista in Europa rivolta a famiglie, bambini e giovani. Un invito ad essere creativi per promuovere l’inclusione di chi è straniero in mezzo a noi. La premiazione si terrà a giugno, in occasione del Sabato del rifugiato.

HopeMedia Italia – Un’immagine vale più di mille parole. Questo pensiero è il motore del concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me” (Hear me. See me. Walk with me) lanciato da Adra e dalla chiesa avventista in Europa, per incoraggiare i giovani a usare la loro creatività al fine di conoscere, capire e sostenere le persone costrette a lasciare il loro Paese.

“Questo contest è l’occasione per usare la propria creatività a favore di una buona causa” affermano gli organizzatori ricordando che nel mondo ci sono oltre 80 milioni di persone fuggite dalle loro case a causa di guerre e persecuzioni. 
“I bambini, i giovani e le famiglie possono usare i loro talenti per dire che tutti meritano di essere trattati con gentilezza, giustizia, compassione e amore, e di vivere come Dio vuole” aggiungono. 
Il concorso è aperto alle famiglie e a giovani e bambini dai 5 ai 25 anni.

Temi 
I giovani artisti sono invitati a realizzare opere che riguardino uno dei seguenti temi: 
Tutti benvenuti! Dovremmo tutti essere gentili e compassionevoli gli uni con gli altri, accogliendo lo straniero tra noi. 
Ogni bambino a scuola! Ogni bambino rifugiato dovrebbe avere la possibilità di ricevere un’istruzione adeguata e di qualità. 
Tutti al sicuro! Ogni rifugiato dovrebbe avere la possibilità di crescere in un ambiente sicuro e, in questo periodo specifico, di scegliere di essere protetto dal coronavirus.

“Ogni partecipante è invitato ad approfondire la tematica con i genitori, gli insegnanti, gli amici e la comunità di fede. Intorno a noi vivono persone che sono state costrette a fuggire da persecuzioni, violenze, privazioni, guerre” spiegano ancora gli organizzatori.

Opere originali 
Tutte le opere d’arte devono essere lavori unici e originali dei partecipanti. I genitori/tutori possono fornire un aiuto minimo ai bambini più piccoli. 
Le iscrizioni al concorso sono divise per età: 
– dai 5 ai 9 anni; 
– dai 10 ai 14 anni; 
– dai 15 ai 18 anni; 
– dai 19 ai 25 anni; 
– famiglie.

Un comitato artistico valuterà i lavori e sceglierà le opere più significative per ogni fascia d’età, in base ai criteri di creatività e di efficacia con cui trasmettono il messaggio di gentilezza, speranza e solidarietà. Verrà considerata anche la portata dell’opera sui social media (ogni partecipante è invitato a condividere il suo lavoro sui propri social media).

Partecipazione 
I candidati interessati possono inviare la loro opera online in formato jpeg, pdf, png o in qualsiasi altro formato, tramite modulo, cliccando qui
I lavori dovranno pervenire entro il 23 maggio 2021.

Premi 
Tutti i partecipanti sono vincitori e riceveranno un attestato di partecipazione. Per ogni fascia d’età dei concorrenti sarà scelta l’opera d’arte più significativa. Alcune opere potranno essere utilizzate per promuovere ulteriormente l’istruzione per tutti i bambini, condivise sui social media e adoperate come materiale educativo per sensibilizzare il più possibile sul tema della migrazione. Gli autori delle opere scelte riceveranno premi o potranno vivere un'esperienza particolare in base al gruppo d'età di appartenenza: ad esempio, un buono per partecipare a un Camporee o a un Congresso dei Giovani, oppure per assaporare il volontariato in uno dei progetti di Adra in Europa.

I vincitori riceveranno una notifica al termine della valutazione (entro il 10 giugno). La cerimonia di premiazione avrà luogo online il 19 giugno, in occasione del Sabato mondiale del rifugiato.

Chi sono i rifugiati 
I rifugiati sono persone fuggite da guerre, violenze, conflitti o persecuzioni, e hanno attraversato le frontiere internazionali per trovare sicurezza in un altro Paese. Spesso hanno dovuto lasciare le loro case con poco più dei vestiti addosso, abbandonando i loro beni, il lavoro e le persone care.

Questi viaggi, che iniziano tutti con la speranza di un futuro migliore, possono essere pieni di pericoli e paure. Alcune persone rischiano di cadere preda della tratta di esseri umani e di altre forme di sfruttamento. Alcuni vengono arrestati dalle autorità non appena arrivano in un nuovo Paese. Una volta che si sono stabiliti e iniziano a costruire una nuova vita, molti devono affrontare ogni giorno razzismo, xenofobia e discriminazione. Alcune persone finiscono per sentirsi sole e isolate perché hanno perso quelle reti di sostegno che la maggior parte di noi dà per scontato: le nostre comunità, i colleghi, i parenti e gli amici.

Altre informazioni su adraitalia.org 

 

 

 

A tu per tu con Dag Pontvik. Videoforum sul progetto “Marciapiede didattico”

A tu per tu con Dag Pontvik. Videoforum sul progetto “Marciapiede didattico”


Il "Marciapiede Didattico" è una struttura modulare in legno che riproduce un normale marciapiede cittadino con tutte le sue difficoltà e i numerosi ostacoli (buche, biciclette legate ai pali, deiezioni canine, bauletti degli scooter troppo sporgenti….) Il "marciapiede" viene percorso da ragazzi e ragazze seduti su una sedia a rotelle. Dopo tale esperienza i ragazzi vivono un momento di condivisione e riflessione sul pregiudizio, sulla diversità, sulla disabilità e sul bullismo.

In questa puntata di A tu per tu, Claudio Coppini intervista Dag Pontvik, direttore dell’associazione ADRA Italia, sul progetto "Marciapiede Didattico" e sul videoforum che si svolgerà il 15 aprile alle 10:30. Il "Marciapiede Didattico" è un progetto educativo-sociale dell'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA). Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.adraitalia.org/marciapiede.

Myanmar. Aiuti e preghiere nell’emergenza

Myanmar. Aiuti e preghiere nell’emergenza

HopeMedia Italia – Due mesi dopo il colpo di stato militare, la crisi politica e sociale in Myanmar continua. Un numero sempre maggiore di persone è in fuga dal Paese, gli approvvigionamenti sono al collasso e i prezzi dei prodotti alimentari aumentano. In queste circostanze, sono i poveri a soffrire di più, rileva l’agenzia stampa Apd.

Ogni giorno si svolgono piccole e grandi manifestazioni contro il regime militare, soprattutto nei centri urbani del Paese. La reazione repressiva delle forze dell’ordine ha provocato centinaia di morti e feriti. A causa della violenza, dell'instabilità politica e della crescente insicurezza, circa 30.000 persone sono in fuga dalla loro patria. In molti hanno cercato rifugio in Tailandia.

Invito alla preghiera 
In un post sulla sua pagina Facebook, Ted N.C. Wilson, presidente della chiesa avventista mondiale, ha rivolto un pensiero alla popolazione birmana. 
“A nome della famiglia globale degli avventisti del settimo giorno in tutto il mondo, vogliamo esprimere profonda preoccupazione per la mancanza di sicurezza in Myanmar in questo momento. Continuerò a pregare” ha assicurato.

Il presidente ha poi invitato tutti a pregare, e ha dedicato un testo biblico di speranza: “Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai” (Giosuè 1:9).

Aiuti agli sfollati 
In preda alla disperazione, le persone fuggono, abbandonando i loro beni. Ma non tutti gli sfollati riescono ad attraversare il confine. In tanti si nascondono nella zona di frontiera e sperano di potersi salvare in qualche modo sul suolo tailandese. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è lì per soccorrere le persone su entrambi i versanti del confine. Insieme ai partner locali, interviene distribuendo cibo, vestiti, materiali per proteggersi dal vento e dalle intemperie, oltre a fornire cure mediche e kit d’igiene per la prevenzione del Covid-19.

Interrotto il progetto educativo 
La rivolta militare all'inizio di febbraio ha costretto Adra a sospendere il progetto “Case2Learn” (Conflict Areas Support for Education 2 Learn), per garantire la sicurezza ai partecipanti e al personale. Il progetto educativo, lanciato a settembre del 2019, coinvolge diversi uffici partner dell’agenzia umanitaria avventista, tra cui Adra Germania e Regno Unito, e l’Unione europea. Il suo obiettivo è sostenere oltre 300.000 insegnanti e studenti indigeni in nove stati e regioni del Myanmar, migliorando i servizi educativi e gli standard di qualità delle scuole etniche, fornendo ai docenti competenze di insegnamento di base che facilitino l'apprendimento, perché “nessun bambino sia lasciato indietro”.

Clicca qui per vedere un breve messaggio del past. Ted N.C. Wilson

[Foto: Adra Myanmar]

Alluvione in Indonesia e Timor Est. I primi aiuti della Chiesa

Alluvione in Indonesia e Timor Est. I primi aiuti della Chiesa

HopeMedia Italia – Il ciclone tropicale Seroja ha causato inondazioni e frane in Indonesia e Timor Est. Le piogge torrenziali sono iniziate venerdì 2 aprile e si sono rafforzate fino a domenica mattina, trasformando le strade principali in fiumi impetuosi. Le agenzie di stampa locali hanno riferito di dighe straripate, case sommerse dall’acqua o travolte dagli smottamenti. La forza dell’acqua ha anche distrutto vari stabilimenti commerciali e infrastrutture, comprese le strade che collegano la capitale Dili ai distretti colpiti. Alto il bilancio delle vittime, 160 al momento, di cui 130 a Timor Est. Si scava tra i detriti per cercare le decine di persone disperse ma la situazione rende difficili le operazioni di soccorso.

“Le famiglie di Dili sono state gravemente colpite da questa calamità” ha affermato il past. Raymond House, presidente della missione di Timor Est “L’alluvione ha sommerso i loro averi. Sono senza elettricità. Tante case sono molto danneggiate, alcune sono state completamente inondate dalle acque impetuose. Le strade sono coperte di fango; ci sono ponti crollati o non percorribili. La casa della Missione ospita cinque famiglie le cui abitazioni sono inagibili. Ora stiamo valutando la situazione”.

L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) di Timor Est fa parte del gruppo organizzato dalla Protezione Civile e ha iniziato una rapida valutazione dei bisogni. Tra le necessità più urgenti delle famiglie ospitate nei centri di evacuazione vi sono acqua potabile, biancheria da letto e attrezzature per cucinare.

Il numero di sfollati cresce ogni giorno e le unità governative hanno ricordato a tutti di osservare il protocollo sanitario minimo all'interno dei centri di evacuazione (distanziamento fisico, indosso delle mascherine) per evitare un picco di infezioni di Covid-19 nel Paese.

“Adra Timor Est si sta coordinando con le autorità locali e la Missione avventista per ampliare l'assistenza alle famiglie e alle persone colpite dalla calamità. L'acqua pulita è una delle principali necessità qui. Abbiamo bisogno di fondi per acquistare ulteriori stazioni di rifornimento d'acqua che possono essere riempite dalle autorità locali" ha spiegato Virginia Pycroft, responsabile nazionale di Adra a Timor Est. L’agenzia fornirà cibo, acqua, biancheria da letto e fornelli agli sfollati nella zona più colpita di Tasi Tolu.

Adra è il braccio umanitario globale della Chiesa avventista e opera in 130 Paesi del mondo. Realizza programmi di sviluppo a lungo termine e offre una risposta immediata alle emergenze delle comunità attraverso una rete di uffici globali.

La Chiesa avventista nella Regione Asia meridionale-Pacifico chiede di pregare per la popolazione di Timor Est e dell'Indonesia orientale.

[Foto e fonte: Regione Asia meridionale-Pacifico]

 

 

Alluvione in Australia. Danneggiate anche scuole e chiese avventiste

Alluvione in Australia. Danneggiate anche scuole e chiese avventiste

Gli ultimi 18 mesi sono stati difficili, tra incendi, restrizioni per la pandemia e piogge torrenziali.

HopeMedia Italia – Forti piogge hanno flagellato la parte settentrionale del Nuovo Galles del Sud, in Australia, il 20 e 21 marzo. I fiumi sono esondati causando allagamenti nelle città, danni ad abitazioni e edifici, e costringendo centinaia di scuole a chiudere, tra cui la Kempsey Adventist School e la Manning Adventist Bush School. Al momento né i dipendenti né gli studenti possono raggiungere i locali scolastici per gli allagamenti che ne bloccano l'accesso. "Non è possibile nemmeno avvicinarsi perché un ponte è stato danneggiato e deve ricevere l’agibilità prima di poter essere aperto di nuovo” ha spiegato Dianne Hillsdon, direttrice dalle Manning Adventist School.

“L'anno scorso, di questi tempi, eravamo alle prese con gli incendi, poi abbiamo avuto il Covid-19 per tutto il 2020 e ora le inondazioni" ha ricordato Hillsdon "Abbiamo passato circa 18 mesi tra disastri naturali ed emergenza sanitaria, e tutto questo ci ha impedito di riunirci come comunità".

La chiesa avventista di Port Macquarie è impegnata nei soccorsi. Raccoglie donazioni di alimenti non deperibili, cuscini, coperte e altri prodotti da distribuire alle famiglie colpite o evacuate. Chiede anche di pregare per chi è nel bisogno e di aiutare coloro che necessitano di un alloggio.

La Federazione delle chiese avventiste nella parte settentrionale del Nuovo Galles del Sud lavora a stretto contatto con Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per assegnare sussidi immediati in denaro alle famiglie interessate, in aggiunta ai contributi del governo. Anche l'Unione avventista australiana contribuirà ai fondi di emergenza.

Nella regione di Sydney, 3.000 persone sono state evacuate e si teme che siano in totale 54.000 gli abitanti colpiti. Eppure, in tutta questa tristezza e desolazione per i drammatici eventi naturali che si sono abbattuti nella zona, vi è una buona notizia per la chiesa avventista. Il Crosslands Convention Center, che si affaccia su un torrente, non è stato toccato dalle esondazioni. "Abbiamo assistito a un miracolo" ha detto meravigliato il custode del sito "In realtà sono sbalordito, perché tutti qui intorno vengono evacuati o subiscono allagamenti… ma so che tantissime persone hanno pregato per noi".

Così, con l'intera area sommersa da oltre un metro di acqua, la struttura è al sicuro. L’acqua si è fermata a 60 centimetri. “Può essere solo Dio, nient'altro" ha concluso "Venerdì [19 marzo], in previsione di ciò che doveva accadere, abbiamo spostato tutto ciò che sarebbe affondato o galleggiato, e invece l’acqua non ci ha toccato affatto. Mi sono divertito a condividere il miracolo di Dio. Tutti si aspettavano che fossimo sott'acqua, ma non lo siamo!".

Intanto, nel resto dello stato australiano i pastori sono stati informati sugli aiuti di Adra e sul materiale disponibile, in modo da avvertire le comunità.

[Fonte: Adventist Review. Foto: Adventist Record] 

 

Candidato all’Oscar il docufilm sulla clinica Adra in Yemen

Candidato all’Oscar il docufilm sulla clinica Adra in Yemen

HopeMedia Italia – “Hunger Ward” è il titolo del documentario sull’emergenza umanitaria in Yemen, che mostra il lavoro sanitario di un ospedale di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) nel Paese. Il filmato è candidato all’Oscar del prossimo 25 aprile, informa l’Agenzia stampa Apd; inoltreHuman Rights Film Festival Berlin lo trasmetterà online dal 25 al 28 marzo.

Il cortometraggio documenta la sofferenza della popolazione yemenita negli anni della guerra civile. In particolare, la cinepresa accompagna due donne del servizio sanitario che curano bambini piccoli e denutriti. La troupe cinematografica, con il regista Skye Fitzgerald, visita un ospedale dell'agenzia umanitaria avventista internazionale, costruito con i fondi del Ministero degli Esteri tedesco e di Adra Germania e.V.

In questo modo apre una finestra sui tragici effetti di quella che è definita “la guerra dimenticata". 24 milioni di abitanti dipendono dagli aiuti umanitari, circa l'80% della popolazione dello Yemen. Si stima che 16 milioni di persone soffrano di insicurezza alimentare; di questi, quasi 50.000 sono sull'orlo della fame, comprese le mamme con i loro neonati.

“In qualità di organizzazione umanitaria, cerchiamo instancabilmente di aiutare le persone. Ma, alla fine, solo lo stop definitivo alla guerra potrà ridurre al minimo le sofferenze e ridare speranza alla popolazione yemenita" ha affermato Christian Molke di Adra Germania e.V.

Human Rights Film Festival Berlin, nato nel 2018 grazie all’organizzazione umanitaria Action Against Hunger; è una rassegna annuale che si concentra su storie provenienti da tutte le parti del mondo e offre una panoramica sullo stato attuale dei diritti umani.

Per far conoscere le continue sofferenze causate dalla carestia in Yemen, gli operatori del film si sono uniti a un gruppo di medici e infermieri che lavorano nei centri di alimentazione terapeutica per curare chi è a maggior rischio di denutrizione, in un Paese dove dilaga la carestia. L'occhio cinematografico di Hunger Ward mostra la tragedia in atto e rende consapevoli della sofferenza riversata su civili dal conflitto in corso.

Maggiori informazioni sul film e sulla registrazione al festival del cinema sono sul sito: https://www.humanrightsfilmfestivalberlin.de/en/news/hunger-ward-6-years-war-yemen

[Fonte Apd. Foto: Spin Film]

 

Guarda il trailer del film.in inglese.

 

A tu per tu con Mauro Sbrillo. Videoforum sul progetto “Marciapiede didattico”

A tu per tu con Mauro Sbrillo. Videoforum sul progetto “Marciapiede didattico”


Il "Marciapiede Didattico" è una struttura modulare in legno che riproduce un normale marciapiede cittadino con tutte le sue difficoltà e i numerosi ostacoli (buche, biciclette legate ai pali, deiezioni canine, bauletti degli scooter troppo sporgenti….) Il "marciapiede" viene percorso da ragazzi e ragazze seduti su una sedia a rotelle. Dopo tale esperienza i ragazzi vivono un momento di condivisione e riflessione sul pregiudizio, sulla diversità, sulla disabilità e sul bullismo.

In questa puntata di A tu per tu, Claudio Coppini intervista Mauro Sbrillo, uno degli ideatori e dei principali promotori del progetto, in merito al videoforum sul "Marciapiede Didattico" che si terrà il prossimo 15 aprile alle 10:30. Il "Marciapiede Didattico" è un progetto educativo-sociale dell'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso ADRA. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.adraitalia.org/marciapiede.

 

Bologna. Piano freddo e volontari Adra

Bologna. Piano freddo e volontari Adra

HopeMedia Italia – Il coordinamento Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) di Bologna, in collaborazione con la rete territoriale, partecipa al “Piano Freddo” del Comune per offrire assistenza ai senzatetto durante il periodo invernale.

Il progetto dell’amministrazione bolognese “consiste nell’organizzazione di strutture con dei posti letto che garantiscono l’accoglienza notturna, negli orari che vanno dalle 19 alle 6 del mattino” spiega Licia Minò, referente di Adra Bologna “Parte il 1° dicembre e finisce il 31 marzo, cioè quelli che vengono considerati i periodi più freddi dell’anno… questi posti letto aggiuntivi vengono sommati a quelli dei dormitori pubblici già esistenti”.

Da alcuni anni l’agenzia umanitaria avventista della città si impegna a offrire un po' di sollievo alle persone che non hanno una casa. “Abbiamo iniziato circa cinque anni fa” prosegue Minò “Questo progetto nasce dal desiderio dei volontari di fare qualcosa per i senzatetto che vedevamo per strada. Abbiamo cominciato in maniera sporadica, uscendo qualche sera e portando qualcosa di caldo. Presto ci siamo resi conto che non c’erano poi così tante persone per la strada perché il Comune di Bologna organizza un piano nei mesi più freddi dell’anno”.

Dopo aver ricevuto informazioni sull’iniziativa e aver affiancato i volontari della Caritas per acquisire le competenze, il coordinamento di Adra Bologna ha iniziato a offrire il suo contributo in autonomia. 
“Quando veniamo convocati dagli assistenti sociali” spiega ancora Minò “ogni gruppo di volontari stabilisce un giorno in cui è disponibile per portare gli aiuti. Noi abbiamo stabilito il martedì come nostra giornata. Ogni martedì prepariamo un pasto caldo nella cucina della nostra comunità e portiamo anche dei prodotti per la colazione, perché queste persone al mattino devono lasciare la struttura”.

La pandemia impedisce la possibilità di socializzare anche in questo contesto, rileva la referente di Adra Bologna: “Quello che ci piaceva molto nel periodo pre-Covid era poter stare con le persone, condividere anche il pasto con loro e riuscire a dialogare. Questo è venuto a mancare e quindi ci siamo organizzati secondo le direttive dei vari Dpcm, preparando il cibo in porzioni singole, con tutte le precauzioni, e consegnando i pasti agli operatori all’esterno delle strutture”.

Sono 30 le persone accolte nella struttura di accoglienza notturna visitata da Adra e 14 i volontari dell’agenzia umanitaria impegnati

 

[Foto e fonte: adraitalia.org]

 

 

Accesso all’istruzione. Rimane un sogno per troppi bambini nel mondo

Accesso all’istruzione. Rimane un sogno per troppi bambini nel mondo

HopeMedia Italia – Ci rifiutiamo di accettare la previsione che 24 milioni di bambini e giovani in più sono a rischio di abbandono scolastico a causa delle interruzioni dovute alla pandemia di Covid-19. A dirlo è Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), sede europea, che ricorda come già prima della crisi prodotta dal coronavirus “vi erano 258 milioni di studenti in età scolare senza accesso all'istruzione”.

I team di Adra in tutto il mondo, insieme ai partner, lavorano per garantire che tutti i bambini, ovunque, ricevano un'istruzione di qualità. Ma questo impegno, da solo, non basta. “Tutti i bambini del mondo a scuola” è un appello urgente per ogni individuo e comunità globale. “Invitiamo i governi, color che hanno responsabilità decisionali, le persone di potere, le organizzazioni con risorse, le organizzazioni non governative, le comunità di fede e tutti gli altri ad affrontare le conseguenze della pandemia insieme, come un'unica comunità globale, per consentire a tutti gli studenti di accedere all'istruzione nel 2021 e oltre” chiede Adra.

A rischio un successo trentennale 
Nel suo rapporto, Adra rileva che negli ultimi tre decenni il mondo ha vissuto uno periodo di progresso: 
– La mortalità infantile è precipitata da 12,5 milioni a 5,3 milioni di bambini all'anno.  
– L'aspettativa di vita è aumentata da 64 a 73 anni. 
– Il prodotto interno lordo (Pil) pro capite è aumentato del 50%. 
– La povertà estrema è scesa dal 36% al 10% della popolazione mondiale.

Questi risultati sono stati associati a una rivoluzione dell'educazione globale. Man mano che i vantaggi sociali e individuali dell'istruzione sono stati riconosciuti sempre di più, il finanziamento pubblico e la domanda di istruzione delle famiglie sono aumentati rapidamente: 
– I dati della dispersione scolastica sono scesi da 372 milioni di bambini e ragazzi nel 1990 a 258 milioni nel 2018. 
– L'analfabetismo è diminuito, nello stesso periodo, da una persona su quattro a livello globale, a meno di una su sette. 
– Il numero di ragazze che non frequentano la scuola si è dimezzato, riducendo la disparità di genere in questo ambito.

Tuttavia, di recente, i progressi per garantire che tutti i bambini ricevano un'istruzione di qualità hanno subito un arresto. Dal 2015, il numero di minori che non frequentano la scuola si è attestato a circa 258 milioni, per avere un’idea equivale alla popolazione di Germania, Francia, Italia e Spagna messe insieme. Un'analisi più approfondita ha rivelato che il numero di bambini delle elementari che non frequentano la scuola è fermo da oltre un decennio. Poi, è arrivata la pandemia.

Colpiti i più vulnerabili 
La pandemia ha prodotto la maggiore interruzione scolastica nella storia; ha riguardato circa 1,6 miliardi di studenti in oltre 190 Paesi di tutti i continenti. Se non affrontato con urgenza, l'impatto sarà generazionale e potrebbe invertire decenni di progresso. Il più vulnerabile sarà il più colpito. Quasi 24 milioni di studenti in più rischiano di abbandonare la scuola o di non avere accesso all'istruzione nel 2021 in seguito all'impatto economico della pandemia. Un numero pari agli abitanti di nove dei Paesi più piccoli dell'Unione europea (Malta, Cipro, Estonia, Lettonia, Slovenia, Lituania, Croazia, Irlanda e Slovacchia).

Sfide e possibili soluzioni 
Per invertire le tendenze negative e le conseguenze post-pandemia sulla scuola, Adra suggerisce di concentrarsi su quattro aree: 
– Finanziamento per l'istruzione. 
– Inclusione nell'istruzione. 
– Qualità e mantenimento dell'istruzione. 
– L’istruzione durante la crisi.

E poi propone alcune soluzioni.

Finanziamento per l'istruzione 
Sfida 
L'impatto della pandemia sull'economia globale ha portato a un inasprimento dei bilanci pubblici. Gli aiuti all'istruzione dovrebbero diminuire di 2 miliardi di dollari, il che rappresenta una riduzione del 12% rispetto al suo massimo storico nel 2018. E i livelli di aiuti riprenderanno a essere quelli della pre-pandemia solo nel 2024. Ciò aggraverà la crescente pressione sui Paesi a basso e medio reddito che affrontano la duplice sfida del notevole aumento dei bisogni e della diminuzione delle risorse economiche.

Possibili soluzioni 
– Maggiore mobilitazione delle risorse interne per l'istruzione (garantire che la spesa soddisfi i parametri di finanziamento minimi: 4% – 6% del Pil e 15% – 20% della spesa pubblica). 
– Aumento degli aiuti all'istruzione (portare gli aiuti allo 0,7% del reddito nazionale lordo e dedicare almeno il 10% all'istruzione). 
– Ridurre i costi dei trasferimenti di denaro per aumentare la spesa delle famiglie per l'istruzione. 
– Ridurre l'evasione fiscale da parte delle grandi multinazionali e degli individui con ricchezza elevata per aumentare le risorse nazionali disponibili per l'istruzione.

Inclusione nell'istruzione 
Sfida 
I bambini che hanno maggiori probabilità di essere esclusi dall'istruzione appartengono a famiglie svantaggiate per povertà, lingua, posizione, genere ed etnia.

Possibili soluzioni 
Sfida alle norme e ai comportamenti sociali, come: 
– sostegno a livello locale e globale per affrontare la partecipazione all'istruzione e combattere atteggiamenti negativi, stigma e violenza; 
– promuovere una pianificazione educativa sensibile al genere. 
Stabilire e attuare leggi e politiche eque: 
impegnarsi in quadri internazionali che promuovano lo sviluppo inclusivo della disabilità; 
miglioramento dei dati sui bambini che vivono con una disabilità; 
sviluppare politiche educative inclusive (una migliore formazione degli insegnanti di sostegno, programmi di studio che affrontano questioni di inclusione e costruzione di strutture scolastiche più accessibili).

Qualità e mantenimento dell'istruzione 
Sfida 
Si stima che 274 milioni di bambini che frequentano la scuola non apprendano le competenze di base necessarie per condurre una vita produttiva e sana. La metà degli alunni della scuola primaria non apprende le abilità fondamentali di base, come leggere, scrivere e far di conto; tre quarti degli studenti delle scuole secondarie non acquisiscono le abilità di base del livello secondario. Il problema si aggrava quando la qualità dell'istruzione è bassa e i tassi di abbandono aumentano.

Possibili soluzioni 
Migliorare i risultati di apprendimento attraverso: 
– istruzione – implementare le tecniche di insegnamento e apprendimento partecipativo; 
– formazione – aumentare la qualità e la quantità degli insegnanti; 
– valutazione – attivare strumenti migliori per misurare i risultati dell'apprendimento; 
– curricula – coinvolgere gli insegnanti in un dialogo strategico efficace.

Attivare strumenti che migliorino: 
– i risultati di apprendimento; 
– le infrastrutture scolastiche; 
– l'inclusione.

L’istruzione durante la crisi 
Sfida 
Prima della pandemia, 104 milioni di bambini di età compresa tra 5 e 17 anni non avevano accesso all'istruzione a causa di conflitti e crisi naturali nelle loro nazioni. Quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi, questa cifra è aumentata in modo esponenziale: 1,6 miliardi di studenti sono stati colpiti, incluso il 99% di tutti gli studenti dei Paesi a reddito medio e basso.

Possibili soluzioni 
– I Paesi soggetti ai disastri naturali e colpiti da conflitti dovrebbero tenere conto delle crisi nella loro pianificazione educativa a lungo termine. 
– I bambini rifugiati siano inclusi nei sistemi educativi nazionali. 
– L'istruzione non è la prima vittima della crisi. I Paesi donatori dovrebbero fornire finanziamenti flessibili e accelerati in tempi di crisi, destinati all'istruzione. 
– Intanto che i governi formulano i loro piani per riaprire le scuole, la sicurezza per tutti e l'inclusione dovrebbero essere ritenuti aspetti incontestabili. 

Per maggiori informazioni sulla campanga "Tutti i bambini del mondo a scuola" visita il sito Tutti a scuola – Adra Italia.

[Fonte: Eud News/Adra Europe]

Adra contro la povertà. Esperienze a Firenze e Bovisio

Adra contro la povertà. Esperienze a Firenze e Bovisio

HopeMedia Italia – Il 2020 ci ha lasciato altri 5 milioni di italiani in difficoltà oltre agli 8,8 milioni di poveri già esistenti. Con quale sguardo scegliamo di vedere e di accompagnare l'altro? È l’interrogativo di Adra Italia che condivide, tra le tante, due esperienze.

Io sono lui 
“Questa settimana” racconta un volontario dell’agenzia umanitaria avventista, coordinamento di Firenze “ho partecipato alla distribuzione di cibo per i senza tetto nel mio quartiere. Ho parlato con Francesco, non è della nostra città ma da tempo è in zona; con una barba consistente, cappello e sigaretta in bocca. Parliamo, ha un anno più di me ma non ci crede e quindi gli faccio vedere il mio documento; lui mi toglie gli occhiali con spontaneità e se li mette, mentre cerca di leggere la mia data di nascita. Attraverso quelle lenti per alcuni minuti io sono lui; lì insieme agli altri compagni sulla strada nella pioggia, tra l'abitudine e il ricordo di esperienze diverse vissute in passato, tra la sopravvivenza e la speranza. Dura poco ma è un momento significativo per me. ‘È vero’ mi dice ‘ho undici mesi più di te’, mentre che mi ridà gli occhiali”.

Sinergie di servizio a Bovisio 
I volontari di Adra a Bovisio Masciago, in Lombardia, sono impegnati nella lotta contro la povertà e per il rispetto e la dignità di ogni singolo individuo. Per questo la sede dell’agenzia umanitaria avventista ha stretto una forte collaborazione con il Comune di appartenenza.  Nel 2020, “l’amministrazione comunale ha disposto l’attivazione di interventi economici straordinari a favore dei nuclei familiari in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria per Covid-19” spiegano da Adra Bovisio.

“Come già ricevuto nella scorsa primavera la somma di tremila euro, denaro convertito in buoni spesa” continuano “in questi giorni [di fine 2020, ndr] il Comune ha disposto un’ulteriore somma di diecimila euro, sia ad Adra che a Caritas, le due associazioni presenti sul territorio”.

“Ringraziamo Dio per la benedizione elargita” concludono da Adra “ma ciò che è veramente capace di colmare i nostri cuori non è tanto il bene che riceviamo, quanto il bene ispirato da Dio che pratichiamo”.

Vi è più gioia nel dare che nel ricevere (Atti 20:35).

[Foto e fonte: adraitalia.org]

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