Trasparenza
16 Ottobre 2013

Francesco Zenzale – Trasparenza è una parola tanto decantata, quanto disattesa nella sua attualizzazione. La trasparenza è una questione centrale perché investe tutti gli aspetti della vita. Sia che si tratti dell’economia globale, la gestione di un’impresa, la politica nazionale e internazionale, i rapporti umani, familiari, ecclesiali, ecc.

È una parola attraente e dall’ampio significato, si lega alla franchezza, all’integrità, all’onestà, alla correttezza, alla chiarezza, all’apertura, al rispetto, al senso di responsabilità, delle regole e a tante altre cose che ci permettono di rapportarci correttamente agli altri. Essere trasparenti non significa essere maleducati, parlare a sproposito, essere vendicativi, ma esprimersi correttamente offrendo la propria valutazione senza esprimere giudizi di condanna, ma promuovere una sana dialettica tesa a consolidare i rapporto umani e a trovare soluzioni adeguate a fatti e aspetti della vita familiare, ecclesiale che hanno bisogno di essere migliorati o qualificati.

Parlare chiaro è un esercizio particolarmente rischioso quando per farlo bisogna riconoscere i propri sbagli con relative conseguenze. Pertanto, molti sono coloro che preferiscono tacere, rimanere nell’opacità, piuttosto che essere trasparenti assumendosi le proprie responsabilità. Altri, vivono nel silenzio per paura di essere censurati, isolati, emarginati, oppure si assoggettano facendo finta di essere d’accordo pur di essere tra quelli che detengono una certa autorità. Altri ancora, parlano di nascosto, dietro le quinte, perché non hanno il coraggio di esprimere il loro pensiero o le loro idee per paura di non essere preso in considerazione. Infine, ci sono anche quelli che parlano di nascosto, con l’uno o con l’altro, senza mai assumersi le proprie responsabilità o che congiurano ai danni altrui, illudendosi di farlo in buona fede.

La trasparenza non ha nulla a che fare con l’omertà, l’oscurità, l’opacità, la segretezza, la disonestà, l’immoralità, con il nascosto. Non dimentichiamo che «non c’è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto» (Mt 10:26). Martin Luther King Jr. ha detto: «La nostra vita comincia a finire il giorno in cui diventiamo muti sulle cose che contano».

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