Filo Diretto 102 – FC – La Metamorfosi del Vangelo

Filo Diretto 102 – FC – La Metamorfosi del Vangelo


Filo Diretto 102 – FC: Registrazioni dal vivo dalle comunità avventiste in italia.
In questa puntata: Il pastore Paolo Benini ospite presso la comunità di Forlì ha presentato attraverso il testo di Colossesi 2: 1-3 L’Evangelo nella figura di Gesù come: Creatore, Sostenitore, Salvatore e di come il Vangelo può cambiare radicalmente la persona che lo riceve…
La predicazione è stata presentata Sabato 30 Luglio 2016 presso la Chiesa Cristiana Avventista del settimo giorno di Forlì.

Ti Racconto una Storia 10 – I due villaggi

Ti Racconto una Storia 10 – I due villaggi


Ti racconto una storia 10: (30/07/2016) Registrazioni dal vivo della storia dedicata ai bambini durante il sermone sabatico della chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Forlì. Matteo 25:40 Fare del bene è gradito a Gesù, se ci comportiamo bene o  male, può darsi che saremo ricambiati con la stessa moneta.  a cura di Romina Saladino

Un Pensiero per pensare 40

Un Pensiero per pensare 40


Un Pensiero per pensare 40: (Con gli occhi dell’uomo) Aforismi, pensieri e vite vissute, che hanno lasciato un segno nella storia. In questo numero: “La mia fede” di Andrea Bocelli

Un Pensiero per pensare 40

Un Pensiero per pensare 39


Un Pensiero per pensare 39: (Con gli occhi dell’uomo) Aforismi, pensieri e vite vissute, che hanno lasciato un segno nella storia. In questo numero: “Dio ha preparato grandi cose per noi” monologo e riflessione di Adriano Celentano

Un Pensiero per pensare 40

Un Pensiero per pensare 38


Un Pensiero per pensare 38: (Con gli occhi dell’uomo) Aforismi, pensieri e vite vissute, che hanno lasciato un segno nella storia. In questo numero: “Gesù è Risorto” dialogo riflessione di Adriano Celentano

È avventista il fotografo dell’anno del Premio Sony 2016, concorso giovani

È avventista il fotografo dell’anno del Premio Sony 2016, concorso giovani

PUC Sony photog 2016 pic 400wIl diciottenne americano, matricola al Pacific Union College, si è aggiudicato il riconoscimento dopo aver vinto come ritrattista.

Notizie Avventiste/NADnews – Sam Delaware, 18 anni, matricola al Pacific Union College, in California, è stato nominato fotografo dell’anno al Concorso giovani del Sony World Photography Awards 2016. Il riconoscimento è seguito alla sua vittoria nella categoria ritratti della competizione.

Delaware è arrivato al college avventista grazie a una borsa di studio. Il professor Brian Kyle, suo insegnante di fotografia, ha elogiato la vittoria del giovane. “Sam è un fotografo di talento e un allievo brillante. Sono entusiasta che sia nel nostro college. Il fatto che il giovane studente sia già stato riconosciuto pubblicamente per il suo talento è una testimonianza del suo impegno, della sua passione e visione artistica”.

PUC Sony photog winner 2016 Sarah 250wL’opera con cui Delaware ha partecipato si intitola “Sarah” ed è un ritratto di sua sorella. Quando gli è stato chiesto che cosa ha ispirato la fotografia vincitrice, Delaware ha risposto: “Dopo essermi trasferito in una università che si trova dall’altra parte del paese, ho capito che la mia famiglia, mia madre, mio padre e soprattutto mia sorella mi sarebbero mancati. Come tanti giovani, quest’anno ho lasciato la mia famiglia e la mia casa per la prima volta e, in un istante, non erano più parte della mia vita quotidiana”.

Ha poi aggiunto: “Volevo trasmettere in qualche modo i sentimenti contrastanti che vivevo: eccitazione per la vita che stava iniziando e nostalgia per quello che mi lasciavo alle spalle. Il viaggio di ritorno nel Maine, per un breve periodo di tempo, mi ha permesso di creare questa immagine piuttosto spontanea di mia sorella, dandomi la possibilità di esprimere il cambiamento nel modo migliore che potevo”.

Il Sony World Photography Awards è la competizione fotografica più prestigiosa al mondo. Quest’anno l’organizzazione ha ricevuto un numero record di opere, 230.103, arrivate da 186 paesi diversi. Il concorso giovani del premio è aperto a qualsiasi fotografo di età compresa tra 12 e 19 anni, che presenta una singola fotografia in tre categorie: cultura, ambiente e ritratti. La vittoria di Delaware nella categoria ritratti gli ha permesso di competere per il riconoscimento di fotografo dell’anno, insieme con Sepehr Jamshidi Fard, 17 anni, dall’Iran, vincitore nella categoria cultura; e con Anais Stupka, 12 anni, dall’Italia, vincitrice nella categoria ambiente.

Il premio è organizzato dalla World Photography Organisation, una piattaforma globale che dispone di fotografi con una vasta gamma di capacità e offre loro l’opportunità di promuovere il loro lavoro così come ricevere visibilità e riconoscimento mondiale. I vincitori del concorso hanno ricevuto una fotocamera Sony ɑ7R II e la possibilità di vedere esposte le fotografie vincenti nella famosa Somerset House a Londra, dove sono rimaste dal 22 aprile all’8 maggio. Le foto saranno inoltre pubblicate nel libro del Sony World Photography Awards 2016. Per ricevere il premio, Delaware è volato a Londra e ha partecipato al gala e alla cerimonia di premiazione.

“Sono grandemente onorato di essere riconosciuto in questa fase della mia carriera”, ha affermato Delaware, “La World Photography Organisation è una piattaforma incredibile per i giovani artisti e per i professionisti affermati. Sono davvero grato di essere riconosciuto fra persone così talentuose. Più di tutto, questo premio mi ha fatto capire che sto andando nella direzione giusta e mi ha dato una forte motivazione a continuare a fare sempre meglio “.

Arti visive è uno dei maggiori dipartimenti universitari del Pacific Union College, con corsi di fotografia, grafica, cinema e televisione, arte e altro ancora.

(Foto di © World Photography Organisation)

È avventista il fotografo dell’anno del Premio Sony 2016, concorso giovani

Continuano le preoccupazioni per la legge firmata da Putin all’inizio di luglio

Adventist-Russia-religious-liberty-July8In un incontro con i funzionari della Duma di Stato gli avventisti hanno evidenziato le limitazioni alla libertà religiosa

Notizie Avventiste – I dirigenti della Chiesa cristiana avventista hanno incontrato alcuni alti funzionari russi, all’inizio del mese, e sollevato preoccupazioni sulla nuova legislazione che limita gravemente l’attività missionaria nel paese, bandendo le riunioni religiose nelle case e la distribuzione gratuita di letteratura religiosa.

La legge, che fa parte di un pacchetto di provvedimenti antiterrorismo, è stata firmata dal presidente Vladimir Putin il 7 luglio, pochi giorni dopo che le Camere alta e bassa del Parlamento l’avevano rapidamente approvata in votazioni distinte.

La Chiesa cristiana avventista si era appellata a Putin perché non firmasse la legge, e per questo i credenti in tutta la Russia avevano dedicato un giorno al digiuno e alla preghiera. Anche diverse altre denominazioni protestanti avevano chiesto al presidente di rimandare indietro la normativa perché fosse emendata. Ma tutte queste voci sono rimaste inascoltate.

Nel corso di una visita a Mosca all’inizio di luglio, il direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa avventista mondiale, Ganoune Diop, ha discusso la legislazione con alcuni leader della Duma di Stato e con il consultivo della Camera pubblica russa.
“Ho sollevato la questione di questa legge e condiviso la nostra preoccupazione come avventisti”, ha spiegato Diop ad Andrew McChesney di Adventist Review, “La motivazione ufficiale data è che questa legge ha lo scopo di contrastare il terrorismo. Tuttavia, è facile vedere che può essere trasformata in strumento d’inquisizione perché il vero problema è anche collegato all’interpretazione del proselitismo”.

La legge da vicino
I dirigenti avventisti hanno subito espresso preoccupazioni per questa normativa dalla formulazione vaga e aperta all’interpretazione delle forze dell’ordine. La legge, che dovrebbe entrare in vigore nel 2018, vieta l’esercizio dell’attività missionaria in zone residenziali, le riunioni religiose nelle case, come per esempio le chiese domestiche e gli incontri di preghiera tra amici. Inoltre, richiede ai credenti che vogliono condividere la loro fede con gli altri, anche attraverso Internet e la distribuzione di letteratura, di possedere i documenti necessari rilasciati dalla propria associazione religiosa.

I trasgressori dovranno pagare una multa fino a 700 euro per i singoli cittadini russi, e fino a 15.000 euro per le organizzazioni religiose. I cittadini di altri paesi che violano la legge saranno espulsi.

Visita ai funzionari governativi
Il 6 luglio, i dirigenti della Chiesa hanno visitato la Duma di Stato e la Camera pubblica, dove hanno incontrato Iosif Diskin, presidente del Comitato per l’armonizzazione delle relazioni interetniche e interreligiose; e Vladimir Lagkuev, membro della Camera e proveniente dal Daghestan. Alla Duma di Stato, la delegazione è stata ricevuta da Yaroslav Nilov, presidente della Commissione parlamentare per le organizzazioni religiose; e da Stepan Medvedko, che sovrintende il lavoro quotidiano della Commmissione.
“Il deputato Nilov ha espresso la speranza di una cooperazione tra avventisti e deputati alla prossima sessione della Duma”, hanno affermato dalla sede della Chiesa a Mosca.

La Duma ha sospeso i lavori per l’estate dopo aver approvato la legge sulle restrizioni dell’attività missionaria. La speranza è che possa modificare la normativa in autunno; intanto la Chiesa avventista lavora con le altre fedi per far sì che ciò diventi realtà.
“Forse la legge potrà essere modificata dalla Duma di Stato nella prossima sessione”, ha affermato Oleg Goncharov, direttore degli Affari pubblici e Libertà religiosa della Regione Euro-Asia della denominazione, “Perché questo avvenga, è necessario coinvolgere i rappresentanti delle diverse confessioni religiose.”

(Fonte: Andrew McChesney/Adventist Review)

È avventista il fotografo dell’anno del Premio Sony 2016, concorso giovani

Sud Sudan. Aggiornamento sui profughi accolti nella sede nazionale della Chiesa a Juba

csm_Sud-Sudan-profughi10.000 persone hanno trovato riparo e soccorso nella proprietà avventista.

Notizie Avventiste – La Chiesa cristiana avventista in Sud Sudan ha ospitato più di 10.000 rifugiati dopo i disordini ricominciati alcune settimane fa nel più giovane paese del mondo. Con lo scoppio della guerra in Sud Sudan, l’8 luglio scorso, un flusso di 7.530 persone ha invaso l’area di proprietà della Chiesa e dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) nella capitale Juba. Il numero di rifugiati nel complesso ha raggiunto, e ben presto superato, le 10.000 unità.

I combattimenti a Juba sono scappiati nel palazzo presidenziale, mentre il presidente Salva Kiir e i vicepresidenti Riek Machar e James Wani Igga erano riuniti per discutere la situazione della sicurezza e altre questioni relative all’attuazione dell’”accordo globale di pace sulla risoluzione del conflitto in Sud Sudan”, firmato nell’agosto 2015. Gli scontri si sono diffusi in altre zone della periferia di Juba.

La Chiesa cristiana avventista ha aperto le porte per dare rifugio e protezione alle persone in fuga dalle loro case. ADRA, tramite il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), ha distribuito alimenti d’emergenza alla popolazione: sorgo, farina, olio, zucchero e sale.

Persone provenienti da vicino e da lontano sono arrivate nella struttura avventista. I rifugiati hanno occupato verande, uffici e aree di parcheggio. Anche gli appartamenti dei dirigenti della Chiesa e dei pastori sono stati condivisi con gli sfollati.

La guerra ha spostato oltre 42.000 persone. Al momento, 33.000 persone, tra cui anche sfollati arrivati dal 2013, hanno trovato riparo nella proprietà delle Nazioni Unite, mentre gli altri sono nelle chiese di Juba. Negli scontri sono morti 300 soldati e 33 civili, ma il bilancio totale è ancora da confermare.

La situazione a Juba si è calmata di recente, anche se le persone continuano a lasciare la città con ogni mezzo possibile.

(Foto: dipartimento Comunicazioni Regione Africa Centro-Est)

 

Una riflessione su “Vorrei ma non posto”

Una riflessione su “Vorrei ma non posto”


In questo numero di “A tu per tu”, il pastore della chiesa avventista di Firenze, Luca Faedda, riflette scherzosamente (ma non tanto) sul tormentone dell’estate 2016 “Vorrei ma non posto” di J-Ax e Fedez, che al di la’ del motivetto allegro e orecchiabile, puo’ essere definito una denuncia dell’invadenza dei social media, della superficialita’ delle relazioni umane e dei valori su cui poggia la nostra societa’

Fedez e J-Ax

È avventista il fotografo dell’anno del Premio Sony 2016, concorso giovani

Decreto storico per la libertà religiosa e di culto in Colombia

NOCU-libertad-de-cultos-cc_5712Alla firma del presidente Santos erano presenti diversi leader religiosi, tra i quali anche gli avventisti

Notizie Avventiste/ IADnews – Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ha firmato un decreto storico, all’inizio di questo mese, che stabilisce il 4 luglio giornata nazionale della libertà religiosa e di culto nel paese. Oltre 100 leader religiosi, tra cui gli avventisti, erano presenti alla cerimonia della firma avvenuta nella Casa de Nariño, residenza presidenziale e sede del governo di Bogotá.

Il presidente Santos ha commentato che si tratta del decreto più breve firmato in sei anni, ma molto importante e di grande senso simbolico dato che il paese si muove verso la pace dopo 52 anni di conflitto armato.

Il past. Alvaro Niño, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa cristiana avventista della Colombia del Sud, si è detto entusiasta di essere stato presente alla firma poiché la denominazione promuove la libertà religiosa nella capitale colombiana da oltre un decennio.

NOCU-Libertad-de-Culto-NC_5782Fu proprio 10 anni fa che il past. Niño e i dirigenti avventisti di Bogotá iniziarono a organizzare un gruppo di leader religiosi di diverse fedi che ben presto formarono la Confederación Colombiana de Libertad e Igualdad Religiosa (Federazione colombiana per la libertà e l’uguaglianza religiosa), diventata un’entità rispettata e riconosciuta dal Ministero degli Interni del governo.

“È per me una grande gioia vedere questo risultato”, ha affermato Niño, “Il presente decreto è una riaffermazione che il governo nazionale riconosce sia il lavoro di  portare armonia sia l’identità religiosa del popolo colombiano. Vediamo aprirsi grandi spazi con il processo di pace e l’opera  positiva che le chiese possono tessere nella società.”

La Colombia è il terzo paese del Sudamerica, dopo Argentina e Brasile, a commemorare la libertà religiosa e di culto con un decreto da quando, nel 2013, è stata approvata la risoluzione delle Nazioni Unite A/RES/68/169.

NOCU-Libertad-de-Culto-pazbookNiño ha salutato il presidente Santos e gli ha regalato una copia del libro “Camino a la Paz” (“La via della pace”, di Ellen G. White). “Abbiamo voluto donargli questo libro che evidenzia come le persone possano trovare la vera strada per una pace duratura tramite la grazia di Dio”, ha spiegato il pastore.

Più di 2 milioni di copie di questo libro sono state distribuite in tutta la Colombia quest’anno.
Il presidente Santos ha ringraziato il past. Niño per il contributo della Chiesa cristiana avventista nel paese, riconoscendo che i principi di fede e i valori che promuove conducono le persone sulla via della pace.

“Le Chiese hanno un’importante funzione nel promuovere la libertà religiosa e di culto in modo che il governo possa garantire il processo di pace, dopo oltre 50 anni di conflitto nella nazione”, ha concluso Niño, “La Chiesa cristiana avventista continuerà la sua opera a favore della libertà religiosa, dando ai colombiani la possibilità di imparare quali sono i loro diritti”.

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(Foto: Facebook)

Le stelle del cuore 118: “Un ex cliente spiega agli uomini perche’ quelle donne sono schiave”

Le stelle del cuore 118: “Un ex cliente spiega agli uomini perche’ quelle donne sono schiave”


Claudio Magnabosco, 65 anni, ha creato la prima rete composta da ex clienti di prostitute in Italia. Era il 2000, e poco tempo prima aveva incontrato la donna che poi avrebbe sposato: Isoke Aikpitanyi, ragazza nigeriana vittima della tratta e costretta a prostituirsi. Insieme hanno fondato l’associazione “Le ragazze di Benin City” dal nome della citta’ natale di Isoke, e dopo un lungo periodo ad Aosta si sono spostati a Genova dove continuano l’impegno per le donne prigioniere del mercato sessuale: “Non chiamatela prostituzione perche’ è schiavitu’”, afferma Magnabosco, intervistato da Adelina e da Roberto Vacca.

Leggiamo insieme: “Una pausa con Gesu’. Il senso pieno del riposo sabatico”

Leggiamo insieme: “Una pausa con Gesu’. Il senso pieno del riposo sabatico”


In questo numero della rubrica “Leggiamo insieme”, vi proponiamo il saggio “Una pausa con Gesu’. Il senso pieno del riposo sabatico” (ed. ADV, 2016), di Elizabeth Viera Talbot.

Ne parliamo con il curatore dell’edizione italiana, il pastore avventista Saverio Scuccimarri, responsabile dell’editoria religiosa della casa editrice ADV.

 

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