Buongiorno con l’Edicola RVS del 15 ottobre 2018

Buongiorno con l’Edicola RVS del 15 ottobre 2018


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il sociologo Marco Bontempi e il pastore evangelico Peter Ciaccio, dell’associazione protestante cinema Roberto Sbaffi. Tra i temi affrontati: i risultati delle elezioni in Baviera (00:01:30), questione immigrati a Riace e Lodi (00:11:30), dialogo interreligioso a Bologna (00:19.30), il vescovo cattolico Romero cristiano controcorrente (00:22:00), il festival del cinema di Varsavia e la giuria ecumenica (00:29:30).

(Nella foto la festa dei verdi in Baviera, AFP, dal sito del Corriere.it)

Aborto: le dure parole del Papa e la posizione della Chiesa avventista

Aborto: le dure parole del Papa e la posizione della Chiesa avventista


In questa puntata de l’Altro Binario parliamo di un tema sempre delicato come l’aborto, partendo dalle durissime parole di Papa Francesco di qualche giorno fa, che ha dichiarato: “E’ come affittare un sicario per risolvere il problema”.

Vista la presa di posizione netta e intransigente ribadita dal capo della Chiesa cattolica, ci domandiamo quale sia la posizione della Chiesa avventista. Una dichiarazione del 1992 della Conferenza Generale della Chiesa avventista ci rende meno difficile il compito
: ce ne parla il pastore avventista Saverio Scuccimarri, direttore del mensile Il Messaggero Avventista.

Nella dichiarazione si legge che “l’aborto non dovrebbe essere praticato se non per ragioni di estrema gravita”, ma anche che “l’aborto è un dilemma tragico derivato dalla caduta. La chiesa dovrebbe offrire il suo sostegno alle donne che hanno affrontato tale decisione. Non spetta ai servitori dell’Evangelo condannarle”. E infine: “La chiesa non deve sostituire la coscienza individuale, ma piuttosto dare consigli che abbiano un valore morale”.

Animaliamoci 12-10-18: combattiamo la caccia

Animaliamoci 12-10-18: combattiamo la caccia


Torna la rubrica Animaliamoci, che anche per questa nuova stagione vuole prendere le parti dei nostri amici animali mettendo sotto la lente d’ingrandimento diverse situazioni controverse che riguardano loro.

Con i coduttori Sergio Ammannati e Mariangela Corrieri, presidente dell’associazione Gabbie Vuote Onlus, abbiamo parlato di caccia.

Buongiorno con l’Edicola RVS del 12 ottobre 2018

Buongiorno con l’Edicola RVS del 12 ottobre 2018


Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli pubblicati sui giornali di questi giorni. Oggi sono intervenuti il pastore avventista Vittorio Fantoni, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, e Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord onlus.
Tra i temi affrontati: la svolta sul caso Cucchi (00:01:30), le possibli infltrazioni mafiose per la costruzione del nuovo ponte a Genova (00:11:00), dodici anni per salvare il clima (00:16:15), il potere che inebria (00:31:00).

(nella foto un’immagine di Stefano Cucchi, dal sito tpt.it)

Daniele in breve. Big Bang spirituale

Daniele in breve. Big Bang spirituale

Francesco Zenzale – “Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia” (Da 12:2).

La risurrezione è il cuore dell’evangelo. Se questa speranza fosse disattesa o svuotata dal suo significato, accomunandola per esempio al concetto dualista della natura dell’uomo (anima-corpo), non avrebbe alcun valore credere nella risurrezione dei morti (1 Te 4:13-18). La dottrina dell’immortalità dell’anima oltre a svalutare la beata speranza del ritorno di Cristo, crea seri equivoci sul mondo futuro. Il concetto comune di paradiso o “campi elisi” come luogo di beatitudine dove le anime glorificate trascorreranno l’eternità nella contemplazione e nella meditazione, è ispirato più al dualismo platonico che al realismo biblico. L’insegnamento biblico riguardo al mondo futuro non è quello di un “celestiale ritiro spirituale” abitato da anime glorificate, ma questo nostro “pianeta” popolato da santi risuscitati (Cfr. Is 66:22; Ap 21:1).

Comprendo la difficoltà nel credere nella risurrezione dei morti “in carne e ossa”, trasformati e resi incorruttibili (1 Co 15). Anch’io, non mi sottraggo alle domande del tipo: com’è possibile che il “mare restituisca i morti” (Ap 20:13), che le tombe si apriranno, e molti corpi de’ santi che attualmente dormono, risusciteranno? (Mt 27:52). Come credere in un insegnamento che non possiamo provare, vedere o toccare con mano?

Come l’apostolo Tommaso, anche noi, siamo usuali dire: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò” (Gv 20:25).

Ma la Bibbia, che io sappia, è molto concreta, non ha nulla a che fare con il mondo delle ipotesi, delle fantasie o del può darsi. I miracoli che Gesù compiva non si situano nell’ambito della magia o dell’illusione. La risurrezione di Lazzaro è un fatto (Gv 11), come anche quello del figlio della vedova di Nain e di altri (Lc 7:11-17; Cfr. Lu 8:49-56; Mt 27:52; 1 Re 17:17-24). E poi, Gesù non aveva bisogno di morire e risuscitare per se stesso: come uomo non ha peccato (Eb 4:15). Infatti, c’è stato un momento in cui stava per essere trasportato in cielo (Mt 17:1-8), ma per la nostra salvezza quel processo fu interrotto.

Cristo Gesù è morto e risuscitato per noi, per la nostra redenzione (Ro 4:25). “Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza” (1 Co 6:14). “Pertanto, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Ro 10:9).

Io credo che la risurrezione dei morti sia l’unica beata speranza che ci permetta di trascendere dal presente così luttuoso e avvilente. È una prospettiva sicura, certa, perché fluisce da Dio che è vita! (Gv 3:16). “Egli non è l’Iddio dei morti, ma de’ viventi”. (Mt 22:32).

Daniele credeva nella risurrezione dei morti. In visione ebbe la gioia di cogliere questa esplosione di vita associata al giudizio (Da 7: 9-14), e quando Dio gli sussurrò “Tu, va’ pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni” (Da 12:13), si addormentò nella consapevolezza che sarebbe risuscitato.

“Così parla il Signore, Dio: ‘Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d’Israele. Voi conoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il Signore, ho parlato e ho messo la cosa in atto’, dice il Signore” (Ez 37:12-14).

 

La Giornata mondiale della salute mentale 2018 è stata dedicata ai più giovani

La Giornata mondiale della salute mentale 2018 è stata dedicata ai più giovani

Perché tanti ragazzi lottano con la loro mente? C’è qualcosa nelle nostre società, nelle nostre culture, nei modi in cui viviamo che ci fa ammalare?

Notizie Avventiste – I problemi di salute mentale sono seri e riguardano molte persone di tutte le età. Il 10 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale della salute mentale 2018 e l’attenzione quest’anno era rivolta ad adolescenti e giovani. “Non c’è salute senza salute mentale”, afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

“È vero” ribadisce il dott. Torben Bergland, psichiatra e direttore associato dei Ministeri per la promozione della salute della Chiesa avventista mondiale “I problemi di salute mentale influenzano la qualità e il godimento della vita. Pertanto, va presa sul serio come società, come chiesa e come individui”.

In un articolo pubblicato da Adventist News Network, il dott. Bergland spiega che i problemi di salute mentale riguardano ciascuno di noi. “Nessuno è in perfetta salute. La maggior parte di noi, in un momento o nell’altro della vita, sperimenterà un disagio mentale. Almeno 1 persona su 4, una o più volte nella vita, ha sintomi tali da richiedere una diagnosi e ricevere un trattamento. 1 su 4, è tanto! Quindi, se non soffri di una malattia mentale, molto probabilmente conosci qualcuno che affronta questa lotta, ma potresti non saperlo. La maggior parte dei casi non viene rilevata e non viene trattata”.

Le malattie mentali non sono quindi un’eccezione. “Viviamo in un mondo per il quale non siamo stati creati e questo ci fa soffrire e lottare. Fortunatamente, oggi si parla di più di salute mentale e si riduce lo stigma verso questi distrubi” aggiunge il dott. Bergland.

Ricerche e dati indicano che i problemi di salute mentale sono in aumento, specialmente tra i bambini, gli adolescenti e i giovani. Si stima che la metà dei problemi mentali inizi a 14 anni, ma nella maggior parte dei casi non vengono rilevati né trattati. La depressione è la terza causa principale di malattia tra gli adolescenti, e per la popolazione in generale è la principale causa di disabilità. Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni.

“Perché tanti ragazzi lottano con la loro mente? C’è qualcosa nelle nostre società, nelle nostre culture, nei modi in cui viviamo che ci fa ammalare? I cambiamenti comportano stress e il passaggio dall’infanzia all’età adulta è uno dei maggiori. È un momento in cui si prende il controllo della propria vita, si prendono piccole decisioni quotidiane e decisioni importanti per il proprio futuro. Per molti è un momento in cui ci si separa dalla famiglia e dagli amici, e si stabiliscono nuove relazioni sociali. Sebbene queste cose possano essere vissute come desiderabili e positive, comportano una quantità significativa di stress e ci sono molte cose che potrebbero andare storte”, afferma il dott. Bergland.

Poi aggiunge: “Per conservare una buona salute mentale è fondamentale mantenere relazioni sane, accoglienti, che fanno crescere. Sfortunatamente, molti oggi trascorrono più tempo davanti agli schermi che davanti alle persone. Non voglio incolpare internet e i social media. Piuttosto, vedo i social come qualcosa che sfrutta i bisogni insoddisfatti di creare relazioni. Un problema fondamentale in molte società di oggi è la mancanza di comunità, di comunione, di connessione. I social media fanno appello a questi bisogni, ma non li possono veramente soddisfare. Nulla può sostituire le interazioni personali: guardare negli occhi una persona reale, parlarle e ascoltarla veramente.

Molti, giovani e adulti, vivono una crisi di significato, di scopo e di speranza. Le persone non hanno una direzione e motivi per vivere. Penso che queste siano aree in cui noi, come comunità ecclesiale, abbiamo potenzialmente qualcosa di molto prezioso da offrire alle persone che ne hanno un disperato bisogno. E non solo le persone nel mondo, ma anche coloro che fanno parte della chiesa ne hanno grande bisogno.

Il mio sogno è che le chiese siano bei posti in cui stare. Luoghi in cui le persone possono venire, essere accettate e abbracciate, dove possono trovare un rifugio sicuro in un mondo aspro e in tumulto. Vi è un grande bisogno di posti simili nel mondo di oggi”.

Un ambito sul quale il medico avventista vuole condurre la riflessione è la tendenza a confondere la salute mentale con quella spirituale.

“Non sono la stessa cosa” precisa “Si influenzano a vicenda, proprio come la salute fisica, quella relazionale e sociale influiscono sulla spiritualità di una persona, ma non sono la stessa cosa. Non diciamo, infatti, che ci si ammala di cancro, di diabete o di patologie cardiache perché c’è qualcosa di sbagliato nella propria vita spirituale. … Ma quando si tratta della relazione tra salute spirituale e mentale, allora c’è maggiore confusione. Molti non fanno una distinzione tra le due cose. Ho sentito troppe volte dire che un problema di salute mentale in un credente [per esempio la depressione, ndt.] è causato da un problema spirituale. C’è chi pensa che se si prega e si legge la Bibbia, se ci si avvicina a Dio, se si elimina un peccato dalla propria vita, allora i problemi mentali spariranno. Alcuni addirittura arrivano ad accostare la malattia mentale a un qualche tipo di possessione.

Bisogna stare molto attenti a cosa si pensa e si dice su questo argomento, perché avere un problema di salute mentale è già un grande peso, e sicuramente non aiuteremo le persone mettendo sulle loro spalle un ulteriore peso spirituale. È troppo semplicistico e da ignoranti pensare che ci siano sempre, o di solito, soluzioni spirituali ai problemi mentali. Si può avere una solida vita spirituale e lottare con la malattia mentale. Penso che i problemi di salute mentale dovrebbero essere considerati normali patologie. Dobbiamo essere comprensivi e compassionevoli ogni volta e con chiunque sia nel dolore e nella sofferenza”.

Cosa possiamo fare?

“Abbiamo bisogno di resilienza, della capacità di resistere agli attacchi contro la salute e il nostro benessere. Aumentiamo la nostra capacità di recupero quando coltiviamo uno stile di vita sano fisicamente, mentalmente, socialmente e spiritualmente” conclude il dott. Bergland. E lascia un elenco di suggerimenti che possono aiutare a migliorare la capacità di recupero mentale:

– dormire 7-8 ore a notte;
– fare esercizio per almeno 30 minuti, 5 giorni a settimana;
– consumare alimenti nutrienti e sani;
– evitare alcol e droghe;
– stabilire limiti appropriati ed essere moderati in tutte le cose;
– riposare quotidianamente e un giorno a settimana, ritagliando del tempo per rilassarsi, riflettere e stare tranquilli;
– affrontare correttamente i pensieri e i sentimenti, senza negarli o scappare da essi;
– avere il controllo della propria vita, vivere secondo i propri valori; non è salutare vivere con i conflitti interiori;
– socializzare, coltivando relazioni strette, affettuose e accomodanti all’interno e all’esterno della famiglia;
– praticare la compassione, il perdono, la gentilezza e la gratitudine verso gli altri, oltre che verso se stessi;
– vivere per qualcosa e qualcuno; vivi la tua fede in Dio adoperandoti per i tuoi simili.

 

[Immagine: Getty image]

 

 

Riflettiamo insieme a Vittorio Fantoni: “Il sogno di Nello”

Riflettiamo insieme a Vittorio Fantoni: “Il sogno di Nello”


Una breve riflessione del pastore avventista Vittorio Fantoni sui temi della fede e dell’etica cristiana. In questo numero il pastore Fantoni riflette sulle grandi speranze che hanno caratterizzato il XX secolo, con le grandi ideologie laiche progressiste. Ma cosa rimane di quel sogno, del sogno del lavoratore bolognese Nello e delle sue attese di un mondo migliore?

Il dolce suono del silenzio

Il dolce suono del silenzio




Serie Il mio nome è amico. Il dolce suono del silenzio. Puntata n. 10 con Luigi Caratelli

Lo studioso Alvin Toffler, insieme a un nutrito stuolo di sociologi, ci dice che oggi la vita è vissuta di fretta; più tecnicamente in “accelerazione”. Sembra che l’uomo sia impegnato in una fuga incomprensibile. Fugge da che cosa? O da chi?

In verità si può fuggire per una svariata serie di motivi; non ultimo quello spirituale. C’è, infatti, chi fugge – anche inconsapevolmente – da Dio. Ritenuto minaccioso, asfissiante, prepotente oltre che potente. Eppure, anche in ambiti religiosi, pochi parlano di un Dio alla perenne ricerca dell’uomo.

Stando al racconto biblico si  scopre che è sempre l’uomo che si allontana dal Padre; magari perché ci convinciamo  che ci sia ostile, o per tanti altri motivi.  Mentre Egli ci vuole offrire l’unica parola che conta: “io sono tuo amico”.

In questa serie di trasmissioni, senza facili e scontati spiritualismi, si scandaglieranno i sentimenti, le vie, le esperienze di Dio e dell’uomo, alla ricerca di una Terra Promessa che spinge gli uomini a una ricerca, che non rimarrà senza frutti.

Diretta Vita e Salute: vitamina D, vegetariani per salvare l’ambiente, la bufala per dimagrire

Diretta Vita e Salute: vitamina D, vegetariani per salvare l’ambiente, la bufala per dimagrire


Roberto Vacca intervista Ennio Battista della rivista Vita e Salute su alcuni articoli tratti dai giornali italiani e stranieri e dal numero di questo mese di Vita e Salute. Gli argomenti affrontati oggi: dubbi sull’utilità degli integratori di vitamina D, verdure per salvare il mondo, la bufala del limone per dimagrire.

Nella foto: integratori di vitamina D

La terra trema ancora in Indonesia. Adra riceve supporto aereo per i soccorsi

La terra trema ancora in Indonesia. Adra riceve supporto aereo per i soccorsi

Intanto continua la raccolta fondi dell’agenzia umanitaria avventista.

Notizie Avventiste – È ancora emergenza per le migliaia di persone colpite dal terremoto e dallo tsunami in Indonesia. Negli interventi in corso, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha ricevuto supporto aereo da Airlink, organizzazione di risposta ai disastri, con sede a Washington.

Airlink ha aiutato a collegare oltre 80 agenzie di soccorso con più di 40 compagnie aeree per ricevere servizi di volo veloci ed efficienti in risposta a disastri naturali in tutto il mondo. Ha anche provveduto biglietti aerei gratuiti a un team di intervento di Adra International, con volo per Giacarta. Alcuni rimarranno nella città per qualche giorno, altri si recheranno subito a Palu, gravemente colpita dalla doppia tragedia del 28 settembre, che ha causato oltre 2.000 morti e ancora migliaia di dispersi.

E la terra continua a tremare in Indonesia. Oggi, una scossa di magnitudo 6.0, con epicentro al largo dell’isola di Bali, ha provocato il decesso di 3 persone.

Il supporto di Airlink è importante per proseguire nei soccorsi. Considerata le grosse difficoltà nel Paese, “poter far volare il nostro staff è stato un enorme aiuto per noi” ha affermato Mario de Oliveira, responsabile per l’emergenza di Adra International “Questa partnership fa davvero la differenza nella cura delle comunità devastate”.

Dal canto suo, Airlink è orgogliosa di sostenere Adra nelle emergenze. “Attraverso il coordinamento logistico e i nostri partner aerei, possiamo spostare organizzazioni come Adra che così possono  fornire l’assistenza necessaria nei luoghi colpiti dai disastri”.

L’agenzia umanitaria avventista continua a lavorare con Airlink per distribuire ulteriori soccorritori in Indonesia, dove la situazione resta critica. “Avere acqua potabile è stato il problema principale dato che le infrastrutture sono danneggiate” osserva Olivera “Le autorità locali hanno preparato camion cisterna, ma non è possibile arrivare a tutti gli sfollati perché vi è anche carenza di carburante”. Resta preoccupante la situazione igienica e continuano le difficoltà di comunicazione. Adra è in contatto con i suoi partner e le autorità locali per distribuire acqua potabile, alimenti e materiale da costruzione di ripari.

Prosegue la raccolta fondi aperta da Adra Italia. Chi desidera può donare nei seguenti modi, specificando nella causale “Emergenza Indonesia”:

– Conto corrente bancario IBAN: IT 95 E 01030 03203 000000866909

– Conto Corrente Postale n. 160 800 04 intestato a ADRA Italia, Lungotevere Michelangelo, 7 – 00192 Roma

[Foto credit: Ralfie Maringka, Adra Indonesia]

 

Mangiare noci fa ingrassare?

Mangiare noci fa ingrassare?

Uno studio sulla dieta delle persone anziane in salute rivela il contrario.

Notizie Avventiste – I ricercatori della Loma Linda, l’università avventista californiana, hanno scoperto che le noci possono essere introdotte tranquillamente nella dieta quotidiana delle persone anziane in salute, perché non hanno conseguenze sull’aumento o sulla gestione del peso.

I risultati dello studio, pubblicati il 18 settembre dalla rivista Nutrients, ampliano la conoscenza di come la frutta secca possa apportare benefici salutari.

Secondo Edward Bitok, assistente professore alla Loma Linda e autore principale della ricerca, è diffusa l’idea errata che i grassi contenuti nelle noci causino un aumento di peso, e quindi potrebbero condurre a obesità o ad altre patologie legate al peso (malattie cardiache, diabete, ecc.). La ricerca, invece, dimostra che le noci sono uno spuntino salutare.

“A causa del loro alto contenuto energetico, molte persone hanno creduto all’idea sbagliata che le noci provochino un indesiderato aumento di peso e siano quindi da evitare”, ha affermato il prof. Bitok “Questo studio ci aiuta a capire di più sui grassi buoni e su quelli cattivi”.

La ricerca, durata due anni e intitolata “Effects of Long-Term Walnut Supplementation on Body Weight in Free-Living Elderly: Results of a Randomized Controlled Trial” (Effetti dell’integrazione a lungo termine delle noci sul peso corporeo degli anziani: risultati di uno studio controllato e randomizzato), è un sotto-studio di uno più ampio sulle noci e l’invecchiamento in buona salute (Waha), ma è il primo a verificare se questo prodotto della natura abbia un ruolo nell’invecchiamento di chi è in salute.

“Volevamo fornire una ricerca che smentisse l’idea che i grassi presenti nelle noci non fossero salutari e facessero ingrassare” ha aggiunto il prof. Bitok “Abbiamo condotto questo studio principalmente per determinare se i soggetti che mangiavano noci erano a maggior rischio di aumento di peso rispetto a quelli che non ne consumavano”.

Studi precedenti sul rapporto tra consumo di noci e peso corporeo si erano concentrati su individui più giovani e per periodi più brevi. “Carente era la ricerca riguardo all’assunzione a lungo termine di noci e al loro effetto sul peso corporeo negli adulti più anziani. Abbiamo voluto così colmare questa lacuna”, ha spiegato il prof. Bitok.

Bitok ha lavorato a stretto contatto con il coautore Joan Sabate, direttore esecutivo del Center for Nutrition, e titolare dello studio Waha.

“Volevamo che gli anziani potessero introdurre le noci nella loro dieta senza preoccuparsi di ingrassare” ha affermato il prof. Sabate “E in effetti è quanto ha dimostrato questo studio”.

La ricerca ha esaminato 307 partecipanti di età compresa tra i 63 e i 79 anni, anziani in salute residenti nel raggio di circa 100 chilometri dall’università Loma Linda.

[Fonte: Loma Linda University Health News/Adventist Review. Immagine: Pixabay]

Buongiorno con l’Edicola RVS dell’11 ottobre 2018

Buongiorno con l’Edicola RVS dell’11 ottobre 2018


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commenatno con i loro ospiti in linea telefonica alcuni articoli pubblicati sui giornali di oggi. Sono intervenuti il giornalista Michele Brancale, il pastore della chiesa avventista di Genova Eugen Havresciuc, Massimo Corti, presidente di ACAT-Italia e il pastore avventista Giovanni Leonardi.
Tra i temi trattati: la difficoltà del confronto democratico in Italia (00:02:30), segnali di svolta dal governo italiano su Libia e corridoi umanitari (00:10:00), preoccupazioni e disagi dei genovesi (00:21:00), l’impegno dei cristiani contro la pena di morte (00:30:30), polemiche sulle parole del Papa a proposito dell’aborto (00:47:00).

«Tripoli non è un porto sicuro». La dichiarazione del ministro Moavero arriva mentre prosegue la missione Mediterranea. Foto tratta da Avvenire del 10 ottobre 2018

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