Scuola biblica a Lentini

Scuola biblica a Lentini


Si è conclusa la scorsa settimana la scuola biblica per le vacanze curata dalla pastora Abigaela Trofin e resa operativa grazie alle tante volontarie. Segui il racconto di questa nuova esperienza grazie agli audio e alla narrazione in diretta della pastora.

Scuola e famiglia: animali ed estate

Scuola e famiglia: animali ed estate


In estate sono necessari alcuni accorgimenti per chi ha un animale domestico, ce ne parla Rosanna Maricchiolo formatrice ed educatrice.

Accompagnare in preghiera a Gesù: Paolo Benini

Accompagnare in preghiera a Gesù: Paolo Benini


Cosa significa e come vive la preghiera di intercessione il pastore avventista Paolo Benini?

Pregare per gli altri cambia la nostra percezione sulle persone e ci fa diventare parte attiva del progetto di Dio di portare la salvezza a tutti.

Parola al Vento – Bruciare il Corano? Ma che fai?

Parola al Vento – Bruciare il Corano? Ma che fai?


Parola al Vento, la voce che porta l’eco delle notizie e il soffio della poesia dritto al cuore delle orecchie che hanno fegato.  Una rubrica di Davide Mozzato.

Tra i temi trattati oggi:

  • Bruciare il Corano? Ma che fai?
  • Sorpresa: la povertà diminuisce
  • Dove li spediamo i migranti?
  • Farsi cogliere di sorpresa, il segreto della storia
  • Il segreto di Giulio
  • Anche le vittime hanno colpe
Attraversiamo tutti la crisi di mezza età?

Attraversiamo tutti la crisi di mezza età?

L’espressione è apparsa per la prima volta nel 1965 nel linguaggio psicoanalitico. In cosa consiste questa fase della vita? Perché e quando si verificherebbe? E soprattutto: la crisi di mezza età può ritenersi in… crisi?

Eliza Vlădescu – Fino all’età di 49 anni, Sue Shellenbarger era stata felice. Aveva una bella casa in Oregon, negli Stati Uniti, e un buon posto come editorialista sui temi del lavoro e della famiglia per il Wall Street Journal. Poi, nel giro di soli due anni, ha divorziato dal marito, ha svuotato il suo conto in banca e ha sviluppato una smania per l’avventura che l’ha portata al pronto soccorso.

Pochi mesi dopo l’inizio dell’avventura, con il collo ingessato, Sue era al telefono con il suo editore e scherzava sulla situazione: “Mi sono resa conto che una crisi di mezza età è un stereotipo finché non ne vivi una. Dopo due anni, Sue ha pubblicato un libro intitolato The Breaking Point: How Female Midlife Crisis Is Transforming Today’s Women (Il punto di svolta: come la crisi di mezza età femminile trasforma la donna d’oggi).

Un mito grande quanto otto miliardi di persone 
Il fenomeno della crisi di mezza età è stato teorizzato fin dal secolo scorso. Carl Jung l’ha identificato come un’esperienza normale per molte persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni. AL definizione "crisi di mezza età" è apparsa per la prima volta nel 1965, quando lo psicoanalista Elliott Jaques la adoperò per descrivere un periodo in cui gli adulti si rendono conto di quanto poco tempo gli rimanga prima della morte. La crisi colpisce sia uomini sia donne, con la differenza che negli uomini, solitamente, è causata da fattori legati al lavoro; nelle donne è dovuta a fattori relazionali. Tuttavia, i sintomi sono gli stessi: stanchezza, nervosismo, depressione, instabilità emotiva, sbalzi di umore, aumento di peso, impulsività o decisioni irrazionali.

Questa generalizzazione di un episodio molto personale è supportata dalla teoria secondo cui la felicità è a forma di U, con picchi di soddisfazione a 25 e 65 anni e il calo più ripido a 45 anni. Uno studio del 2010 dell’ente benefico britannico Relate ha rilevato che su 2.000 persone intervistate, quelle di età compresa tra i 35 e i 44 anni erano le più sole e depresse. Pertanto, la crisi di mezza età potrebbe colpire anche prima di raggiungere effettivamente la mezza età.

Vittime di uno stereotipo 
Nessuno può negare che la mezza età sia un momento di cambiamento. Menopausa, andropausa, i figli che si allontanano da casa, la morte dei genitori… Tutto ciò accade in questo periodo della vita. Ma la conclusione, che apparentemente è ovvia, non lo è così tanto. Secondo uno studio condotto su 341mila persone dall’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti, il benessere psicologico non inizia ad aumentare fino all’età di 40 anni e non raggiunge il picco sino all’età di 80 anni.[1]

Questa nuova prospettiva è più in linea con ciò che accade realmente nella vita della maggior parte delle persone, afferma la ricercatrice Alexandra Freund dell’Università di Zurigo. Freund sostiene che la mezza età non è caratterizzata dalla noia o da un senso di crisi, proprio perché a questa età le persone si conoscono molto bene e sanno cosa va bene per loro e cosa no. Al contrario, invece della noia e della crisi, il problema principale per gli adulti in questa fase della vita è la sensazione di non avere tempo per fare tutto ciò che hanno programmato per la giornata.

Una delle credenze più errate associate al mito della crisi di mezza età è l’idea che in questo momento della vita gli individui si rendano improvvisamente conto che i valori in base ai quali hanno vissuto non sono buoni e scelgono obiettivi più raggiungibili. “Una volta che una persona raggiunge l’età adulta” spiega la psicologa Margie Lachman della Brandeis University nel Massachusetts (Usa) “la sua personalità rimane relativamente stabile per il resto della sua vita. Per quanto riguarda i nuovi obiettivi, possono essere solo variazioni di quelli originali, in linea con i valori fondamentali stabiliti in gioventù”.

In altre parole, le persone sono molto resistenti al cambiamento, soprattutto quando invecchiano. D’altra parte, i progressi nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione, nonché l’aumento dell’aspettativa di vita, hanno ridotto l’impatto della crisi di mezza età stereotipata. Ecco perché lo psicologo israeliano Carlo Strenger afferma che la tanto denigrata crisi di mezza età non esiste più nella società occidentale e che le persone sono più libere di godersi la vita dopo i 40 anni.

La stessa crisi di mezza età è in crisi 
La crisi di mezza età può essere più presente nei media che nella vita delle persone. Ci sono molti siti web che spiegano in dettaglio cos’è una crisi di mezza età, i suoi sintomi e come superarla.

La crisi di mezza età ha una sua pagina su Wikipedia. Purtroppo, è diventato uno stereotipo utilizzato per spiegare ogni aspetto della personalità, della salute, della carriera e delle relazioni delle persone in questa fascia di età. Dal desiderio di acquistare un’auto costosa, al famoso scandalo Bill Clinton-Monica Lewinski. Lachman avverte che “mentre la crisi di mezza età può essere una buona scusa per film e libri, non è scientificamente valida”.

Questo probabilmente spiega perché Elliott Jaques, l’uomo che all’età di 48 anni ha coniato il termine "crisi di mezza età", si è sposato, ha scritto dodici libri, ha lavorato come consulente per la Chiesa d’Inghilterra e l’esercito degli Stati Uniti e ha prodotto alcuni delle sue idee più originali. Tutto questo nel periodo compreso tra quando ha coniato la definizione e la sua morte, avvenuta a 86 anni.

Note 
[1] Arthur Stone, Joseph Schwartz, Joan Broderick, Angus Deaton, “A snapshot of the age distribution of psychological well-being in the United States” (Un’istantanea della distribuzione per età del benessere psicologico negli Stati Uniti), Atti della National Academy of Science, 1° giugno 2010, vol. 107, n. 22.

[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio]

 

Paura del giudizio degli altri?

Paura del giudizio degli altri?


Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 14:1-12.

Erode, durante la festa del suo compleanno, aveva promesso di donare qualunque cosa a Salomè che si era esibita in una danza sfrenata. Ma lei voleva la testa di Giovanni il battezzatore su un vassoio e gli illustri invitati stavano a vedere cosa avrebbe fatto il re…

Di tutto un web – L’aria del deserto è zeppa (zuppa) d’acqua

Di tutto un web – L’aria del deserto è zeppa (zuppa) d’acqua


I ricercatori stanno sperimentando un sistema con un gel particolare e dei filtri per estrarre acqua dall’aria del deserto, che è comunque piena d’umidità. Questo apre certamente nuove prospettive…

Curiosità, scienza e cultura dalla rete, la rubrica a cura di Mario Calvagno.

Acqua potabile alle famiglie in Ucraina

Acqua potabile alle famiglie in Ucraina

Gli avventisti continueranno il rifornimento idrico alle comunità nella regione di Mykolaiv.

Notizie Avventiste – La Fondazione di beneficenza del quartier generale del coordinamento dei volontari, insieme ai rappresentanti della Chiesa avventista, ha consegnato 42 tonnellate di acqua a Kherson, in Ucraina e nel resto della regione. Parte dell’acqua è stata distribuita ai residenti nel centro della città, mentre il resto è andato agli ospedali locali, ai rappresentanti del Servizio di emergenza statale e ai volontari. Anche gli abitanti di Chornobaivka, Vysoke e Burgunka hanno usufruito di questo essenziale rifornimento idrico. Altre due tonnellate d’acqua sono state consegnate ad Afanasievka e Snigurivka, nell’oblast di Mykolaiv.

“La reazione è diversa, come sempre. Si passa dalla sincera gratitudine e dalle lacrime di gioia al ‘finalmente qualcuno ha dato qualcosa’ da persone di mentalità sovietica, quando tutti glielo devono” afferma il pastore avventista Vladislav Kucheryavenko “L’acqua si ritira gradualmente (dalle zone alluvionate), ma emergono ulteriori problemi, soprattutto nei villaggi in cui molte case sono costruite in mattoni. L’acqua si ritira e le case sono distrutte. Le persone rimangono completamente senza proprietà e senza un tetto sopra la testa. Non tutti i capi delle comunità sono preoccupati per i problemi della popolazione, sono soprattutto gli attivisti con cui abbiamo già collaborato a cercare aiuto”.

Quattro persone, Vasily Chabanov, Sergey Pigur, Vladislav e Artur Kucheryavenko, formano il gruppo di volontari che si occupano della distribuzione idrica. Prima della tragedia della centrale idroelettrica di Kakhovka, da più di un anno fornivano acqua potabile ai residenti di Mykolaiv. Ora prevedono di continuare con i rifornimenti alle comunità nella regione. Gli avventisti sono impegnati anche nella raccolta di aiuti per le famiglie colpite.

[Foto: Unione avventista ucraina. Fonte: Adventist News Network]

La storia del buongiorno – Mamma, ho perso l’aereo!

La storia del buongiorno – Mamma, ho perso l’aereo!


La mamma, oberata di cose da fare, si è accorta solo dopo il decollo di aver dimenticato il bambino piccolo a terra. E allora cosa è successo?

Una storia commentata da Mario Calvagno per aprire la giornata con un sorriso.

Camminare con Gesù. Un’occasione per cambiare

Camminare con Gesù. Un’occasione per cambiare


Un segno di rottura con il passato, quello lasciato dalle parole di Gesù in Matteo 5:43-45 che invitano ad amare i nemici ed evidenziano l’imparzialità di Dio. Quale nuovo insegnamento veicolano?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.

Il cavallo, animale d’affezione, in Italia conosce tante sofferenze

Il cavallo, animale d’affezione, in Italia conosce tante sofferenze


Anche se il consumo di carne di cavallo in Italia è basso rispetto a quello di altri animali, il nostro paese resta il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta l’Europa (fonte Animal Equality Italia).

Ogni anno oltre 25.000 cavalli vengono uccisi nei macelli italiani. Roberto Vacca ne ha parlato con Mariangela Corrieri, presidente di Gabbie Vuote, associazione animalista di Firenze.

World Social Media Day. Unire il mondo digitale

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Lanciata da Mashable il 30 giugno 2010, la Giornata della storia dei social media, si concentra sull’impatto positivo dei social media sulla comunicazione globale. #SMDay, l’hashtag di riferimento ogni anno. Cronologia, tradizioni, attività, accessibilità, questi e altri i vari i temi di interesse.

Ne parlano Mario Calvagno e Carmen Zammataro.

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