HopeMedia Italia – La chiesa avventista latino-americana di Roma ha celebrato 25 anni di presenza nella capitale. La festa si è svolta il 26 giugno con una cerimonia allegra e colorata nel tempio valdese di via IV Novembre, dove la comunità etnica si riunisce ogni sabato.

“Per l’occasione abbiamo invitato le ambasciate e i consolati dei Paesi sudamericani” ha spiegato Cornelio Lupu Benone, pastore della chiesa avventista latino-americana “Hanno risposto vari ambasciatori – Perù, Guatemala, Honduras, Nicaragua. Sono stati presenti i consoli di Ecuador, Romania, Cuba”.

Alla festa hanno partecipato anche rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio, della chiesa valdese, delle associazioni Sal, e dell’Unione avventista italiana (Uicca).

Cortei con bandiere e costumi delle varie nazioni rappresentate nella comunità, momenti dedicati agli scout Aisa, canti della soprano Madalina Noll e musica tradizionale delle Ande del gruppo Matices hanno animato la cerimonia.

Il pastore valdese, Emanuele Fiume, ha sottolineato il carattere unico della chiesa avventista, leader nella lotta per la libertà religiosa, per un stile di vita sano e nell’impegno sociale

Il rappresentante della comunità di San Egitto, Paolo Sassi, ha sottolineato anche lui l’impegno della chiesa avventista per la libertà religiosa e ha ricordato la “bella testimonianza che dà qui a Roma e in molte parti del mondo”.

Il past. Andrei Cretu, segretario generale dell’Uicca, ha affermato che “è un onore e un privilegio essere parte di questa festa, avere una comunità che dopo 25 anni, anche se distante migliaia di chilometri da casa, continua a mantenere quella fede, quell’amore fervente per il Signore. Che questa passione per Cristo, per il vangelo, continui a sostenere e ad alimentare il nostro desiderio di testimoniare Cristo, quel Cristo che aspettiamo, con tanto desiderio. Il Signore vi benedica”.

Tutta la comunità avventista latino-americana si è impegnata per la riuscita della cerimonia e ha lodato il Signore per tutte le benedizioni che ha riversato su di essa nonostante i problemi e le difficoltà vissute.

“È un giorno di ricordo ma anche di speranza per un futuro migliore, un futuro sereno e perché no, di incontro presto con il nostro Padre in cielo” ha concluso il past. Lupu che ha ringraziato tutti e soprattutto “le comunità che ci sono state vicine in questo periodo complicato; grazie al vostro sostegno e collaborazione, al vostro amore, siamo riusciti ad andare avanti. Il Signore ci aiuti e ci accompagni in questo viaggio, in questo tratto di strada che faremo insieme”.

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