HopeMedia Italia – Nell’allarme per la scarsità di dispositivi di protezione individuali e con gli approvvigionamenti distribuiti in primis al personale sanitario degli ospedali, sono state trascurate le necessità di sicurezza dei medici di base. Dopo uno studio sul fabbisogno dei territori, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ha acquistato 5.000 mascherine certificate Ffp2, insieme alla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) della provincia di Forlì-Cesena, da distribuire ai medici di famiglia e ai pediatri.
Le prime 1.000 mascherine sono state consegnate ieri, 9 aprile, al dott. Marco Ragazzini, segretario della Fimmg provinciale. Le restanti 4.000 arriveranno la prossima settimana.
“Tanti si sono attivati, giustamente, per aiutare gli ospedali, i centri più colpiti da questa emergenza” spiega il past. Giuseppe Cupertino, direttore dell’Osa (Opera Sociale Avventista) che gestisce l’8xmille destinato alla chiesa avventista.
“Dopo esserci consultati con il dott. Ragazzini” continua “abbiamo capito che occorreva pensare anche ai medici di medicina generale. Essi continuano ad assicurare il servizio di cura ai cittadini in ambulatorio e a domicilio”. Poi aggiunge: “Il sistema sanitario poggia in modo determinante sulle le loro spalle: sono i primi operatori che assicurano la tutela della salute dei cittadini, sia per quanto riguarda il Coronavirus, sia per quanto riguarda le altre patologie”.
Apprezzamento è stato espresso dal dott. Ragazzini nel ricevere la fornitura. “Devo riconoscere che siete stati i primi ad avere questa sensibilità” ha affermato, ringraziando di cuore.
Le mascherine, certificate CE, sono state acquistate con un contributo di 15.000 euro dell’8xmille. “La tipologia Ffp2” precisa il direttore Osa “è tecnicamente in grado di proteggere chi le indossa da un possibile contagio, se non vengono effettuate manovre invasive sul paziente, come per esempio l’intubazione, svolta solo nei reparti di terapia intensiva”.
In varie province
Tramite le proprie relazioni internazionali e la collaborazione con l’importatore Europence di Ciserano (Bergamo), la chiesa avventista ha acquistato 15.000 mascherine, grazie ai fondi dell’8xmille e al contributo di vari donatori, destinate ai medici di base delle provincie di Cremona, Parma, Forlì-Cesena e Potenza. “Oggi ci hanno chiamato da Milano, quindi stiamo vedendo se riusciamo a fare qualcosa anche lì” dice Cupertino.
Altri 2.500 dispositivi di protezione facciale della stessa partita sono stati acquistati in proprio da “Casa Mia”, la casa di riposo di Forlì gestita dalla denominazione, per i propri operatori.
Assistenza alimentare a Cesena
Come tante organizzazioni impegnate nel sociale, la chiesa avventista ha attivato un servizio di consegna della spesa a domicilio, tramite Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) e in collaborazione con il Comune di Cesena. Otto volontari assistono tredici famiglie con acquisti di prodotti alimentari e vari, per un totale di oltre 1.500 euro.
Supporto psicologico nazionale
Per sostenere le persone in difficoltà a causa della quarantena, la chiesa avventista ha attivato dal 17 marzo, sempre con il contributo dell’8xmille, un servizio telefonico di supporto psicologico gratuito. Trenta psicologhe e psicoterapeute, appartenenti all’associazione di Varedo per “l’Emdr in Italia e in Europa”, al centro “Dipendiamo” di Bergamo, al “Progetto il Cucciolo” di Firenze, all’Istituto Superiore per le Scienze Cognitive e al Centro Clinico “Aleteia” di Enna, si sono rese disponibili, a titolo di volontariato, per rispondere al numero 06 36095959, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 19.
Guarda il video della consegna al dott. Marco Ragazzini.
Trascrizione del video
Grazie.
A voi.
Grazie al donatore.
Va bene, adesso ce ne sono tanti, meno male.
Sì, sì, sì. Però devo riconoscere: voi siete stati i primi ad avere questa sensibilità. Quindi, veramente col cuore.
Grazie. Noi abbiamo fatto un’analisi del fabbisogno e ci siamo resi conto che, magari, tutti si stavano orientando verso gli ospedali. Per carità, era una necessità grande, però, dopo, sul territorio quella era una criticità.
E poi fate attività in qualche altra provincia.
Stiamo lavorando per Cremona, Parma, Potenza. Milano oggi ci ha chiamato, quindi stiamo vedendo se riusciamo a fare qualcosa insieme. Comunque, la cosa importante è che possiate continuare a fare il vostro lavoro il meglio possibile, in sicurezza.
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