Gli avventisti vicini al popolo francese con la preghiera e la solidarietà
14 Novembre 2015

Notizie Avventiste/Andrew McChesney/Corrado Cozzi/– La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno e i suoi membri in tutto il mondo pregano e sono solidali con Parigi e il popolo francese in seguito alla serie di esplosioni e sparatorie che hanno provocato 128 morti e 300 feriti, la notte di venerdì.

La Francia ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiuso le frontiere dopo che sono stati segnalati almeno 100 morti nella sala concerto Bataclan, mentre altre persone hanno perso la vita in attacchi contro ristoranti e nei pressi dello Stade de France, dove si giocava la partita amichevole Francia-Germania.

Mario Brito, presidente della Regione Intereuropea della Chiesa cristiana avventista, il cui territorio comprende la Francia, ha espresso “profonda costernazione” per quanto avvenuto a Parigi. “Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i francesi”, ha detto in una sua email.

Nella dichiarazione, la Regione Intereuropea evidenzia anche il duplice attentato suicida di due giorni fa a Beirut, in cui sono morte almeno 43 persone e ciò indica che “il terrorismo sta crescendo in maniera sempre più incontrollabile”.

“La vita umana è preziosa agli occhi di Dio”, continua la dichiarazione, “Quando le persone si allontanano dalle indicazioni di Dio e dalla sua saggezza, diventano una minaccia per la libertà di chi, purtroppo, si trova sulla strada di questi ‘agenti di Satana’”.

Ted NC Wilson, presidente della Chiesa cristiana avventista mondiale, ha affermato: “I nostri cuori si rivolgono alle persone e alle famiglie che soffrono per la tragedia avvenuta a Parigi”. “Preghiamo tutti per un ritorno alla sicurezza e alla pace”, l’appello sulla sua pagina Facebook.

Ha poi espresso la speranza che “simili terribili situazioni possano risvegliare in tutti il bisogno di Dio e del suo amore supremo nella propria vita. Assistiamo infatti allo svolgersi degli eventi profetici che annunciano l’imminente ritorno del Signore”.

Anche l’Unione avventista italiana (UICCA) ha espresso dolore e costernazione.
“Siamo profondamente colpiti e addolorati per quanto avvenuto ieri notte a Parigi”, ha affermato il past. Stefano Paris, presidente dell’UICCA, “Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti e al popolo francese”. S. Paris ha quindi chiesto alle chiese cristiane avventiste in Italia di dedicare un momento di preghiera, sabato 21 novembre, a tutti coloro che sono stati colpiti da questa nuova, immane e insensata tragedia.

Molti credenti avventisti in tutto il mondo hanno espresso dolore e vicinanza al popolo parigino sui social media. E, soprattutto preghiera, con l’hashtag I #PrayforParis.

“La preghiera ci unisce nei momenti più terribili!”, ha scritto su Facebook la chiesa cristiana avventista di Newbold, a Bracknell, in Gran Bretagna, “Ricordiamo i nostri amici e parenti a Parigi. Che tragedia!”.

Il Newbold College, scuola avventista del Regno Unito, ha postato una foto in bianco e nero di mani in preghiera con le parole: “Preghiamo per Parigi, preghiamo per la Francia!”.

ADRA International, l’agenzia umanitaria della Chiesa, ha inviato il tweet: “Le nostre preghiere sono per Parigi, questa sera. Unitevi a noi nel pregare per quanti sono ora vittime, sopravvissuti e ostaggi, e per le loro famiglie”.

Al messaggio di ADRA si unisce anche la Federazione delle chiese cristiane avventiste Allegheny Orientale, che riunisce 96 chiese storicamente afro-americane, con 31.000 membri in Delaware, Distretto della Columbia, Maryland, New Jersey, Pennsylvania, Virginia, e West Virginia.

John Bradshaw, speaker e direttore del canale televisivo avventista “It Is Written”, si è detto addolorato ma non sorpreso dagli eventi. “Per me, la cosa più triste nella terribile tragedia di Parigi è di non essere sorpreso che sia successo. E forse nemmeno voi”, ha affermato.

Alcuni membri di chiesa hanno espresso preoccupazione per l’impatto che gli attacchi potrebbero avere sui migranti. L’Europa è alle prese con la più grande crisi di migranti dalla seconda guerra mondiale, con centinaia di migliaia di persone in fuga dalle guerre in Siria, Iraq e Afghanistan e alla ricerca di un luogo sicuro.

“Sono devastato solo al pensiero degli effetti che questo avrà sui rifugiati che già devono affrontare un inverno terribile e non solo”, ha commentato Ashley Eisele, di ADRA International.

La dichiarazione della Regione Intereuropea ha anche posto l’accento sulla speranza del secondo avvento di Gesù.
“Preghiamo che il Signore possa confortare coloro che vivono questo dolore inaspettato e incomprensibile. Preghiamo che il Signore rafforzi la fede e la speranza di coloro che attendono il suo ritorno, per stabilire un nuovo mondo dove la pace e il rispetto reciproco regneranno nei secoli”.

 

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