A un mese dall’evento, il direttore della regione Intereuropea della Chiesa spiega i motivi del successo
EudNews/Notizie Avventiste – Circa 8 milioni di giovani avventisti sono scesi per le strade di villaggi, paesi e città in tutto il mondo per essere le mani e i piedi di Gesù, compiendo azioni di bontà. La Giornata mondiale della gioventù (Gyd) di quest’anno ha registrato migliaia di progetti di servizio nei quartieri e nelle comunità di varie nazioni, realizzati da ragazzi e ragazze che, invece di ascoltare il sermone in chiesa, quel sabato mattina hanno voluto essere loro un sermone vivente.
L’evento del 15 marzo è stato trasmesso in diretta su internet con il contributo di progetti provenienti da 20 siti. La partecipazione in diretta online è triplicata rispetto allo scorso anno, con oltre 27.000 pubblicazioni sul sito web e sulla pagina Facebook della manifestazione. EudNews ha rivolto alcune domande a Stephan Sigg, direttore dei Ministeri della Gioventù presso la regione Intereuropea della Chiesa avventista del 7° giorno.
EudNews: Quali sono stati i momenti salienti della Giornata mondiale della gioventù?
Stephan Sigg: Sono stati tanti, ma sicuramente la cosa importante è vedere i giovani avventisti di tutto il mondo impegnarsi nel servizio e, quindi, essere connessi gli uni con gli altri. La Gyd infatti promuove proprio questo senso di connessione ed è semplicemente meraviglioso. Vi è stata la cooperazione tra il dipartimenti Gioventù e Comunicazioni e con il canale televisivo avventista Hope Channel, ma l’effetto globale della Gyd si è realizzato grazie ai social media e ai moderni mezzi di informazione. Questa tecnologia può essere ben usata per rafforzare la coesione e il senso di solidarietà nel nostro movimento avventista globale, ricco di culture diverse.
EN: Come è stata accolta questa iniziativa dai giovani della regione Intereuropea (Eud)?
S. S.: La prima Giornata della gioventù è stata organizzata nel 2013 e poche Unioni dell’Eud vi hanno aderito. Quest’anno il numero di adesioni è cresciuto e sono sicuro che nel 2015 avremo ancora più giovani e Unioni che vi prenderanno parte nella nostra regione.
EN: C’è un un’esperienza o un progetto della Gyd che ti ha colpito particolarmente?
S. S.: È molto difficile scegliere una sola storia o un’attività. È stato incredibile vedere giovani che condividono in modo creativo il Vangelo e che sono impegnati in tanti modi diversi nel realizzare azioni di gentilezza e servizio verso le persone in strada, negli ospedali o nelle case di riposo in Germania, Francia, Romania, Bulgaria, Spagna e Portogallo! Siamo riusciti ad avere solo un assaggio di quello che è successo e di ciò che i giovani hanno vissuto. Forse, l’esperienza più bella è constatare che Dio ispira e muove i giovani a diffondere il suo regno. Speciali sono stati i collegamenti in diretta dall’Egitto e da Dubai, durante la nostra trasmissione. Giovani e adulti avventisti hanno organizzato delle SalutExpò per le strade del Cairo e in altre parti dell’Egitto, e numerose attività.
EN: Perché la Gyd è cresciuta in questo secondo anno?
S. S.: In primo luogo perché abbiamo imparato dall’esperienza della precedente. Nel 2014 abbiamo anche ampliato le nostre opzioni sui social media, creando un’App che ha aiutato i giovani a caricare facilmente immagini e videoclip. In secondo luogo, la Giornata è cresciuta grazie anche al passaparola: i giovani che sono stati coinvolti nel 2013 hanno condiviso le loro emozioni e quest’anno più gruppi hanno pianificato attività per partecipare. E poi il messaggio della Giornata è convincente. Molti giovani amano l’idea di “essere il sermone” e vogliono vivere la fede in Gesù manifestando un impegno attivo e positivo per il prossimo. Infine, la Gyd offre l’esperienza di una chiesa globale. Favorisce il senso di appartenenza a un movimento mondiale, a una chiesa che è viva, dinamica e operosa nel mondo e nella vita delle persone.
EN: Perché il servizio è così importante per i giovani e la chiesa?
S. S.: Perché è l’espressione di come Dio intende la vita. Servire le persone è un modo per ripristinare il significato fondamentale dell’esistenza e penso che i giovani in qualche modo lo sentano. Essi vogliono vedere che la fede in Dio fa la differenza in questo mondo e vogliono esserne parte. I giovani sono alla ricerca di autentiche espressioni di vita e di fede e sono entusiasti di un Dio che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi per servire, perdonare, riconciliare, abbracciare e salvare. L’abbraccio libero, una delle attività più popolari della Gyd, è una realtà spirituale in Gesù: servire lui significa servire gli altri.