Anna Fusolini – Dal 20 al 22 maggio, nell’accogliente struttura salesiana di Bardolino, sul lago di Garda, circondata da un meraviglioso paesaggio, si è svolto il ritiro diaconale interdistrettuale cui hanno partecipato le chiese di Cremona, Mantova, Pavia, Parma e alcuni fratelli e sorelle di Monselice e Padova.
Ottimo il cibo preparato dai cuochi che hanno lavorato tanto, permettendoci di partecipare alle riunioni.
L’organizzatore e animatore del ritiro, il past. Franco Evangelisti di Guerrino, ci ha parlato di Gesù, il Diacono supremo, sommo diacono in cielo e fonte d’ispirazione.
«L’amore del Diacono in cielo non è transitorio, legato alle circostanze, non è un amore istintivo è l’amore fino alla fine, questa è la sua caratteristica fondamentale. Gesù vedeva le persone non come erano ma come potevano diventare trasformate dalla sua grazia» (Ellen. G. White).
La motivazione del servizio del nostro Diacono in cielo deve diventare la nostra: vedere la persona non com’è ma come potrebbe diventare, trasformata dalla grazia di Dio. Questo cambia completamente la nostra relazione con gli altri.
È stata un’esperienza da ripetere e che consiglio a tutti i diaconi. I momenti di riflessione e condivisione ci aiutano a crescere e migliorare nel servizio. «Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù» (Flp 2:5)