Vincenzo Annunziata* – Che cosa c’entra la tecnologia odierna con Gesù e la missione della chiesa? Qual era la missione di Cristo venendo nel mondo? Gesù rivolgendosi al Padre in preghiera dice: «Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno… Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo» (Gv 17:15,18). Sì, Gesù prega affinché la sua chiesa sia protetta dal male, eppure ha una missione da compiere verso il mondo.
Oggi, rispetto a quarant’anni fa, le tecniche della comunicazione sono amplificate grazie soprattutto a internet. Anche la chiesa avventista come moltissime altre comunità utilizza questo strumento per comunicare al mondo un nuovo senso della vita quando il credente decide di seguire Gesù.
Non c’è da stupirsi, perché negli anni Venti la chiesa avventista svolgeva un’attività pioneristica con le emittenti radiofoniche. Infatti, il 1° maggio 1934, la Conferenza Generale votò di «incoraggiare un uso più ampio della radio e della stampa da parte dei nostri evangelisti, pastori e dirigenti, in modo che queste importanti invenzioni servano in modo più efficace per comunicare il messaggio della fede alle famiglie». Possiamo essere fieri di utilizzare la nuova tecnologia alla gloria di Dio! Successivamente, la direzione mondiale ha incoraggiato l’annuncio del messaggio evangelico tramite la radio, la televisione e, oggi, per mezzo di internet.
Gli utenti di internet nel mondo hanno superato il miliardo! Il tempo che i moderni evangelisti del web dedicano a una chat o ad aggiornare il sito web, non è un tempo perso soprattutto quando viene speso per presentare il messaggio della salvezza in Cristo. Possiamo immaginare che se Cristo fosse in mezzo a noi, forse utilizzerebbe internet per pubblicare le sue parabole, per parlare agli uomini e alle donne delusi e senza speranza. Forse permetterebbe che i suoi discorsi venissero scaricati in podcast. Come i profeti, messaggeri di Dio, hanno scelto il linguaggio dell’uomo della strada (il Nuovo Testamento è stato scritto nel greco della koiné) così possiamo immaginare che farebbero la stessa cosa nel vasto mondo cibernetico in cui viviamo. Con questo non voglio dire che chi utilizza questo mezzo sia un profeta, perché in internet si possono trovare anche siti di dubbia moralità.
Il nostro tempo c’impone anche l’obbligo di possedere competenze tecnologiche per far veicolare il messaggio della buona notizia della prossima venuta di Cristo a coloro che utilizzano questo strumento.
*Vicedirettore del Messaggero avventista online