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Lunedì 16 e martedì 17 febbraio si svolge a Roma, presso il Senato della Repubblica, il convegno “Dai culti ammessi alla libertà religiosa”. L’incontro è promosso dalla FCEI (Federazione delle chiese evangeliche in Italia) in collaborazione con la CCERS (Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato). Esponenti delle Università, delle chiese e della società civile partecipano con i loro interventi. Come mai la scelta di questo tema?
Attualmente quali sono le maggiori criticità in merito alla libertà religiosa nel nostro paese?
Varie confessioni religiose, non soltanto del mondo cristiano, nel corso degli anni hanno stipulato un’intesa con lo Stato italiano. Si può già considerare questo un passo importante o non è ancora sufficiente?
Durante il convegno si parlerà dell’ipotesi di un diritto europeo delle religioni. È qualcosa di auspicabile, di praticabile?
La FCEI e la CCERS, da sempre impegnate ad affermare e difendere i diritti delle varie confessioni, seguono con interesse l’elaborazione di un testo di legge in materia di libertà religiosa a cura di un gruppo di giuristi con il quale hanno mantenuto costanti rapporti. Il frutto di questo lavoro potrebbe essere importante una volta giunto a maturazione?
Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, intervistano il past. Davide Romano, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste.