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Giovedì 3 giugno presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino e Venerdì 4 presso il Salone della Casa Valdese di Torino si terrà il Convegno “Secondo natura? Scienza, diritto e morale tra determinismo e Libertà” promosso dal Centro Evangelico di Cultura “Arturo Pascal”, dal Centro di Ricerca sulla Biopolitica “Bios” dell’Università del Piemonte Orientale, dal Centro Studi Filosofico-religiosi “Luigi Pareyson” e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Torino con il contributo dell’otto per mille della Chiesa Valdese. Più di una diecina di relatori per quattro sessioni: Diritto, Scienza, Teologia e Filosofia. Laici, cattolici e protestanti da un lato, con le diverse anime comprese, e a volte anche compresse forse, all’interno di ciascuno di questi ideali. Dall’altro lato una sorta di determinismo con la natura e la Libertà rapportate alla normativa giuridica, all’evoluzionismo, al creazionismo, al cervello, alla mente e alla coscienza, per non parlare di particolari questioni teologiche, da alcuni viste come opportune, da altri invece considerate come ostacoli allo sviluppo della società e del pensiero. E’ possibile trovare una via d’uscita? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, lo hanno chiesto a Luca Savarino, Ricercatore in Filosofia politica e Professore aggregato di Bioetica all’Università del Piemonte Orientale; Coordinatore della Commissione Bioetica della Tavola valdese; Presidente del Centro Evangelico di Cultura “Arturo Pascal” di Torino.