Una panoramica sui rapporti instaurati con le altre denominazioni. Quali sono le relazioni, i progetti, il dialogo?
Il convegno “La presenza evangelica in Italia dall’unità ad oggi. Gli avventisti del settimo giorno” presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati, a Roma, si è chiuso alle 13.30 di venerdì 27 settembre con una riflessione sui rapporti instaurati dalla chiesa avventista con le altre chiese.
Giuliano Savina, direttore Unedi-Cei è intervenuto sul lavoro di consapevolezza portato avanti dalla Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e incentrato su una priorità: l’Italia è pluriconfessionale e plurireligiosa, l’ecumenismo non sia una nicchia. Si tratta di un processo, ha aggiunto Savina, avviato con la costituzione di equipe regionali perché siano intessute delle relazioni ecumeniche consapevoli con azioni nuove dentro e fuori la chiesa. Da due anni la Commissione episcopale incontra i rappresentanti delle diverse denominazioni presenti nel nostro Paese. Per informazioni: https://unedi.chiesacattolica.it
Martin Ibarra, della Commissione storica Ucebi (l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia), ha citato i testi di Ellen G. White, pioniera della Chiesa avventista, sottolineando la necessità di favorire la reciproca conoscenza tra le chiese, la cultura organizzativa delle comunità, in un percorso di crescita e riconoscimento come fratelli e sorelle uniti nella collaborazione e negli aspetti che includono non su quelli che separano.
A chiudere il convegno è stato Alfredo Giannini, presidente della Federazione delle chiese pentecostali, che ha terminato il panel dedicato alle relazioni interconfessionali in un cammino di mutua conoscenza e collaborazione.
Nei prossimi giorni condivideremo su hopemedia.it la registrazione video del convegno, con le interviste ai relatori raccolte a margine dell’evento.