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“E’ adesso importante andare avanti e guardare al futuro, impiegando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la produzione di energia pulita, in particolar modo per quanto riguarda il comparto delle rinnovabili e dell’energia verde”. Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, dopo lo stop alla realizzazione delle centrali nucleari, sottolineando l’intenzione del Governo di presentare al più presto una nuova strategia energetica che rafforzi e potenzi il sistema produttivo ed energetico italiano per il prossimo ventennio. Una parte dell’opposizione vede in questa scelta del Governo una vittoria della propria attività, altri ci vedono una convenienza politica, quindi senza convinzione, o addirittura una “truffa” come dice Di Pietro. Fra i 14 progetti di ricerca che il ministro Gelmini ha dichiarato di voler finanziare, nello stesso giorno in cui il Governo ha dichiarato di volersi ritirare dal nucleare, ce n’è uno che riguarda proprio il nucleare. Cosa può significare questo? C’è la reale possibilità che, calmate le acque, si ripresenti la questione del nucleare? Quali sono i pregi e i vantaggi delle energie rinnovabili? Si può aprire un futuro più pulito e più sereno da questo punto di vista per il nostro paese attraverso questo tipo di energie? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano Vittorio Cogliati Dezza presidente nazionale di Legambiente.