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Non uccidere, recita il sesto comandamento in Esodo 20: 13. Non uccidere è il primo scalino della morale, il principio universalmente riconosciuto come linea di confine tra il bene e il male.
La Bibbia ci dice che si può uccidere in maniera metaforica anche con la propria lingua. Giacomo insiste più volte su questo tema: la lingua può operare il male, la lingua è un fuoco.
E non si uccide solo con le parole, ma anche con i pensieri: i sentimenti d’odio verso gli altri possono portare a ulteriori conseguenze e possono uccidere anche chi li prova.
Questo comandamento è scarno, essenziale e stringato. Possiamo tentare alcune applicazioni legate all’etica e alla morale di oggi? Ed anche alla particolarità del nostro vivere personale e sociale?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il pastore avventista Saverio Scuccimarri, docente e decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.
Foto: 492063 © Lincolnrogers Dreamstime.com