Vi è più gioia nel dare che nel ricevere.
HopeMedia Italia – Scatole di gioia è l’iniziativa solidale di Adra Italia (Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per le festività di fine 2020. “Vuole essere un modo per pensare agli altri, coinvolgere la famiglia e offrire un pensiero di vicinanza in questo periodo non solo di fragilità economica ma anche relazionale” ha affermato Dag K. Pontvik, direttore di Adra Italia.
Promosso in particolare nei coordinamenti locali dell’agenzia umanitaria e nelle chiese, il progetto può essere accolto e realizzato anche da singoli individui.
Per dare vita a Scatole di gioia, “abbiamo preso spunto da una iniziativa simile che Adra svolge da diversi anni in vari Paesi del mondo, e dall’esperienza con il Quartiere 1 di Firenze nel progetto ‘Scatole di Natale’” ha spiegato Pontvik “A livello locale la chiesa avventista rumena di Firenze ha partecipato a questa iniziativa di quartiere, coinvolgendo la propria comunità e diventando uno dei punti di raccolta”.
Il progetto
L’idea è semplice e alla portata di tutti. Si tratta di decorare una scatola (per esempio quella delle scarpe) e riempirla con alcuni oggetti che possano esprimere in qualche modo le qualità e i sentimenti della solidarietà: calore, dolcezza, serenità, bellezza, affetto. Quindi nella scatola mettere:
– una cosa “calda”, come un paio di guanti, una sciarpa, un cappellino, ecc.;
– una cosa golosa, come noci, mandorle, cioccolato, un dolcetto (naturalmente incartati);
– un passatempo, per esempio un libro, un quaderno, una rivista, delle matite, ecc.;
– un prodotto di bellezza, come mollette e pinze per i capelli, crema, bagno schiuma, shampoo, profumo, ecc.
– un biglietto simpatico e gentile.
Dopo avere incartato la scatola, scrivere in un angolo a chi è destinata, se donna, uomo o bambino/a (aggiungere la fascia età), e consegnarla nella chiesa avventista, o nella sede Adra, che promuove l'iniziativa nella propria città. Ma può essere anche un dono personale per “condividere vicinanza, in questo periodo di feste, con una o varie famiglie che conoscete e vivono in situazione di fragilità” conclude il direttore di Adra Italia, perché “’Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!’ (Atti 20:35)”.
[Foto: Adra Italia]