HopeMedia Italia – Un articolo apparso sul sito della Regione Intereuropea della Chiesa, evidenzia che da quando è apparsa e si è diffusa la malattia Covid-19, i governi e le organizzazioni internazionali hanno adottato, o incoraggiato, misure drastiche per spezzare la catena di trasmissione e “appiattire la curva” delle infezioni, utilizzando lockdown totali e parziali, misure restrittive, diffusione di pratiche igieniche e distanziamento fisico.
Ben presto, nello sviluppo della pandemia, è emerso che oltre all'età e ad alcune condizioni di salute (immunodepressione, asma, ecc.) vi erano altri fattori di rischio comuni a coloro che presentavano una grave infezione da Covid-19 (note 1 e 2 in fondo all’articolo).
Si è notato infatti che il rischio di ospedalizzazione era 3 volte maggiore per chi soffriva di ipertensione; saliva fino a 6 volte per i diabetici; anche le persone con patologie cardiovascolari avevano un rischio 6 volte maggiore; e aumentava da 3 a 7 volte per gli obesi, in base al livello di obesità.
"È chiaro che la presenza di malattie croniche è la principale minaccia in caso di infezione da Sars-CoV-2" ha spiegato Valérie Dufour, responsabile dei Ministeri per la promozione della Salute presso la Regione Intereuropea "Sappiamo da decenni che queste malattie sono legate allo stile di vita e possono essere notevolmente migliorate attraverso un cambiamento delle proprie abitudini”.
Allo stesso tempo, gli studi sul ruolo e il potenziale preventivo di alcune vitamine e oligoelementi hanno mostrato forti evidenze. Per quanto riguarda i fattori di rischio e di protezione, Becky McCall ha scritto su Medscape, una rivista medica online, quanto segue: "La carenza di vitamina D al momento del ricovero in ospedale è stata associata a un aumento di 3,7 volte delle probabilità di morire per Covid-19, secondo uno studio osservazionale che esamina i dati della prima ondata di pandemia. Quasi il 60% dei pazienti con Covid-19 era carente di vitamina D al momento del ricovero, e gli uomini con stadi avanzati di polmonite da Covid-19 mostravano il deficit maggiore". (Nota 3)
“Allora, perché non ci sono stati messaggi dalle autorità pubbliche per informare la popolazione sull'importanza della vitamina D, dello zinco o di altri oligoelementi che possono aiutare a prevenire forme gravi di Covid-19?” si è chiesta Dufour “Oppure, perché non sono disponibili informazioni pubbliche sui fattori di rischio modificabili per il Covid-19?”.
"Alla luce delle informazioni scientifiche disponibili, la prevenzione del Covid-19 non dovrebbe includere solo misure igieniche, ma anche e soprattutto sottolineare l'importanza di uno stile di vita sano, insieme a un'adeguata integrazione" ha concluso Dufour.
Note
1. Centers for Disease Control and Prevention
2. Centers for Disease Control and Prevention (2)
3. Medscape
Per maggiori informazioni su come rafforzare il proprio sistema immunitario, segnaliamo il video Sars-Cov-2 is not the only threat to our health!, di Valérie Dufour. Il video è sottotitolato in diverse lingue tra cui anche l’italiano.
[Fonte: Eud News.Traduzione: L. Ferrara]