Una ricerca dell’Università di Oxford rileva una correlazione proficua tra uno spirito fiducioso e l’intelligenza umana. Una preziosa qualità sociale da coltivare in ogni ambiente che abitiamo.
Andreea Irimia – In uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, i ricercatori sono arrivati alla conclusione controintuitiva che le persone con più alti livelli di intelligenza hanno una maggiore fiducia a livello generale.
La ricerca definisce fiducia generalizzata quella riposta in altri membri della società, al contrario della fiducia particolarizzata, rivolta a persone vicine a noi come i familiari e gli amici.
L’idea di questo studio deriva dall’osservazione del fatto che i Paesi con livelli più elevati di fiducia hanno istituzioni pubbliche meglio funzionanti e una maggiore crescita economica. Dal momento che i due elementi sono associati a società le cui popolazioni mostrano livelli più alti di intelligenza, Noah Carl e Francesco Billari, dell’Università di Oxford, hanno ipotizzato che ci debba essere un legame tra fiducia e intelligenza.
I dati sui quali hanno basato la loro conclusione provenivano da una serie di questionari sottoposti ogni uno o due anni dal 1972, nell’ambito di un’indagine sociale generale. I formulari hanno esplorato varie questioni di carattere sociale, incluse la fiducia generalizzata e l’intelligenza, ma non ci sono stati studi che collegassero i due aspetti. Anche dopo aver rimosso altri fattori come il genere, la nazionalità o la posizione sociale, i risultati hanno dimostrato una correlazione significativa tra intelligenza e fiducia generalizzata.
A seguito di tali esiti sorprendenti, gli studiosi hanno deciso di elaborare delle spiegazioni. Una di queste riguarda il fatto che le persone intelligenti hanno una maggiore capacità di vagliare il carattere di un individuo, in modo da non entrare in contatto con chi potrebbe tradire la loro fiducia. Gli autori, tuttavia, riconoscono che potrebbero esserci altre motivazioni che richiedono ulteriori ricerche.
La necessità di studi più dettagliati deriva anche dalle lacune stesse della ricerca. Sebbene l’intelligenza sia stata valutata sulla base di test linguistici, i cui risultati sono stati confermati comparando gli esiti del sofisticato test del Quoziente intellettivo (QI) impiegato dall’esercito statunitense, la valutazione della fiducia generalizzata risultava meno accurata. È stata verificata sulla base di una sola domanda che chiedeva agli intervistati la loro percezione del modo in cui esprimono la fiducia.
“Le implicazioni di uno studio come questo presentano ancora una vasta portata” afferma Noah Carl. La fiducia è associata a una maggiore felicità e a una salute migliore. Pertanto, risultati affidabili nell’analisi della fiducia sociale possono avere un impatto sulle politiche governative o sulle attività delle fondazioni caritatevoli.
Francisco Billari conclude la sua ricerca sostenendo che "la fiducia generalizzata è una preziosa risorsa sociale che i governi, i gruppi religiosi e le organizzazioni civiche dovrebbero impegnarsi a coltivare".
(Andreea Irimia è un’insegnante d’informatica e di educazione tecnica).
[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio]