La vita è una cosa seria… non una battuta porno
2 Luglio 2019

Luigi Caratelli – L’ultimo giorno di giugno è stato approvato dal governo un emendamento da inserire nel decreto crescita. In sostanza, e non per eufemismi, le norme che dovrebbero entrare in vigore, per dare una spinta alla nostra economia, prevedono anche incentivi ai “sexy shop”. D’altronde chi non sa che il sesso tira più che un cantiere edile; e chi ignora che proprio gli stati controllano monopoli (tabacco e alcol) ben più distruttivi del sesso “strano”.

Negli stessi giorni le reti televisive trasmettevano un spot in cui un famoso “attore porno” italiano pubblicizza delle patatine. L’intera sequenza è un inno al cattivo gusto fanciullesco dei doppi sensi e delle metafore… esclusivamente sessuali. Nella sceneggiatura è lo stesso testimonial a esordire: “Sono tornato”, assicurando che le sue prestazioni sessuali sono ripristinate.

Probabilmente, per il pubblico guardone delle isole e dei fratelli eufemisticamente definiti “grandi”, faceva riferimento al suo flop come partecipante a uno di questi reality.

Ecco la celebrazione della vita, tutta giocata sui doppi sensi che ormai fanno arrossire anche quanti, nelle osterie, un tempo se ne vantavano come se avessero scritto i Promessi sposi o l’Iliade.

I giovani soprattutto, almeno molti di essi, crederanno che la vita sia tutta una serie di battute e di splendori da isole e appartamenti – debitamente spiati da occhi elettronici – in cui l’onore al tempo da spendere per la crescita umana si snocciola tutto tra un letto e una doccia.

La vita. Tutta qui? È possibile – mi rivolgo agli ideatori di messaggi mediatici – che al mondo giovanile non sappiate proporre altro?

Si chiamava, si è sempre chiamata, pornografia. Altro che stile da star. Penso che i giovani possano e debbano avere altre aspirazioni.

Una delle mie due proposte finali prevede che io paghi dazio allo scontato o, quantomeno, al retrò nostalgico di azioni civili: chiedere ai consumatori di boicottare la marca pubblicizzata.

L’altra proposta, più realistica e fondamentale, è quella di indirizzare i giovani che sbocciano alla vita di rifiutare, quindi boicottare, questi modelli e i loro creatori: questi ultimi non tengono conto della vostra intelligenza e della vostra sensibilità. Amerebbero che aveste tutti in mente le patatine o il sesso declassato.

Certamente ognuno è libero di scegliere come progettare e vivere la sua vita e di scegliersi i “profeti” di riferimento, ma sappia quanto dice la Scrittura: “Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza… cammina pure nelle vie dove ti porta il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio” (Ecclesiaste 12:1).

A giudicare la nostra vita non saranno “i giudici” del Grande Fratello, ma qualcuno che ci vuole accompagnare su strade sicure e, soprattutto, che conosce le vere sorgenti dell’esistenza.

Condividi su:

Notizie correlate

Raduno Tea in Sicilia, tra amicizie consolidate e novità

Raduno Tea in Sicilia, tra amicizie consolidate e novità

Dal 12 al 16 giugno, ha avuto luogo il Raduno della Terza età (Tea) siciliana, nella natura incontaminata del Centro "Le Sorgenti" in zona Vallegrande, a Piazza Armerina. Una cinquantina di persone si sono date appuntamento per trascorrere insieme dei bei momenti. “Il...

Battesimi storici a Cipro

Battesimi storici a Cipro

Quando gli angeli danzano! Notizie Avventiste – Giugno 2024 è un mese da annoverare nella storia della Chiesa avventista a Cipro. La spiaggia di Amatunte, nei pressi del sito archeologico di Limassol, ha visto ben 20 persone, di età compresa tra 10 e 75 anni, entrare...

Culto evangelico Rai Radio 1. Il nostro fratello gemello

Culto evangelico Rai Radio 1. Il nostro fratello gemello

Domenica 30 giugno, alle 6.35 del mattino, potremo ascoltare una nuova puntata del Culto evangelico sintonizzandoci su Rai Radio 1. Simone De Giuseppe, pastore battista, terrà la predicazione intitolata “Il nostro fratello gemello”, basata sul testo di Giovanni 20:...

Pin It on Pinterest