Due avventisti a Guardia Piemontese (CS), nella giornata in memoria dei martiri valdesi. Premiato il tema di una studentessa .
Notizie Avventiste – Dal 4 al 6 giugno, Guardia Piemontese ha ospitato il Festival delle riforme culturali, sul tema “Lingua, ambiente, sviluppo sociale”, promosso dal Comune cosentino. L’obiettivo degli organizzatori di questa prima edizione è stato quello di “produrre o incoraggiare cambiamenti culturali edificanti nella società contemporanea”.
Alla celebrazione della Giornata della memoria della strage dei valdesi di Calabria, martedì 5 giugno, erano presenti anche due avventisti: Daniele Pispisa, pastore della chiesa di Bari; e Vincenzo Bochiccio, della chiesa di Potenza e responsabile Aisa (Associazione Italiana Scout Avventista) nell’Italia meridionale.
“Dopo due secoli di pacifica convivenza con le popolazioni locali” spiega il past. Pispisa “la comunità valdese insediatasi nel cosentino, per sfuggire alle sanguinose persecuzioni in atto in Piemonte, conobbe nel XVI secolo tutta l’intransigenza della Chiesa in tempo di Controriforma”. Purtroppo, l’intera popolazione di Guardia Piemontese fu sterminata e in pochi giorni si contarono migliaia di vittime. “Molto toccante” aggiunge “la cerimonia rievocativa, sviluppatasi in un corteo lungo le strade del paese, con abiti e musica occitani, e culminata davanti al Monumento dei Caduti, dove un tempo sorgeva la chiesa valdese”.
Emozionante anche il tema di una studentessa, premiato per l’occasione. Ascolta l’mp3.
Il pastore ha infine ricordato la cordialità dei residenti: “Siamo stati accolti con calore e ospitalità. Abbiamo mangiato e dialogato insieme. Una bella esperienza”.
Ogni edizione del Festival collegherà tra loro temi rilevanti come “il diritto alla diversità, la democrazia culturale, lo sviluppo sostenibile; la tolleranza religiosa, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del paesaggio; l’educazione alla cittadinanza, la libertà di pensiero e di parola, l’altermondialismo, la coesione e l’integrazione sociale; il ruolo della memoria, le forme e la natura dell’identità, i legami intergenerazionali, il valore delle lingue di prossimità o minoritarie”, precisano gli organizzatori.
(Foto credit: Vincenzo Bochicchio)
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