Notizie Avventiste – “Non possiamo tornare indietro nel tempo, ma possiamo far crescere le foreste, ripristinare le fonti d’acqua e i suoli. Noi siamo la generazione che può fare pace con la terra”. Questa affermazione si trova sulla pagina web del WorldEnvironmentDay.global e riassume gli scopi della Giornata mondiale dell’ambiente stabilita dall’Onu, che ricorre ogni 5 giugno, dal 1973. L’evento “rappresenta la più grande piattaforma globale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’ambiente. Milioni di persone in tutto il mondo si uniscono a questa celebrazione” leggiamo su onuitalia.it.
Clicca qui per guardare il video dell’Onu sulla Giornata 2024.
Anche l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) contribuisce al rispetto e alla tutela dell’ambiente con progetti realizzati in varie parti del mondo. Sebbene Adra miri a migliorare il benessere dei piccoli agricoltori e a garantire loro l’accesso al reddito e al cibo tutto l’anno, la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità rappresentano un aspetto importante.
Le famiglie di agricoltori che vivono ai margini del Parco Nazionale di Bardiya e di quello di Banke, in Nepal, devono affrontare spesso il conflitto tra uomo e fauna, perché gli animali selvatici distruggono i raccolti o entrano nei villaggi. È difficile per noi immaginare che le galline lasciate libere di razzolare possano attirare le tigri; o che branchi di elefanti asiatici arrivino ripetutamente nei campi coltivati e calpestino tutto.
Come possono le famiglie locali avere un reddito e vivere in pace con gli animali, proteggendo la biodiversità e gli ecosistemi?
Il progetto Samvardhan, finanziato dall’Unione europea in Nepal, dalla Cooperazione austriaca allo sviluppo e da Adra Österreich, è direttamente impegnato nel sostegno degli ecosistemi e nella protezione della biodiversità.
Il Laliguransh Women Farmer Group di Banke, gruppo di donne agricoltrici, cerca i modi migliori per coltivare curcuma e peperoncini, e ottenere una resa ottimale nella loro comunità spesso visitata dalla fauna selvatica. Attraverso un sistema di formazione interattivo e pratico, il tecnico agrario del nostro progetto Samvardhan mostra tre metodi di coltivazione della curcuma: convenzionale, ad aiuola rialzata e ad aiuola rialzata con pacciamatura. In questa maniera le donne possono vedere da sole qual è il metodo più efficace e decidere di utilizzarlo nella stagione successiva. Le loro famiglie devono affrontare interazioni regolari con scimmie e cinghiali che distruggono i raccolti, con conseguenze sul consumo alimentare domestico e la possibilità di guadagnare vendendo l’eccesso di produzione.
La soluzione: piantare colture alternative
La curcuma e il peperoncino non risentono della fauna selvatica. Il progetto opera a livello comunitario, distrettuale e nazionale per migliorare le pratiche e le politiche locali che sostengono la biodiversità, incoraggiano la sostenibilità e sostengono le comunità colpite dalla fauna selvatica intorno alle aree del Parco Nazionale di Banke e di Bardiya.
I partner che uniscono le loro competenze sono Asia Network for Sustainable Agriculture and Bioresources (Ansab), Bee-Group, Banke Federation of Community Forestry Users, Nepal (Fecofun).
[Foto e fonte: Adra Europa]