Un concorso per celebrare insieme i 160 anni della Chiesa avventista in Italia. Vi è tempo fino al 15 ottobre per partecipare.
Notizie Avventiste – “Come vedo la mia chiesa” è il titolo del contest artistico che desidera ispirare le opere e i lavori originali di bambini e giovani dai 6 ai 35 anni. Si può partecipare con un video, un disegno, un brano musicale, con lavori originali realizzati da soli o in gruppo. Per ogni categoria artistica verrà premiata un’opera!
Il concorso porta la firma dei Dipartimenti nazionali dei Ministeri in favore dei Bambini e Ministeri Avventisti per la Gioventù che ingloba al suo interno anche l’Aisa (Associazione Italiana Scout Avventista).
Notizie Avventiste ha rivolto alcune domande ai responsabili, rispettivamente, Stefania Tramutola, Luis José Bejarano Nunez e Alessandro Calà.
Notizie Avventiste: Perché un concorso artistico per celebrare i 160 anni di presenza avventista in Italia?
Tramutola, Nunez, Calà: Perché no? L’arte, nelle sue varie forme, è sicuramente un modo bellissimo e molto efficace per poter descrivere, ritrarre, esprimere le proprie idee, ciò che si prova, concetti, ideali e tanto altro. Questo anniversario vuole ricordare la presenza avventista in Italia e desideriamo poter dare voce ai più piccoli e giovani, e ricordare o avere una visione del futuro della nostra famiglia, che è la chiesa.
N. A.: Potete parlarci del tema del contest?
T., N., C.: Il tema è “come vedo la mia chiesa”, cioè chiedere ai bambini, agli adolescenti e ai giovani di aiutarci a vedere la chiesa che è arrivata fino a oggi o il suo futuro con i loro occhi, permettendo loro di raccontarcelo attraverso i doni e i talenti che il Signore ha loro dato. È una meravigliosa opportunità per mettere in evidenza ciò che di bello il Signore sta realizzando nelle nostre comunità ma anche quegli ambiti nei quali vorremmo poter vedere piccoli e grandi miracoli. Tutto ciò con la consapevolezza che il nostro buon Dio continuerà a starci accanto così come ha fatto negli ultimi 160 anni.
N. A.: Quali obiettivi vi proponete come organizzatori?
T., N., C.: L’obiettivo è quello di dar voce ai giovani e giovanissimi sulla realtà che viviamo come chiesa e su quale comunità stiamo lasciando loro in eredità, utilizzando un linguaggio a loro più consono. Inoltre, desideriamo stimolare a essere creativi e innovativi, a utilizzare i propri talenti oppure a scoprirli. Ci piacerebbe che possano sentirsi parte di un movimento che sa riflettere sulla propria storia, per vivere il presente proiettandosi nel futuro, di un cammino con Dio che accoglie e sa ascoltare tutte le voci. L’averlo organizzato insieme, come Aisa, Ministeri in favore dei Bambini e Ministeri Avventisti per la Gioventù, vuole essere già un messaggio di come la chiesa può camminare coinvolgendo tutti, non solo nell’osservare ma nel processo di crescita. È stata una bella collaborazione.
N. A.: Cosa possiamo dire per stimolare ancora di più la partecipazione al contest?
T., N., C.: Ogni elaborato è prezioso perché è l’occasione per i giovani di tutte le età di poter dire la propria sulla chiesa alla quale tutti siamo affezionati. Non vediamo l’ora di poterli ricevere. Desideriamo raccogliere i contributi realizzati in un mosaico che rappresenterà la nostra Chiesa, nel suo potenziale e nel suo reale.
La scadenza per l’iscrizione e l’invio del materiale è il 15 ottobre.
Sul sito web chiesaavventista.it/160anni/contest sono disponibili tutti i termini, le condizioni e ulteriori informazioni.
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