Un nuovo progetto che porta risultati benefici: meno ansia, più sorrisi e una maggiore disponibilità a interagire socialmente.
Se dovesse capitarvi di visitare la casa di riposo “Casa Mia”, a Forlì, potreste incontrare Kao, un golden retriever di 6 anni, e Onda, un pastore australiano di 5. I due cani sono parte del programma di pet therapy iniziato a metà settembre, un progetto innovativo che si aggiunge alle diverse iniziative pensate per migliorare la qualità della vita degli ospiti della struttura.
La pet therapy riduce lo stress, l’ansia e la depressione, oltre a favorire la guarigione e risollevare il morale.
“Gli interventi assistiti con animali sono attività di grande valenza terapeutica, riabilitativa e socializzante, e portano, anche in strutture per anziani, un grande beneficio” sottolinea Giovanni Benini, direttore di Casa Mia “È accertato da numerose evidenze che un cane, o altro animale elencato nelle linee guida, accuratamente selezionato, valutato e monitorato, diventi un vero e proprio partner nel processo di cura”.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con la Fondazione Don Pippo che ha selezionato e preparato Kao e Onda a incontrare gli anziani della casa di riposo forlivese, e con loro ci sono anche due gatti e un coniglio.
“Quindi, tutte le settimane per un paio d’ore, gli amici a quattro zampe incontrano i nostri nonni” spiega Benini “L’attività è ben organizzata dai due operatori dell’associazione (Don Pippo), un medico e un veterinario, e con la collaborazione dei nostri operatori, nulla è lasciato al caso e all’improvvisazione. Anche se l’attività ha preso il via solo qualche settimana fa, l’arrivo dei ‘pet’ è un momento molto atteso, vissuto con gioia e tanta emozione”.
Accarezzare un cane, un gatto o un coniglio, dicono gli esperti, aumenta il rilascio di ossitocina e serotonina, neurotrasmettitori correlati al piacere e al benessere, riducendo al contempo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questi effetti sono confermati nei programmi di terapia con gli animali.
Da un anno, la casa di riposo ha ampliato i suoi servizi con un centro per disturbi neurocognitivi e demenze, che accoglie persone affette da Alzheimer. In questo luogo vengono adottati anche trattamenti non farmacologici, come la “terapia della bambola” (doll therapy) e il laboratorio di cucina. La visita settimanale di Kao, Onda e degli altri amici animali si inserisce bene in questo contesto in cui si vuole creare un ambiente familiare dove ogni persona anziana possa sentirsi a casa.
“Siamo certi che il programma porterà un grande beneficio ai tantissimi ospiti di ‘Casa Mia’” conclude il direttore.
Il progetto di pet therapy terminerà a maggio 2026.
A cura di Lina Ferrara
[Foto pervenute da Casa Mia]










