Podcast: Download (21.1MB)
Intorno all’anno 50, l’apostolo Paolo scrive una lettera di incoraggiamento alla giovane comunita’ di Tessalonica che attraversa momenti difficili. Una lettura attenta ci permette di cogliere le “pulsazioni cardiache” delle comunita’ cristiane sul territorio, a confronto con una cultura e un modo di pensare distante da quello giudaico e palestinese. “Aspettando il Signore” e’ una serie di conversazioni radiofoniche a cura del pastore avventista Giuseppe Marrazzo, intervistato da Roberto Vacca, centrate sulla prima lettera ai Tessalonicesi dell’apostolo Paolo. In questa puntata il brano commentato si trova nel capitolo 3, versi da 6 a 13:
Ma ora Timoteo e’ ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere. Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni; perche’ ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere. Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio, mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?
Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesu’ ci appianino la via per venire da voi; e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santita’ davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesu’ verra’ con tutti i suoi santi.
Giuseppe Marrazzo e’ autore del libro Il tempo dell’attesa. Riflessioni pastorali sulla prima lettera ai Tessalonicesi, edizioni ADV