Niente su di noi, senza di noi. Il Dipartimento avventista che si occupa delle persone con bisogni speciali si adopera attivamente per una priorità: l’inclusione delle persone con disabilità non è facoltativa, ma essenziale per la missione
Notizie Avventiste – Mentre migliaia di persone sono riunite a St. Louis per la sessantaduesima Assemblea della Conferenza Generale (CG), la maggior parte della gente nota gli aspetti più evidenti dell’incontro: i delegati che votano, i sermoni stimolanti e gli abbigliamenti variopinti provenienti da tutto il mondo. Ma dietro le quinte, un impegno silenzioso e volontario garantisce che tutti possano partecipare pienamente all’evento globale della denominazione, indipendentemente dalle capacità fisiche.
Ernesto Douglas Venn, assistente del presidente per i Ministeri Avventisti per le Pari Possibilità e coordinatore dei Ministeri Avventisti internazionali in favore dei Sordi, ha trascorso gli ultimi tre anni a lavorare con una squadra dedicata alla preparazione dei partecipanti con esigenze speciali. Fin dall’inizio, Venn e il suo gruppo di lavoro hanno seguito il principio “niente su di noi senza di noi”. “Mi affido all’esperienza diretta della mia squadra, del mio gruppo globale” ha spiegato.
Programmi per la comunità di sordi e ipoudenti
Uno degli aspetti più complessi della pianificazione dell’Assemblea è stato quello di garantire che i delegati e i partecipanti sordi si sentissero considerati e inclusi. È più complicato di quanto sembri. Venn si spiega così: “Avevamo diversi comitati. Uno di questi ha collaborato con la comunità dei sordi per analizzare le esigenze di accessibilità alla lingua dei segni”. Una volta che le Unioni hanno comunicato queste necessità per i loro delegati, la squadra di Venn si è messa al lavoro per fornire le diverse lingue dei segni richieste.
Un’idea errata e comune è che una lingua dei segni vada bene per tutti. Ma ogni nazione ha la propria lingua, sebbene esistano rami interconnessi. Alcune di esse, come la francese e l’americana, condividono una storia comune.
Diversi interpreti di lingua dei segni sono presenti all’interno del Centro congressi, alle riunioni dei Ministeri Femminili, alla Scuola del Sabato per i giovani e agli incontri in generale. Online, il canale YouTube dell’Assemblea Mondiale trasmette in diretta lo streaming degli eventi chiave con l’interpretazione in lingua dei segni americana, raggiungendo oltre 1.200 utenti ogni giorno.
“Inizialmente abbiamo organizzato tutto questo per un delegato in presenza, Jeff Jordan, l’unico pastore avventista sordo in Nord America” ha spiegato Venn “Però notiamo che molte più persone si connettono online e ci inviano messaggi di ringraziamento. Vogliono sapere cosa stia succedendo e apprezzano questo servizio”.
In collaborazione con Adventist World Radio, il gruppo ha garantito anche la disponibilità di dispositivi all’interno del Centro congressi, per le persone con problemi di udito. “C’è sempre di più da fare, soprattutto con il progresso della tecnologia” ha detto Venn “Ma siamo grati per ciò che è stato possibile realizzare in questa occasione”.

Servizi per le persone con problemi di vista
Per le persone cieche o ipovedenti, la conformità del Centro congressi alla normativa statunitense sui disabili copre molte esigenze fisiche. Per un esame più approfondito, Venn rimanda a Juliana Santos, coordinatrice del gruppo di lavoro per i ciechi e gli ipovedenti:
“Ho notato che, in generale, la città è molto accessibile” ha detto Santos “Tuttavia, il Centro congressi non ha strisce tattili, né percorsi guida per i bastoni sul pavimento. Un altro aspetto che potrebbe essere migliorato sarebbe la fornitura di un dispositivo per la descrizione audio delle diapositive in power point, degli sfondi visivi sul palco principale e degli splendidi abiti. Ne trarremmo un grande beneficio”.
Il marito di Santos le descrive quello che accade sul palco principale, ma non sono disponibili materiali generali in braille, tranne che nella sala espositiva, presso lo stand del “Christian Record Services for the Blind”, un ministero avventista che offre servizi gratuiti a ciechi e e ipovedenti. Avere queste risorse migliorerebbe l’esperienza alle persone con disabilità visive.
Gestire le esigenze di mobilità
Anche l’accessibilità per le persone in sedia a rotelle è stata al centro dell’attenzione. Il commento di Venn: “Poiché St. Louis è una città accogliente, le misure per garantire l’accessibilità fanno semplicemente parte dello stadio. Ho comunque fatto un controllo a campione, perché ho una certa sensibilità sul tema per via di mia suocera”.
Venn ha menzionato anche un episodio recente, quando su un marciapiede si è rotta la sedia a rotelle elettrica di un delegato. “Un altro delegato e io lo abbiamo aiutato a tornare in albergo spingendolo sulla sedia a rotelle. Sono cose di cui spesso non ci si rende conto, soprattutto considerando le distanze tra un luogo e l’altro”.
Per chi necessitava di supporto alla mobilità, i fornitori locali di St. Louis sono stati selezionati e indicati nel materiale di benvenuto per i partecipanti, oltre che nell’app ufficiale dell’Assemblea.
Terry Trecartin, membro della task force dei Ministeri Avventisti per le Pari Possibilità (MAPP) e ambasciatore per le persone in sedia a rotelle, ha condiviso la sua esperienza personale: “All’interno del Centro congressi, la moquette è un po’ ruvida e le mani si stancano [mentre spingo la sedia a rotelle], ma riesco a raggiungere tutti gli edifici. Ci sono degli ascensori e i corridoi sono ampi. E finché ci sono i marciapiedi, posso andare ovunque”. Sua moglie, Shannon, ha subito aggiunto che tutti i piani dello stadio sono dotati di posti a sedere per sedie a rotelle, con postazioni chiaramente designate.
I MAPP hanno collaborato con il canale televisivo Hope Channel, e con le testate Adventist News Network e Adventist Review, per contribuire a raccontare le storie e offrire supporto tecnico e mediatico. “Possiamo ringraziare la squadra IT e quella di Hope Channel che hanno creato un’area attrezzata e completa per lo streaming in lingua dei segni” ha detto Venn.
All’Assemblea 2025 della Conferenza Generale, l’impegno dei MAPP fa una differenza significativa per i partecipanti con disabilità. Dall’interpretazione in lingua dei segni alle informazioni sulla mobilità, una squadra dedicata ha lavorato dietro le quinte per garantire che tutti potessero partecipare pienamente. Ciò riflette una crescente consapevolezza all’interno della Chiesa avventista: l’inclusione non è facoltativa, ma essenziale per la missione.
[Articolo a cura di Beth Thomas su session.adventistreview.org, tradotto da Veronica Addazio, HopeMedia Italia]
[Immagini: James Bokovoy e Myriams-Fotos su Pixabay.com]







