Ben Carson in corsa alla Casa Bianca
6 Maggio 2015

M17-ben_carsonRaffaele Battista – Non è una provocazione né il titolo di un romanzo di fantapolitica. Ben Carson, dopo alcune esitazioni e qualche contrordine, è ufficialmente in corsa alla Casa Bianca. Ma chi è Ben Carson? Benjamin Solomon Carson Senior è nato il 18 settembre 1951 a Detroit, Michigan (USA). Carson, medico neurochirurgo, noto per aver separato per la prima volta, e con successo, due gemelli siamesi uniti per la testa, ha ricevuto il più alto riconoscimento al valor civile (2008 – Presidential Medal of Freedom) da George W. Bush. Autore, noto anche al grosso pubblico, di libri pedagogici e motivazionali, ha dato una svolta alla sua carriera di uomo di medicina e di cultura entrando nel 2013 nel dibattito politico in occasione del National Prayer Breakfast. Da quel momento in poi Carson è diventato famoso ai media per i suoi punti di vista conservatori e per la sua franchezza. Un tabù che ha voluto subito infrangere è quello del «politicamente corretto».

Nel suo discorso, Carson ha criticato le compagnie assicurative, le tasse, l’educazione, soprattutto la questione numero uno nell’amministrazione Obama: Affordable Care Act (ACA). Politicamente Carson è un indipendente, ma per pragmatismo alle elezioni “Midterm” 2014 si è schierato con i repubblicani. La sintesi della sua proposta è familiare al pubblico avventista. Una «flat tax» proporzionale al reddito, ispirata al principio biblico della decima (Carson menziona Dio, la Bibbia e la decima). Alla nascita della persona viene assegnato un certificato, un record medico elettronico e un conto corrente sanitario sul quale è versata la «decima» (da quantificare) dalla nascita fino alla morte. Alla morte dell’individuo tale conto passa agli eredi. Interessante…

Non solo: si è dichiarato contrario ai matrimoni di persone dello stesso sesso. A dire il vero, la sua dichiarazione risultò alquanto pesante, perché in essa sembravano accomunati gli omosessuali, i pedofili, i perversi. Ne è nato un vespaio che Carson ha sedato con una parziale smentita nella quale ha affermato di essere stato frainteso, essendo le sue frasi usate fuori contesto.

Carson si dichiara creazionista, dice di «non avere una tale fede da credere che qualcosa di così complesso come la vita sia apparso per caso». Come andrà a finire? Un uomo, così politicamente e culturalmente scomodo, può aspirare alla posizione di «uomo più potente del mondo»? Una parte dell’elettorato americano, stanca del «socialista» Obama, potrebbe essere attratta da un uomo come Carson che vuole restaurare i valori dell’America dei padri pellegrini.

Un uomo che ha detto che si sarebbe candidato solo se il Signore gli avesse mostrato chiari segni in tal senso. Intanto, di lui il Wall Street Journal ha detto: «Il dott. Carson sarà anche non politicamente corretto, ma… è la persona più vicina a ciò che è corretto, udito negli ultimi anni». Vedremo. (Articolo pubblicato sul Messaggero Avventista cartaceo di aprile)

Il Messaggero Avventista online (Maol) informa che, in occasione della discesa in politica di Ben Carson, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno mondiale ha voluto ricordare la sua posizione sulle elezioni, con la seguente dichiarazione ufficiale:
«Negli Stati Uniti sono iniziate le campagne elettorali per le presidenziali del 2016 e la Chiesa Avventista del Settimo Giorno è consapevole del crescente interesse per la candidatura del dottor Ben Carson. La storia del dottor Carson è nota alla maggior parte degli avventisti, essendo un medico molto stimato.

La Chiesa avventista ha una tradizionale posizione di non sostegno o non opposizione a qualsiasi candidato alle elezioni. Questa si basa sia sulla nostra storica posizione di separazione tra Chiesa e Stato sia sulla legge federale relativa allo status di esenzione fiscale della Chiesa.

Mentre i singoli membri di chiesa sono liberi di sostenere o contrastare i candidati alle elezioni come meglio credono, è fondamentale che la Chiesa in quanto istituzione rimanga neutrale. Si deve fare attenzione che il pulpito e tutte le proprietà della chiesa rimangano uno spazio neutrale quando si tratta di elezioni. I dipendenti della Chiesa devono anche avere estrema cura nel non esprimere opinioni nella loro veste confessionale sui candidati alle cariche elettive, tra i quali il dottor Carson.

Vogliamo anche ricordare ai nostri membri di chiesa, ai pastori e agli amministratori la posizione ufficiale della Chiesa avventista di separazione tra Chiesa e Stato. La Chiesa lavora attentamente per difendere i diritti religiosi di tutte le persone di fede, non importa quale sia la loro appartenenza confessionale.

“Dobbiamo quindi lavorare per istituire una solida libertà religiosa per tutti e non dovremmo usare la nostra influenza con i leader politici e civili per far avanzare la nostra fede o inibire quella degli altri. Gli avventisti devono prendere sul serio le responsabilità civiche. Dobbiamo partecipare al processo di voto, che abbiamo a disposizione, quando è possibile farlo in buona coscienza e condividere la responsabilità di costruire la nostra società. Tuttavia, gli avventisti non dovrebbero preoccuparsi della politica, o utilizzare il pulpito o le nostre pubblicazioni per portare avanti teorie politiche” (Tratto dalla dichiarazione ufficiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, adottata dal Consiglio delle relazioni interconfessionali/interreligiose della Chiesa Avventista del Settimo Giorno nel marzo 2002).

La Chiesa Avventista del Settimo Giorno stima il dottor Carson al pari di tutti i propri membri. Tuttavia, è importante che essa mantenga la sua antica e storica posizione di separazione tra Chiesa e Stato, non approvando o non opponendosi a nessun candidato».

Negli Stati Uniti, il dipartimento Comunicazioni della Divisione Nordamericana è stato incaricato di essere il referente cui far confluire domande e richieste di interviste, da parte dei media e dei giornalisti, su Ben Carson in quanto appartenente alla Chiesa avventista.
In Italia, sarà il dipartimento Comunicazioni dell’Uicca a svolgere questo ruolo. Pertanto chiediamo di inviare eventuali richieste di giornalisti, testate, ecc., al direttore delle Comunicazioni, Vincenzo Annunziata:
v.annunziata@avventisti.it.

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