Nel corso degli ultimi anni diversi storici si sono posti una domanda dai risvolti inquietanti: dei borbardamenti mirati avrebbero potuto impedire – o almeno accorciare – le sofferenze di tanti internati ebrei e non ebrei nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale?
Partendo da questa domanda – e da alcuni libri che di recente sono stati scritti sull’argomento – nell’articolo “Bombardare Auschwitz?” del “Messaggero avventista” (luglio 2015), Raffaele Battista, della Facolta’ avventista di teologia, analizza le testimonianze dei contemporanei e i progetti fatti ma che non furono mai realizzati