Brasile. Inaugurato il primo museo di archeologia biblica in Sudamerica
21 Novembre 2023

Notizie Avventiste – Il Centro Universitário Adventista de São Paulo (Unasp), in Brasile, ha inaugurato il Museo di archeologia biblica (Mab), il primo del suo genere in Sudamerica. “Non è qui per essere visitato. È qui per essere vissuto” ha detto Rodrigo Silva, ideatore del progetto.
La cerimonia è iniziata con il tradizionale taglio del nastro davanti all’ingresso dell’edificio. Sono seguite sette visite guidate con ospiti d’onore, donatori e invitati.

Cos’è il Mab 
Il logo del museo rappresenta una lampada a olio, oggetto diffuso e molto utilizzato nell’antichità, che è anche simbolo della luce della Parola di Dio per tutte le persone.
“Con questo museo, la Chiesa avventista vuole dare al testo biblico l’importanza che deve avere, ed esso è per noi il grande riferimento per avere un mondo più giusto e migliore” ha affermato Gilberto Kassab, segretario di governo e delle relazioni istituzionali dello Stato di San Paolo.

Inoltre, il Mab offre una nuova prospettiva a chi già conosce la Scrittura ma non sa degli idiomi, della cultura e della geografia che ne influenzano l’interpretazione e la veridicità.
“I pezzi del museo portano in Brasile uno spaccato di quel Vicino Oriente antico del periodo biblico così che le persone possano leggere la Bibbia in modo tridimensionale, rafforzando ulteriormente la fede che già hanno” ha spiegato Silva.

Infine, utilizza la conoscenza biblica in modo scientifico per incoraggiare gli studenti a sviluppare il pensiero critico. “Avere un museo che valorizzi la Bibbia e la colleghi alla scienza è l’apice dell’esistenza di una scuola che vuole avanzare a tutti i livelli della conoscenza” ha sottolineato Martin Kuhn, presidente del campus universitario.

Installazioni interne e giardino della Bibbia 
Visitare il Museo di archeologia biblica è come entrare in un tunnel temporale. Con circa 3.000 pezzi originali e decine di repliche, la mostra racconta più di 4.000 anni di storia attraverso una linea temporale che divide le fasi dall’età del bronzo antico al periodo bizantino. “Abbiamo pensato al museo come se fosse una scatola flessibile, dove la collezione è più importante dell’architettura stessa” ha affermato Thiago Pontes, architetto del progetto.

Entrando, i visitatori trovano subito una riproduzione del pavimento del tempio di Gerusalemme all’epoca di Gesù. Si tratta di una copia unica in Brasile, con solo altre due in Israele. Oltre a questo manufatto, nell’esposizione spicca anche un antico mattone con scrittura cuneiforme. Il pezzo ha un significato importante poiché menziona il re Nabucodonosor, responsabile della conquista di Giuda, della distruzione del tempio di Gerusalemme e della prigionia del popolo di Israele a Babilonia nel 609 a.C.

I pezzi del museo risalgono fino a 2.000 anni a.C. e provengono da tutto il mondo, tra cui Israele, Egitto, Giordania e alcuni Paesi europei. Per garantire il mantenimento di questa collezione, è necessaria una pianificazione per evitare eventuali danni. “Prestiamo particolare attenzione alla conservazione dei pezzi, assicurando ad esempio la corretta esposizione alla luce a seconda del tipo di materiale e di colorazione”, ha affermato Sergio Micael, storico del museo.

Oltre alla parte interna, il Mab offre ai visitatori anche il Giardino della Bibbia che ospita diverse specie di alberi e oggetti che riportano alla Scrittura. Alcuni esempi sono: la vite, usata come esempio da Gesù nei vangeli, dall’uva si fa il vino che simboleggia il sangue di Cristo; il mulino che produce la farina da cui si fa il pane, simbolo del corpo di Cristo; e il frantoio, dove le olive sono trasformate in olio, simbolo dello Spirito Santo. Sempre all’esterno si trova una riproduzione del sepolcro dove fu posto Gesù dopo la sua morte sulla croce, con la pietra rimossa come avvenne alla risurrezione. Pur non essendo prevista nel progetto iniziale, ora questa parte ha la stessa importanza dell’ambiente interno.

Per saperne di più sul museo visita il sito: unasp.br/mab.

[Foto: Aicom. Fonte: Noticias Adventistas

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