Si è svolto a Quinto, nel Canton Ticino, dal 18 al 25 agosto.
Ismaele Di Maggio – Sì, è proprio il nostro momento, come recita lo slogan (It’s Your Time!) di questo appuntamento annuale. Ci accoglie la struttura della Fondazione Don Willy, in località Catto, nel Comune di Quinto. Partecipiamo in 89, tra campisti provenienti da tutta Italia e staff, immersi nella bellissima natura della Val Leventina, nel Canton Ticino, a più di mille metri d’altitudine. Il meteo è dalla nostra parte. Tra i verdi sentieri e gli chalet in legno, rappresentiamo una suggestiva macchia gialla, resa dalle t-shirt scelte ad hoc per l’occasione. L’inno tema è “Gente come noi”.
Tra le ultime edizioni dei campi estivi dei giovani avventisti (GA), quella che abbiamo vissuto ha segnato un nuovo record, non solo per il cospicuo numero di adesioni. Siamo rimasti positivamente sorpresi dall’ampia “bio-diversità” delle tante esperienze di vita condivise da questi giovani meravigliosi. A volte profondamente spirituali, altre ancora complicate e aspre. Esistenze legate però da alcuni fil rouge, come il forte desiderio di adorare il Signore o almeno di provare ad afferrarlo. E poi, una tenerezza di fondo che fa battere nelle loro casse toraciche un cuore di cioccolato, che in seno alla lunga tradizione dolciaria della nazione che ci ospita, non guasta.
Il messaggio spirituale: l’armatura di Efesini
Il pastore avventista Davide Malaguarnera è l’ospite spirituale dell’evento. Segue le comunità locali di Cadempino e Losone. Questa volta però, decidiamo di riportarlo alle sue origini italiane e di inglobarlo nella nostra settimana speciale. La serata di domenica si apre con un colpo di scena. Davide si presenta nell’ampio salone delle attività con un outfit da gladiatore romano. Tra lo stupore iniziale dei ragazzi, introduce con la sua vigorosa carica evocativa il tema dell’armatura del cristiano, descritta nel testo biblico di Efesini 6:10-20.
La vita di ognuno di noi non è un campeggio, ma una battaglia contro il male. Come afferma il nostro direttore dei Ministeri Avventisti per la Gioventù, past. Josè Nunez, durante una sua intensa riflessione, siamo continuamente “shakerati” dalle avversità ma Dio sa trasformarle in bene. Se ci trovassimo in una scena di un film o all’interno del display di un videogioco, la possibilità che la nostra vita possa considerarsi “spacciata” sarebbe alta. Nella realtà, abbiamo il Signore al nostro fianco. Paolo (autore della lettera agli Efesini, ndr) ci esorta a indossare idealmente una divisa da combattimento, oggetto che, sebbene appartenga all’armamentario bellico dell’Impero Romano, è assai familiare all’apostolo delle genti. Il past. Malaguarnera paragona la “cintura della verità” alla Parola di Dio e ci invita ad ancorarci a Cristo in ogni momento, qui e ora; di farlo con la medesima flessibilità di cui sono provviste le palme che hanno radici corte e ramificate, ma nel loro ondulare, riescono a resistere agli tsunami improvvisi. Ci sprona ad allenarci spiritualmente, per indossare la pesante corazza della giustizia, a cui dobbiamo sottometterci con disciplina e coraggio. Lo scudo della fede ci permette di affrontare le sfide più serenamente, alla stessa stregua di quelle “app” di navigazione stradale, utili a raggiungere agevolmente mete sconosciute e a informare l’utente su eventuali criticità nei percorsi ordinari.
La parola ai Family Group: lo zaino del cristiano
I ragazzi sono stati protagonisti assoluti nella narrazione di questo campeggio. Hanno portato nuova linfa nelle riflessioni bibliche dei “Young Devotional” del primo mattino. Sono stati centrali nel corso della cena spirituale del venerdì sera, con le loro richieste al Signore, scritte su bigliettini di carta da affidare alle fiamme del falò esterno. Sono stati una voce soave durante i canti, plettri decisi sulle corde delle chitarre, mani sapienti sulla tastiera del piano o sul bongo. Il sabato, durante il brainstorming conclusivo, hanno dispensato consigli sulle cose da migliorare riguardo alla parentesi vissuta, ma hanno anche manifestato apprezzamento sincero.
Alcuni, si sono alzati dai loro posti a sedere e hanno guadagnato il palco, incoraggiati dall’invito del past. Nunez di camminare con Cristo, partendo dal battesimo. Li ritroviamo a lavorare insieme grazie all’input dato dal nostro ospite. L’obiettivo comune è cercare un’immagine alternativa e più attuale dell’armatura, ma di uguale spessore. La colgono nello “zaino del cristiano”. Otto Family Group si sono occupati di “riempirlo” con oggetti di uso comune che, con la stessa valenza simbolica, hanno potuto sostituire le varie componenti del rivestimento di Efesini 6: come il kit di pronto soccorso, che ci protegge da una caduta repentina; o la coperta termica, che ci fa sentire al sicuro quando ci attanaglia un brivido fastidioso. Il laboratorio ha previsto anche l’utilizzo di video, disegni, canti coreografati. Un “family” in particolare ha creato un bellissimo logo: un capiente zaino, pieno di tasche, rinominato con la sigla Zag (Zaino Avventista per la Gioventù).
Pillole Lis
Francesca Dalfino è un’interprete Lis (Lingua dei segni italiana), collabora con i Ministeri Avventisti in favore dei Sordi (Mafs) nazionali ed è responsabile dei Mafs a Palermo. Il motivo della sua presenza si chiama Paul. Un ragazzone ghanese di 23 anni con problemi di sordità che, per il secondo anno, ha partecipato al campo con il suo piglio simpatico e contagioso. Insieme, ci hanno donato degli interessanti tutorial, nel corso di alcuni spazi strutturati del programma. Adesso sappiamo come salutare, presentarci, descrivere uno stato d’animo, augurarci “buon sabato” nella lingua dei segni. Sono state oasi preziose di inclusività.
Attività e gite
Salutiamo idealmente le località che abbiamo visitato in questi giorni. A partire da Bellinzona con i suoi tre castelli; i laghi Ritom, Tom e Cadagno che ci hanno regalato un’escursione di 12 km, un refrigerante bagno collettivo nelle acque gelide e dei panorami mozzafiato (ci siamo spinti a 2200 metri di altezza!). La sosta nel rifugio “Lago Ritom” in località Priora, che ci ha rigenerato con le sue deliziose torte. Il Comune di Faido con la sua cascata e i suoi campi da calcio e pallavolo. I giochi acquatici e la calda piscina del Lido Locarno.
Tra le attività interne, organizzate dal nostro staff, ricordiamo: il gioco di conoscenza, la challenge “Intesa vincente”, l’esplosivo karaoke del sabato sera, i tornei di ping-pong e biliardino. I ragazzi hanno arricchito gli spazi ludici con i loro giochi da tavolo e di ruolo.
Saluti finali
Non sono mancati i complimenti a tutto lo staff di organizzatori e animatori: past. Josè Nunez Bejarano (direttore del campo), past. Davide Malaguarnera (ospite spirituale), Davide Desti Brancatelli (tesoriere); past. Daniele Passaretta, past. Alex Duran, Gabriella Barbuscia, Ismaele Di Maggio (animatori); Francesca Dalfino (referente Lis). I complimenti sono stati estesi a Lucas Treyer, operatore di Hopemedia Italia, che si è occupato delle riprese; ai cuochi Samuele e Patrizia Guelfo, Giacomo e Francesca Simone, per l’ottimo cibo preparato; al “Team Worship Campeggio GA 2024” per la musica; e ai tecnici audio.