Il Centro avventista “Casuccia Visani” a Poppi, nel Casentino, ha ospitato il Campo famiglie 2024, dall’11 al 18 agosto.
Il team, affiato come sempre, era composto da: i coniugi Patrizio (pastore) e Maria Antonietta Calliari (direttrice associata del Dipartimento Famiglia – Maf), in qualità di direttori del campo; i coniugi Lidia (pastora) come animatrice della parte spirituale e Precious Odomankoma (collaboratore); Giuseppe Castro (psicologo-psicoterapeuta) come animatore della parte psicologica; la famiglia Alessio, Laura e Andrea Puglisi, per l’animazione musicale e collaboratori per i giovanissimi. Ha proseguito anche quest’anno l’esperienza della versione 2.0 per curare le attività intergenerazionali: la partecipazione dell’Aisa, con i coniugi Eveliyn e Raluca Stuparu, e dei Ministeri Avventisti in favore dei Bambini (Mib), con i coniugi Stefania e Luciano Bernava.
Di seguito, il resoconto di Valentina Marciano Fasano, della chiesa di Bari.
“Siamo a Casuccia! La gioia del mio bimbo di tre anni e mezzo all’arrivo mi fa capire che anche quest’anno io e mio marito abbiamo fatto la giusta scelta nel decidere di trascorrere qui una parte delle nostre vacanze. Siamo arrivati con la stanchezza che accumuliamo tra lavoro, impegni, vita stressante e corse per gestire il quotidiano. Già la pace del luogo e l’accoglienza sorridente ci hanno donato i primi momenti di respiro.
L’insieme di momenti di lode, di spiritualità e di riflessione formativa, senza togliere spazio allo svago, ci hanno permesso di vivere pienamente le giornate del campo. E in questo insieme di momenti, ho curato la mia necessaria esigenza di incontro con Dio, che in questo contesto appare più semplice.
Questa è stata la mia seconda esperienza nel campo famiglie e come lo scorso anno mi sono portata a casa tanti doni. Una ricarica piena, per noi adulti e anche per i ragazzi e i piccoli presenti, come il mio, che ha nuovamente vissuto una esperienza di insegnamento, amicizia e gioco in un ambiente sano, affettuoso e spirituale. Ho assaporato la bellezza della condivisione, tra fratelli e amici che vivono la mia stessa fede. E non solo.
La mia famiglia, come quella di altri cari amici in cui uno dei coniugi non condivide il credo avventista, ha avuto la possibilità di sentirsi unita nel vivere un prezioso spazio di benedetta tranquillità”.
[Foto: Maf]