Celebrati nella chiesa avventista di Messina i funerali di Ilaria Boemi
13 Agosto 2015


“Dio ha concesso a tutti noi il libero arbitrio e soffre alle scelte che portano a conseguenze come questa. Ma voi genitori dovete aggrapparvi alla speranza, quella della nuova Gerusalemme descritta dall’apostolo Giovanni, la terra in cui un giorno rivedremo Ilaria in tutto il suo splendore”. L’atmosfera che si respirava la mattina di mercoledi’ 12 agosto, all’interno della Chiesa Cristiana Avventista di via XXIV maggio, era straziante. Una bara bianca al centro, i palloncini fuori, la mamma, il papa’ ed i famigliari di Ilaria in prima fila. C’erano i compagni di scuola, i professori dello Jaci e dell’Ernesto Basile, c’erano fiumi di ragazzi, giovani, meno giovani, in moltissimi con gli occhiali scuri per coprire lacrime che faticavano a rimanere dentro. Appesi fuori, sulla ringhiera, i cartelloni con le foto di Ilaria, da sola e con gli amici piu’ stretti. Il pastore Gabriele Ciantia ha voluto utilizzare un brano dell’Apocalisse di Giovanni per iniziare la celebrazione dei funerali, esordendo con quella sensazione di “vuoto che non puo’ essere colmato nel nostro cuore, ma che deve essere sostituito dalla speranza”.
E’ stato un lungo susseguirsi di lacrime e volti tristi. Qualcuno ha voluto prendere la parola per ricordare chi era Ilaria, come il Preside dell’istituto Jaci, Rosario Abbate, che ha parlato di una ragazza che “sorrideva, era dolce, era una bambina”, dei suoi iniziali problemi di inserimento che, piano piano, si erano normalizzati. “La prossima settimana avrebbe dovuto sostenere gli esami di riparazione – ha continuato – e io credo che questa tragedia debba servire da esperienza per tutti”.
Quando sul pulpito e’ salita Samanta, la sorella di Ilaria, e’ sembrato che il mondo si fermasse per un attimo, infinito. “Non mi sembra vero, ricordo ancora tutti i momenti che abbiamo passato insieme”. Una lettera lunghissima, interrotta solo dalle lacrime. “Sono certa che tu non volevi tutto questo, non ho avuto la forza di salvarti. Ti chiedo scusa. Soltanto chi ti ha conosciuto sa che dietro quella ragazza c’era la mia piccola Ilaria”. Anche la docente di Inglese ha voluto ricordare la passione di Ilaria per la sua materia, parlando di “un momento di fragilita’”, di una “vita che non e’ stata generosa con te”. E poi Sharon, un’amica, che ha racchiuso nelle sue parole il dolore di chi conosceva Ilaria da vicino, le voleva bene e non riesce a darsi pace per quel che e’ successo.
Prima che la bara bianca venisse sollevata e portata fuori, il Pastore Ciantia ha voluto riassumere un ultimo momento di preghiera affinché “Dio vegli sui giovani che, a causa della loro eta’, commettono errori normali, indispensabili per la loro crescita. Ma faccia che, per questi errori, loro non siano costretti a pagare un prezzo esagerato. Che i genitori stiano accanto ai loro figli, li accompagnino anche nei momenti difficili, gli siano di sostegno. Che queste tragedie non accadano mai piu’”. Un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara bianca per tutta la Chiesa, e poi fuori. I palloncini sono stati lasciati volare in cielo, le lacrime lungo i volti. E poi l’ultimo saluto: Ciao Ilaria (da “tempostretto”, quotidiano online di Messina e provincia, articolo di Veronica Crocitti del 12 agosto 2015).
In questo numero di “Sfogliando il giornale” Roberto Vacca intervista il pastore avventista Gabriele Ciantia

Condividi su:

Notizie correlate

4
Echi biblici attraverso una pietra spezzata

Echi biblici attraverso una pietra spezzata

Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).

Tor Tjeransen

Intensificare la missione in Europa

Intensificare la missione in Europa

Quattro giorni di incontri in Portogallo per condividere esperienze e discutere nuove strategie con uno scopo comune: la crescita della chiesa nel vecchio continente. I dirigenti: “È necessario creare una cultura

Chirurgia e ricerca medica nei secoli

Chirurgia e ricerca medica nei secoli

Una leggenda metropolitana sostiene che in passato la Chiesa si oppose con veemenza alla dissezione dei cadaveri attraverso decreti medievali di proibizione o limitazione di tale pratica. Davvero è stato

Trieste. Battesimo

Trieste. Battesimo

Adriana Bulzis – Sabato 20 aprile, nella chiesa avventista di Trieste, Sara L., nipote del pastore emerito Michele Abiusi, è scesa nelle acque battesimali. Ha così testimoniato a parenti, amici

Raduno Tea Sicilia 2024. Il Risveglio

Raduno Tea Sicilia 2024. Il Risveglio

Vincenzo Castro – Dal 12 al 16 giugno, nella stupenda cornice naturale di Vallegrande, a Piazza Armerina (EN), si svolgerà il Raduno della Terza età (Tea) della Sicilia, organizzato dalla

5

Pin It on Pinterest