Centro di Speranza a Firenze
28 Novembre 2013
Centro di Speranza a Firenze
28 Novembre 2013

M35-Centro Speranza FirenzeLuca Faedda – Sono il pastore della comunità di Novara. Desidero condividere con voi un’esperienza che sta cambiando il mio modo di intendere il mio ministero evangelistico e, più in generale, la mia opera per Cristo.

Dal 1° novembre ho l’incarico di coordinare le attività sociali del Centro di Speranza di Firenze. Per capirci, si tratta del nuovo edificio accanto alla Facoltà Teologica Avventista “Villa Aurora”. Ma un Centro di Speranza è molto più di un edificio.

L’idea è semplice. Ellen White riteneva fondamentale imitare «il metodo di Cristo». Gesù aveva la capacità di mescolarsi con le persone, mostrava loro simpatia e comprendeva i loro bisogni. A Gesù veniva naturale guadagnare la fiducia degli individui e mostrare loro un assaggio del regno di Dio; per lui era ancora più facile invitarli a seguirlo.

Ellen White credeva che, nonostante le nostre difficoltà, ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a seguire l’esempio di Cristo, diventando un vero e proprio «centro di influenza», un punto di diffusione concreta del messaggio salvifico. La Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, tramite il dipartimento delle Missioni, ha rilanciato questa idea con i Centri di Speranza (Life Hope Centers). Lo scopo è semplice: diffondere la speranza di Gesù con parole e opere all’interno delle nostre città.

A Firenze abbiamo la grande opportunità di tradurre questo obiettivo in azioni concrete attraverso il coordinamento delle attività evangelistico-sociali che ruoteranno intorno alla nuova casa per ferie «Aurora», pensata per accogliere le famiglie che devono allontanarsi da casa propria per stare accanto a un parente ricoverato nel polo ospedaliero fiorentino e che, oltre alla sofferenza procurata dalla malattia, devono affrontare spese e difficoltà dovute alla lontananza da casa.

La nostra missione è:

– sollevare, anche economicamente, queste famiglie con la nostra ospitalità, offerta a prezzi ribassati rispetto alle normali strutture alberghiere;

– avvicinare le persone al proprio familiare ospedalizzato;

– trasmettere loro la pace che deriva da un ambiente sereno, gradevole, accogliente e cristiano.

Ecco, questa è la sfida che sono felice di affrontare in questa fase del mio ministero pastorale: trasmettere Gesù, la sua speranza e il suo amore, a persone che sono già colpite dalla malattia di un loro caro. In fondo penso che sia questo il senso delle parole: «Ero forestiero e mi avete ospitato, ero ammalato e mi avete visitato» (Mt 25:35).

Vi chiedo di pregare perché Dio possa guidare tutto il mio lavoro affinché la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno possa portare davvero la speranza di Cristo nel cuore delle nostre città.

Per qualsiasi informazione o suggerimento non esitate a contattarmi scrivendo all’indirizzo mail: l.faedda@avventisti.it

 

 

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