Comitato Eud di fine anno. Rapporto degli officer
14 Novembre 2013

Maol/EudNews – I dirigenti della Chiesa Avventista del 7° Giorno della Divisione Intereuropea (Eud) si sono riuniti, dall’1 al 5 novembre, a Madrid, per il comitato di fine anno: circa 80 i membri provenienti dai paesi che rappresentano il territorio Eud. Come al solito, si è iniziato con i rapporti di presidente, segretario esecutivo e tesoriere.

Rapporto del presidente
Nella sua relazione, il presidente Bruno Vertallier ha fornito dettagli sui programmi sostenuti e cui ha contributo durante l’anno. «Tutti questi programmi erano orientati alla missione in favore delle persone», ha Vertallier, «ed è stato emozionante vedere il coinvolgimento dei membri di chiesa».

Vertallier ha citato la Convention Inter-Ministeri, voluta per creare una interconnessione tra tutti i ministeri nella Chiesa; il Congresso internazionale sulla salute a Praga, che ha evidenziato il compito importante della chiesa di condividere il messaggio di guarigione in un tempo di malattia morale, fisica e spirituale; le conferenze condotte da lui a New York, nell’ambito del progetto «Big City», «in un’atmosfera ricca di entusiasmo per la missione della Chiesa»; il Congresso internazionale della gioventù avventista a Novi Sad, in Serbia; il Congresso ghaneano in Italia, dove è stato incredibile, se si considera il modo in cui sono emigrati, vedere queste persone adorare insieme in pace e libertà. È ancora vivido nella mente quanto accaduto a Lampedusa qualche settimana fa. «Le loro esperienze toccano il cuore […] È meraviglioso vedere diversi gruppi etnici nella chiesa, ma tutti con lo stesso scopo: le persone e la missione», ha affermato Vertallier.

Il presidente ha concluso la sua relazione evidenziando uno dei progetti umanitari più importanti offerti dalla nostra chiesa: nel Waldfriede Adventist Hospital di Berlino, in Germania, un’equipe di medici aiutano le donne vittime delle mutilazioni genitali (Mfg).

Rapporto del segretario
Gabriel Maurer ha presentato un quadro generale della crescita della Chiesa. Alla fine del 3° trimestre 2013, i membri di chiesa nell’Eud sono 178.264, con una crescita di 390 membri rispetto alla fine del 2012, vale a dire una media di 35 membri per ogni Unione in 270 giorni (uno a settimana per ogni Unione).

Considerando le cifre esatte: nel corso dei primi 9 mesi del 2013, in Europa si è avuta una crescita di 3.261 persone. Nel dettaglio: 2.903 battesimi e 358 professioni di fede. Contemporaneamente, si sono registrato 1.706 morti, 1.054 membri andati via e 163 spariti (missing): la somma totale è di 2.923. «Il dato dei 163 missing mi preoccupa», ha affermato Maurer, «Come è possibile perdere dei membri? Guardando tutte queste cifre, dobbiamo coordinare meglio l’impegno per trovare soluzioni chiare».

Pur felici per i nuovi membri, «dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare per fermare questa emorragia (di persone che vanno via)», ha affermato Maurer.

Secondo le statistiche si perde oltre un terzo della crescita della chiesa. «Abbiamo bisogno di riflettere su come far stare bene le persone nella chiesa e come farle rimanere attive», ha aggiunto Maurer. I membri hanno abbracciato il credo ma hanno bisogno di aiuto per metterlo in pratica. Tale mancanza potrebbe creare frustrazione e portare a lasciare la chiesa.

Lo studio personale della Bibbia, il culto di famiglia, l’area della pratica religiosa personale sono molto carenti. «Non c’è da stupirsi che i valori cristiani/biblici siano a rischio, anche all’interno della chiesa. […] È tempo di agire», ha concluso Maurer.

Il segretario esecutivo gestisce anche l’Ufficio di volontariato per la missione avventista e ha constatato che l’interesse per il servizio di volontariato è in crescita. Soprattutto il programma «In His Hands» è stato utile nel progetto «Impact Geneva 2014», dove sono stati inviati 9 volontari.

Rapporto del tesoriere
Norbert Zens ha presentato un quadro dettagliato delle finanze e fatto alcuni importanti commenti aggiuntivi. La situazione attuale delle decime è abbastanza variegata all’interno della Divisione. In alcune Unioni le decime sono diminuite in modo significativo, come in Portogallo e Spagna che hanno avuto un calo anche quest’anno del 6-7 per cento. A causa della crisi finanziaria, in queste Unioni la decima è diminuita negli ultimi cinque anni del 17 per cento in Portogallo, e quasi del 24 per cento in Spagna. Per far fronte alla crisi, l’Eud è notevolmente coinvolta nell’aiuto a queste Unioni.

Comunque, grazie all’aumento delle decime in alcune Unioni (Austria, Francia e Germania del Nord), il totale per l’Eud è finora stabile.
Il secondo elemento importante presentato dal tesoriere è stata l’approvazione del bilancio per le attività del 2014.

Il bilancio totale della Divisione è di circa 13 milioni di euro. Il 75 per cento di tale importo proviene dalla condivisione della decima delle Unioni. Il resto arriva da interessi, sovvenzioni della Conferenza Generale e donazioni. Circa il 75 per cento del bilancio Eud è speso per le istituzioni della Divisione, i sussidi finanziari alle Unioni, i programmi della Divisione per le missioni, i giovani, le donne, i bambini, ecc., nel proprio territorio. Il denaro rimanente copre i costi dei dipartimenti, dell’amministrazione e degli uffici.

Votando il bilancio, tutti i leader della chiesa hanno accettato di essere fedelmente coinvolti in tutti i progetti e i piani presentati per promuovere, direttamente o indirettamente, la missione della Chiesa e annunciare il ritorno di Gesù.

«A volte, quando rifletto sulle tante sfide che abbiamo di fronte, mi sento in qualche modo incapace di soddisfarle tutte. Perciò ho trovato grande conforto in una citazione di Ellen White , che in una veglia del mattino ha scritto: “C’è un grande lavoro da fare nel nostro tempo, e noi non realizziamo neanche la metà di ciò che il Signore è disposto a fare per il suo popolo”» (RH, 4 Giugno 1889).

«Confidiamo in Dio», ha concluso Zens, «che ci guiderà e ci aprirà gli occhi perché possiamo vedere che cosa desidera fare per noi».

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