Conoscere per servire. Corso di formazione teologica per laici 2024
6 Giugno 2024

Saverio Scuccimarri – Dal 18 agosto al 1° settembre 2024, si svolgerà a Firenze la XXIV edizione del “Corso estivo di formazione teologico-pastorale per laici”, organizzato dall’Unione italiana (Uicca) e dalla Facoltà avventista di teologia (Fat). Per due settimane i corsisti ritornano sui banchi di scuola non solo per seguire i corsi teorici, ma anche per scambiare esperienze, pregare, meditare e approfondire temi importanti, anche grazie ai volumi presenti nella ben fornita biblioteca. Inoltre, il corso comprende la partecipazione al Villa Aurora Meeting, che avrà luogo dal 25 al 31 agosto, e che consiste in una serie di convegni tematici dove interverranno esponenti del mondo religioso e della cultura. Il tema del Villa Aurora Meeting sarà Æpocalisse, e verrà trattato non solo dalla prospettiva religiosa, ma anche da quella etica, sociale, politica ed ecologica.

Come fare per partecipare?
Occorre parlarne con il proprio pastore e ricevere la raccomandazione della comunità. Sarà cura del pastore inoltrare la richiesta al direttore del Campo di appartenenza.
Le spese di viaggio e di soggiorno saranno quasi interamente a carico dell’Unione italiana, in quanto la chiesa locale darà solo un contributo di 160 euro per ogni partecipante raccomandato.

Formazione continua
La formazione dei laici ha una fase intensiva e alcuni momenti successivi di approfondimento. La fase intensiva è a Villa Aurora dal 19 al 30 agosto 2024 (lezioni al mattino; solo alcuni pomeriggi saranno impegnati per approfondimenti e visite di istruzione). Inoltre, i professori della facoltà collaborano con i Campi per assicurare ulteriori approfondimenti presso i vari distretti durante l’anno ecclesiastico.

Principali aree di formazione
1. Introduzione al “mondo” della Bibbia, in cui si insegna come leggere e comprendere i testi biblici nei contesti in cui sono stati scritti.
2. Negli incontri pomeridiani saranno affrontati temi di teologia in rapporto all’attualità.
3. Percorsi di formazione pratica sull’evangelizzazione, la predicazione e gli studi biblici.

(Severio Scuccimarri è decano della Fat e direttore del corso per laici 2024)

I pareri di alcuni corsisti del 2023. Tre domande per migliorare
1. Quali sono le cose che più hai apprezzato della tua esperienza a Villa Aurora durante il corso laici 2023?
“La cosa più semplice sarebbe dire tutto […] indicando in modo specifico un ambito direi le tematiche trattate” (Angelo).
“Sono peruviano, mi hanno fatto sentire come in famiglia, grazie per l’accoglienza” (Luis).
“Oltre allo studio in se stesso, la cordialità e la disponibilità dei professori e lo scambio di esperienze dei corsisti” – (Giovanni).
“Ricchezza spirituale: ci avete offerto questa esperienza indimenticabile. Un ambiente amichevole […] I professori sono molto gentili, come se ci conoscessero da tempo. Qui si sente la presenza dello Spirito Santo – è la cosa più importante. […] la gioia ricevuta deve essere condivisa con gli altri fratelli” (Alina).
“In primis i corsi che abbiamo svolto. Ho imparato tanto: la gentilezza e disponibilità dei professori e di tutti i ragazzi che ci hanno accolto nella mensa e tutti i volontari! E i momenti di condivisione” (Melissa).
“Innanzitutto, l’accoglienza e la disponibilità da parte di tutti, docenti, segreteria e volontari. Certamente è stata un’esperienza unica sia dal punto di vista dell’insegnamento e dello studio della Bibbia, sia la possibilità di arricchire il nostro bagaglio nel viaggio della vita, attraverso la conoscenza e condivisione di esperienze con gli altri fratelli che hanno partecipato” (Rosario).
“La disponibilità del docenti” (Tania).
“Ho apprezzato tutto!” (Gaetano).
“Le lezioni e l’organizzazione nelle attività, davvero ottime per tutte le età” (anonimo).
“Ho apprezzato moltissimo la passione e dedizione dei professori nel trasmetterci concetti complessi in una maniera semplice ed efficace. Le persone mi hanno fatto sentire parte della grande famiglia di Villa Aurora e i legami che ho instaurato spero di portarli sempre con me» (Julia).
“I corsi, la disponibilità dei professori, la possibilità di studiare in biblioteca. E i pasti molto ben preparati” (Maria).
“La semplicità dei rapporti umani, la disponibilità degli insegnanti e del personale” (Rossella F.).
“Il corso di storia, conoscere i professori, altri studenti. È stata una bella esperienza” (Giuseppe).
“Le cose che mi sono piaciute maggiormente sono state le lezioni coinvolgenti e ricche di passione e nozioni importanti per la mia vita da cristiana, la preparazione dei docenti, la capacità di trasmettere nozioni difficili in modo chiaro e avvincente. […] porterò con me l’amicizia che si è creata con i corsisti, il dialogo intergenerazionale che mi ha arricchita molto, le esperienze di fede condivise, il conoscere persone nuove stimolanti e ricche di bellezza che mi hanno fatta innamorare ancora di più della vita, l’ambiente amichevole, il verde che circonda il convitto e l’Istituto, il cibo vegetariano vario e buonissimo, le meditazioni del mattino, gli animali del professor Hanz e l’uscire tutti assieme a visitare Firenze. Questo corso mi ha dato gli strumenti per iniziare ad approfondire lo studio della Bibbia” (Georgiana).
“Le amicizie che si sono create. Il corso laici ha permesso la nascita di amicizie, la condivisione di esperienze, difficoltà e miracoli vissuti” (Rossella C.).
“L’esercitazione di parlare in pubblico con le meditazioni mattutine, esposizioni di lavori in gruppo, ideare degli studi biblici. La capacità di formare e tenere il gruppo unito nonostante la varietà di età, anzianità nella fede, appartenenza o no alla chiesa” (Lilly).

2. Quali sono a tuo avviso le cose che non hanno funzionato o che possono essere migliorate?
“Forse si potrebbe rendere disponibile un microfono per i docenti” (Angelo).
“Migliorare l’argomentazione su alcune questioni di tipo dottrinale controverso” (Luis).
“Per alcune materie trattate le ore di lezioni sono state veramente poche […] Offrirei qualche ora di lezione in più con ‘frequenza facoltativa’ nei pomeriggi liberi” (Giovanni).
“Quello che si può migliorare è la distanza tra gli alloggi e la sala dove si svolgono i corsi!” (Melissa). “Diciamo che la macchina organizzativa è molto professionale, secondo me è mancata la possibilità di avere a disposizione qualche accessorio in più per quanto riguarda la pulizia in stanza” (Rosario).
“Niente ho trovato di più delle mie aspettative. Grazie mille a tutti” (Tania).
“Non ho nulla da commentare in quanto ho apprezzato tutto” (Gaetano).
“Che in mensa non si metta il TG, ma cose che riguardano Dio” (anonimo).
“Forse sarebbe stato utile aggiungere un paio di lezioni in più al pomeriggio, per dare l’opportunità di approfondire alcuni dubbi che emergono durante il mattino. Per il resto, tutto bene, solo la salita per andare agli alloggi è abbastanza pericolosa e faticosa” (Julia).
“Troppo caldo nella camera, e i rumori provenienti dal vicino ospedale” (Maria).
“Tutto perfetto” (Rossella F.).
“Farlo non nel caldo estivo, il corso è durato troppo poco. La cosa più brutta è che finisce” (Giuseppe).
“Alcuni corsi necessitavano di qualche ora in più per riuscire a concludere il modulo… La strada tra convitto e istituto sarebbe da migliorare, i sassi e il terreno scosceso la rendono pericolosa” (Georgiana).
“Il corso, l’ambiente dell’università, tutto era perfetto” (Rossella C.).
“Verifica delle conoscenze all’inizio del corso e di quelle acquisite alla fine […] Sarebbe un metodo per capire i bisogni dei corsisti e uno strumento di valutazione dell’apprendimento correlato all’offerta formativa” (Lilly).

3. Hai qualche suggerimento su come migliorare l’offerta del corso laici e i relativi servizi?
“Per me il corso è già al top” (Angelo).
“È difficile ma potrei suggerire di migliorare l’orario delle lezioni, sono poche” (Luis).
“Inserirei qualche ora, eventualmente facoltativa, che spieghi il percorso formativo di un pastore e dunque anche i corsi offerti dalla facoltà, con un minimo di spiegazioni sugli stessi” (Giovanni).
“Prolungare il corso” (Alina).
“Nessuno! Tutto bene organizzato” (Melissa).
“Per me tutto bene. A parte il caldo” (Tania).
“Aggiungere qualche lezione nel pomeriggio per chiarire eventuali dubbi o approfondire concetti” (Julia).
“Tutto benissimo, tranne il rumore notturno, perché il cervello non riposa” (Maria).
“È stato bello così” (Giuseppe).
“Mi sono resa conto che in seguito ad alcune lezioni e confronti tra i corsisti sono nate molte domande sullo stile di vita cristiano e non sempre abbiamo avuto l’occasione di parlarne e chiarire i dubbi. Consiglio di aggiungere al corso laici un paio d’ore in cui trattare questi temi, inerenti allo stile di vita cristiano, e chiarire i dubbi inerenti ai valori che dovrebbe avere un fedele e all’applicazione degli stessi, che può essere differente per cultura ed epoca storica” (Georgiana).
“Niente da dire sull’offerta; unica ‘pecca’ il percorso sterrato dagli alloggi al plesso universitario” (Rossella C.).
“Farlo più spesso e più corto (nei fine settimana) spostando i docenti nei vari distretti. Costerebbe di meno […] e coinvolgerebbe tutta la chiesa. Sicuramente non basta un solo fine settimana, dunque programmare un percorso a lungo/medio termine” (Lilly).

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