In un incontro con i funzionari della Duma di Stato gli avventisti hanno evidenziato le limitazioni alla libertà religiosa
Notizie Avventiste – I dirigenti della Chiesa cristiana avventista hanno incontrato alcuni alti funzionari russi, all’inizio del mese, e sollevato preoccupazioni sulla nuova legislazione che limita gravemente l’attività missionaria nel paese, bandendo le riunioni religiose nelle case e la distribuzione gratuita di letteratura religiosa.
La legge, che fa parte di un pacchetto di provvedimenti antiterrorismo, è stata firmata dal presidente Vladimir Putin il 7 luglio, pochi giorni dopo che le Camere alta e bassa del Parlamento l’avevano rapidamente approvata in votazioni distinte.
La Chiesa cristiana avventista si era appellata a Putin perché non firmasse la legge, e per questo i credenti in tutta la Russia avevano dedicato un giorno al digiuno e alla preghiera. Anche diverse altre denominazioni protestanti avevano chiesto al presidente di rimandare indietro la normativa perché fosse emendata. Ma tutte queste voci sono rimaste inascoltate.
Nel corso di una visita a Mosca all’inizio di luglio, il direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa avventista mondiale, Ganoune Diop, ha discusso la legislazione con alcuni leader della Duma di Stato e con il consultivo della Camera pubblica russa.
“Ho sollevato la questione di questa legge e condiviso la nostra preoccupazione come avventisti”, ha spiegato Diop ad Andrew McChesney di Adventist Review, “La motivazione ufficiale data è che questa legge ha lo scopo di contrastare il terrorismo. Tuttavia, è facile vedere che può essere trasformata in strumento d’inquisizione perché il vero problema è anche collegato all’interpretazione del proselitismo”.
La legge da vicino
I dirigenti avventisti hanno subito espresso preoccupazioni per questa normativa dalla formulazione vaga e aperta all’interpretazione delle forze dell’ordine. La legge, che dovrebbe entrare in vigore nel 2018, vieta l’esercizio dell’attività missionaria in zone residenziali, le riunioni religiose nelle case, come per esempio le chiese domestiche e gli incontri di preghiera tra amici. Inoltre, richiede ai credenti che vogliono condividere la loro fede con gli altri, anche attraverso Internet e la distribuzione di letteratura, di possedere i documenti necessari rilasciati dalla propria associazione religiosa.
I trasgressori dovranno pagare una multa fino a 700 euro per i singoli cittadini russi, e fino a 15.000 euro per le organizzazioni religiose. I cittadini di altri paesi che violano la legge saranno espulsi.
Visita ai funzionari governativi
Il 6 luglio, i dirigenti della Chiesa hanno visitato la Duma di Stato e la Camera pubblica, dove hanno incontrato Iosif Diskin, presidente del Comitato per l’armonizzazione delle relazioni interetniche e interreligiose; e Vladimir Lagkuev, membro della Camera e proveniente dal Daghestan. Alla Duma di Stato, la delegazione è stata ricevuta da Yaroslav Nilov, presidente della Commissione parlamentare per le organizzazioni religiose; e da Stepan Medvedko, che sovrintende il lavoro quotidiano della Commmissione.
“Il deputato Nilov ha espresso la speranza di una cooperazione tra avventisti e deputati alla prossima sessione della Duma”, hanno affermato dalla sede della Chiesa a Mosca.
La Duma ha sospeso i lavori per l’estate dopo aver approvato la legge sulle restrizioni dell’attività missionaria. La speranza è che possa modificare la normativa in autunno; intanto la Chiesa avventista lavora con le altre fedi per far sì che ciò diventi realtà.
“Forse la legge potrà essere modificata dalla Duma di Stato nella prossima sessione”, ha affermato Oleg Goncharov, direttore degli Affari pubblici e Libertà religiosa della Regione Euro-Asia della denominazione, “Perché questo avvenga, è necessario coinvolgere i rappresentanti delle diverse confessioni religiose.”
(Fonte: Andrew McChesney/Adventist Review)