Quinto e ultimo collegamento con il Sinodo valdese-metodista 2015 che si conclude a Torre Pellice (TO) venerdì 28 agosto.
“A chi afferma di non volere i migranti ‘in casa nostra’, il Sinodo risponde con forza che questo Paese e’ ‘casa nostra’ e che vogliamo che la nostra casa sia ospitale, capace di compassione e pronta a difendere la dignità umana e i diritti laddove essi vengano offesi e annullati”. E’ quanto afferma un ordine del giorno sul tema delle migrazioni approvato giovedi’ sera dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Il documento sottolinea come le migrazioni abbiano accompagnato l’intera storia dell’umanita’ e ravvisa nella “corruzione, conflitti armati, ingiustizia economica e sociale, persecuzioni, rispetto ai quali non sono trascurabili le responsabilita’ della parte ricca del globo”. In questo quadro, il fenomeno migratorio “e’ posto alla nostra attenzione come una vocazione all’accoglienza, secondo il dettato evangelico del sostegno e della cura degli afflitti, degli assetati, degli affamati, dei prigionieri, degli stranieri”.
Su questo tema Roberto Vacca ha intervistato Francesco Sciotto, pastore della chiesa metodista di Scicli, cittadina siciliana che ospita il centro di accoglienza per profughi e immigrati “La casa delle culture” nell’ambito del progetto “Mediterranean Hope” promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)
Francesco Sciotto
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