Luigi Caratelli – Il 2017 è un anno di sovrapposizioni importanti: si celebrano i 500 anni della Riforma protestante, ma si celebrano anche i 100 anni dalla Rivoluzione bolscevica in Russia. E non solo.
Lo storico del pensiero politico, Angelo d’Orsi, ha ricordato quest’ultimo evento in un volume di recente pubblicazione,1 nel quale definisce il primo conflitto mondiale un «violento, drammatico ingresso nella modernità… Una guerra in cui il potere, in ogni nazione, manifesta da una parte il totale disprezzo della vita dei soldati e dall’altra delle popolazioni civili, obbligando gli uni a immolarsi per conquistare una collinetta di sabbia e sassi, e affamando le altre».2
D’Orsi passa in rassegna l’anno in questione, analizzandolo mese per mese: di fatto i contenuti di ogni capitolo del libro. Quando giunge al mese di maggio nota: «Lo smarrimento, la paura, la speranza, la disperazione, si intrecciano in una situazione che ormai, a metà dell’anno, appare apocalittica. Forse anche per questo, nell’ultimo periodo del conflitto si assiste alla ripresa dell’irrazionale, della tradizione apocalittica, delle profezie».3 Quindi, aggiunge: «Si moltiplicano infatti nel quadriennio bellico le apparizioni di madonne, le esperienze miracolistiche, gli annunci di tempi nuovi… La religione riemerge potentemente come strumento di auto consolazione. La più celebre di tali apparizioni, delle “mariofanie”, avviene in Portogallo, nei pressi della città di Fatima».4
Tornando all’oggi, ciò che a noi interessa constatare è che se i protestanti avevano preventivato di godersi le celebrazioni del 2017 in un comodo soliloquio, si trovano, invece, a dover dividere «il tempo e la festa» con molti inquilini scomodi. Uno di questi è proprio la madonna, apparsa a Fatima nel 1917. Quindi, nell’anno in corso, celebra anch’essa il suo centenario.
Gli eventi si dividono lo spazio non solo nel tempo ma, soprattutto, nelle librerie dove il gran numero di volumi che li celebrano sono, spesso, a «contatto di gomito» sugli scaffali: Rivoluzione di ottobre, Riforma protestante, Fatima.
Saverio Gaeta e Andrea Tornielli, sempre attenti ai fenomeni paranormali nell’ambito del cattolicesimo, hanno pubblicato anch’essi un volume sul tema delle apparizioni mariane per celebrare, appunto, il centenario di Fatima. Già dalle prime pagine del lavoro si è immessi nel corso degli eventi mariani, ma con una prudenza che non si può non elogiare. Scrivono gli autori: «Una delle caratteristiche della nostra epoca è quella di prestare ingenuamente fede a qualsiasi cosa, anche la più irrazionale» – quasi un rimando all’analisi di d’Orsi – «La scomparsa di Dio dall’orizzonte dell’uomo, dell’indifferentismo, il relativismo che accompagnano i tempi in cui viviamo hanno finito col rendere l’uomo più vulnerabile ai miti, superstizioni e talvolta vere e proprie bufale propalate attraverso quello straordinario ed efficientissimo, ma talvolta pericolosissimo, mezzo di comunicazione che è internet».5 Vengono citate le illuminanti parole di Chesterton: «Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente, poiché comincia a credere a tutto».
Dopo aver puntualizzato che «La vera profezia è connaturata al cristianesimo», Gaeta e Tornielli sono convinti del fatto che questa sia «in particolare legata alle apparizioni mariane».6
Convinzione legittima, dal punto di vista cattolico. Ma anche le apparizioni della madonna non potrebbero essere, proprio considerando i tempi di incertezza in cui viviamo anche oggi, lo stimolo per i contemporanei, spinti a «prestare ingenuamente fede a qualsiasi cosa, anche la più irrazionale?». Dubbio legittimo, soprattutto in casa protestante. O no?
Purtroppo no. Anche in casa protestante e, come vedremo nel prossimo articolo, soprattutto in ambito islamico, la madonna ha battuto tutti gli «anniversari». Maria batte Lutero con un gran margine di vantaggio.
Certamente ci sono protestanti, soprattutto quelli italiani, che respingono con decisione ogni possibilità di un culto mariano. Ma la stessa cosa, però, non è altrettanto chiara per altre chiese, soprattutto episcopali e, colmo dei colmi, luterane. Lo rivelava già nel 2003 il Los Angeles Times affermando che: «L’apparizione di Nostra Signora di Guadalupe (avvenuta in Messico subito dopo l’occupazione degli europei nel XVI secolo, ndr) nelle funzioni non-cattoliche, fa sì che discepoli ed altre persone si chiedano se l’amata apparizione che ha unito i messicani… non possa raggruppare le denominazioni cristiane».7
Due anni dopo, anche il Time Magazine dedicava la copertina a Maria e titolava: «Ave, Maria – i cattolici l’hanno venerata per lungo tempo, ma ora i protestanti trovano le loro ragioni per celebrare la madre di Gesù». Nell’articolo interno il redattore constatava che: «In un cambiamento la cui portata ideologica è inusuale nel frammentato mondo protestante… Maria sta guadagnando popolarità nelle scuole teologiche protestanti».8 Nello stesso articolo si portava l’esempio della chiesa metodista del South Side di Chicago, dove ai lati del pulpito erano state esposte due statue della madonna.
Così motivava l’inciucio il direttore del Southern Baptist Theological Seminary, Albert Mohler Jr.: «molti protestanti… tornano a riconsiderare Maria e a incorporare la sua venerazione nelle devozioni personali e nell’adorazione corporativa. Alcuni si spingono fino a riconoscere Maria come intercessore, indirizzando preghiere sia a lei sia ad altri santi».9
Infine, condividiamo pienamente lo sconcerto di Luca Dini, che sul settimanale Oggi, in tempi lontani, scrisse: «Tra gli anglicani e i luterani si sta addirittura diffondendo l’abitudine di recitare il rosario. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile. Ci sono anche anglicani e luterani, infatti, tra i pellegrini che accorrono ai luoghi delle apparizioni mariane».10
Forse l’intento delle apparizioni mariane è reso molto chiaro dal veggente Chris Courtis del Maryland: «Desidero anche dirvi – comunicò l’entità mariana in quel contesto – che prima che le mie apparizioni giungano definitivamente a termine, io sarò vista da ogni denominazione e religione del mondo».11
Anche dai musulmani?
Ringraziando tutti coloro che in precedenza ne hanno già fatto richiesta, Luigi Caratelli mette ancora a disposizione, gratuitamente, il PDF che raccoglie tutti gli studi su tali fenomeni. Per le richieste scrivere a l.caratelli@avventisti.it
Note
1 A. D’Orsi, L’anno della rivoluzione: 1917, edizioni Laterza, Bari, 2016.
2 Idem, p. 7.
3 Idem, p. 79.
4 Idem, p. 80.
5 Gaeta-Tornielli, La profezia che non finisce. Il filo rosso dei prodigi e dei misteri che nasce da Fatima, edizioni Piemme, Milano, 2017, p. 5.
6 Idem, p. 6.
7 Los Angeles Times, 12 dicembre 2003.
8 Time Magazine, 21 marzo 2005.
9 www.albertmohler.com/2005/03/18/mary-for-protestants-a-new-look-at-an-old-question/
10 L. Dini, settimanale Oggi, 1.10.1997.
11 www.yourmotheroflighttotheworld 24 settembre 2004.