Le nuove tecnologie ci sfidano a una nuova comunicazione.
Notizie Avventiste – L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) tramite l’Ente Voce della Speranza (Vds) ha dato vita al Centro unico media avventista “Hope Media Italia” che ha già iniziato a muovere i primi passi. Un bel cambiamento nel modo di concepire la comunicazione da parte della denominazione, e di considerare le forze in campo.
Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande a Vincenzo Annunziata, direttore del Dipartimento Comunicazioni dell’Uicca e del nuovo centro media.
Notizie Avventiste: Quali sono le ragioni di questa nuova struttura?
Vincenzo Annunziata: La Chiesa avventista in Italia ha accolto una sfida dalle nuove tecnologie nel campo della comunicazione: l’importanza di avere un brand unico che identifichi la comunicazione e l’informazione avventista verso l’interno e l’esterno. La struttura avventista comunicativa in Italia è composta da varie entità: radio, televisione, web, carta stampata.
Considerato che oggi non esiste più un profilo identitario dei vari canali d’informazione e che le identità confluiscono insieme, in quanto il digitale impone un approccio multimediale unico per podcast radio e video, informazione su internet e sui social, è stata creata una direzione editoriale unica per un unico centro multimediale, con un portale unico per articoli d’informazione, radio, televisione e social.
N. A.: Quali sono i compiti del centro unico?
V. A.: Il centro unico provvede alla copertura dell’informazione interna con notizie da dipartimenti e istituzioni, eventi istituzionali ed ecclesiastici locali e nazionali, ed eventi speciali. La copertura dell’informazione esterna è suddivisa per aree tematiche di interesse – per esempio interreligiosità, spiritualità, ambiente e salvaguardia del creato, solidarietà e sviluppo, salute, famiglia, temi etici individuali e pubblici, diritti umani, legalità e giustizia, e altro ancora – ed eventi specifici della cronaca che non rientrino nelle categorie indicate e che saranno di volta in volta valutati.
N. A.: Come si compone la struttura?
V. A.: Oltre a un board che sovrintende il tutto, il centro ha una sua redazione e dei tecnici operativi. Il direttore del Dipartimento Comunicazioni dell’Uicca è il referente del board per la pianificazione e la gestione dell’attività del centro che viene coordinato insieme al caporedattore centrale del centro media avventista. Nella redazione sono confluiti il caporedattore della radio, il caporedattore dell’editoria religiosa e ben 12 redattori provenienti dalle varie aree; vi è anche la presenza di altre 6 persone per tutti i servizi tecnici, la grafica e i video.
N. A.: Cosa succederà alle diverse entità comunicative della Chiesa in Italia?
V. A.: In pratica, la radio continuerà a utilizzare il suo canale di trasmissione in FM ed anche in Dab (trasmissioni in digitale) dove già attualmente è possibile, oltre a usare il canale satellitare e lo streaming internet. Così come Il Messaggero Avventista (mensile su carta) continuerà ad avere una sua versione cartacea per abbonamento. I prodotti digitali continueranno a essere pubblicati sulle singole attuali piattaforme, il web, le due App avventisti e Rvs Italy e la televisione sul proprio sito web e sul canale YouTube hopechannelitalia.
N. A.: In conclusione, quale obiettivo vi prefissate?
V. A.: L’obiettivo è la realizzazione di un portale unico che comprende: articoli web, podcast video e audio e che includerà anche i corsi biblici per corrispondenza e online. Ci auguriamo che questa nuova struttura, già in attività da qualche mese, che sta muovendo i suoi primi passi, possa al meglio servire la chiesa italiana ed essere un centro per informare.
Al nuovo centro, un sistema integrato multipiattaforma, in cui carta, video, FM e web rimandano all’unicità e specificità dei contenuti, che si integra anche con le realtà avventiste europee e internazionali, è stato dato il nome di Hope Media Italia (www.hopemedia.it).