Diventare protagonisti di un dialogo interreligioso stabile e autentico, l’obiettivo del gruppo.

HopeMedia Italia – Il monastero di Camaldoli, in provincia di Arezzo, ospita da oltre 40 anni i “Colloqui ebraico-cristiani” nel mese di dicembre. Da questi incontri è nata l’esigenza di aprirsi alle nuove generazioni, tanto che nelle ultime edizioni sono state organizzate tavole rotonde di giovani con il duplice scopo di cercare di coinvolgere questi ultimi nei temi del dialogo e al contempo di dare la possibilità ai partecipanti dei Colloqui di conversare con loro.

Nel fine settimana 9-11 luglio, un gruppo di ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni si è ritrovato nel monastero per un convegno che ha dato vita ufficialmente alla sezione giovanile dell’Amicizia ebraico-cristiana (Aec).
“L’incontro a Camaldoli è stato veramente un’opportunità di conoscere il prossimo, l’altro, che può essere un cattolico, un ebreo o un valdese “ha spiegato Elisa Ghiuzan, studentessa della Facoltà avventista di teologia di Firenze (Fat), presente all’evento e parte attiva nel neonato organismo. 

“Da questo primissimo Aec Giovani” ha aggiunto “mi aspetto un modo alternativo, data la fascia di età dei partecipanti, di entrare in dialogo con le altre confessioni religiose, sempre con il presupposto di rispettare, oggi e domani, il credo di colei e/o colui che è al nostro fianco”. 
“È stata un’occasione” ha concluso “per fare amicizia, parlare e ascoltare giovani appartenenti a tradizioni religiose differenti; difatti, erano presenti ebrei, cattolici, valdesi e avventisti del settimo giorno. Questi tipi di incontri non vogliono essere tentativi di fare proselitismo o sincretismo, ma vogliono essere possibilità di crescita personale”.

Al convegno camaldolese ha partecipato anche Deborah Giombarresi, studentessa della Fat, che ha così commentato: “È stato un fine settimana molto interessante ed è bello vedere tanti giovani stare insieme e rispettarsi nella diversità. Vi è stata tanta voglia di scoprire l’altro e di scoprirsi nell’altro, ma sempre mantenendo ferma la propria identità, le proprie idee e il proprio credo. Formare un gruppo Aec Giovani mi ha toccato l’anima… se ci penso, alcuni decenni fa questo non sarebbe mai stato possibile, mentre adesso c’è addirittura un gruppo di giovani che vogliono mantenerlo forte questo dialogo. Sono felice di esserci stata!”.

Tra i relatori che hanno collaborato alla riflessione citiamo Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione amicizie ebraico-cristiane italiane; Matteo Ferrari, monaco di Camaldoli; Miriam Camerini, regista teatrale e studiosa di ebraismo; Claudia Milani, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.

Al termine del convegno, i soci fondatori della sezione giovanile dell’Aec hanno eletto i loro rappresentanti: Giacomo Ghedini (presidente, cattolico); David Morselli (vice-presidente, ebreo); Gabriella Serra (tesoriera-segretaria, cattolica); Cindy Genre (consigliera, valdese); Elisa Ghiuzan (consigliera, avventista del settimo giorno).

 

 

 

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