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Prosegue il maltempo in Italia: alluvioni, temporali, bombe d’acqua, fiumi in piena… Vediamo immagini di territori devastati, di persone disperate per i danni di vario genere creati da tutto questo. Siamo spesso di fronte a situazioni di tragedie annunciate dall’incuria, dallo sciacallaggio del territorio, dalla cementificazione selvaggia. Non solo colpa di chi amministra quindi, ma anche responsabilità personali. Da cosa siamo sommersi? Dall’acqua, certamente, ma siamo anche allagati dal nostro qualunquismo, dalla nostra incapacità di pensare al bene comune. Dobbiamo avere il coraggio di assumerci le nostre responsabilità.
Nella Bibbia leggiamo:
“Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia”. (Matteo 7:24-25)
Cerchiamo quindi di rimanere saldi nei giusti principi, di adoperarci per il bene comune e di assumerci le nostre responsabilità.
Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore nazionale del network RVS e direttore delle Chiese Cristiane Avventiste dell’Italia centrale.