Fede, Libertà e Unità d’Italia
16 Febbraio 2011


Ogni anno le chiese protestanti italiane ricordano la data del 17 febbraio 1848, data in cui il re Carlo Alberto concesse i diritti civili ai valdesi nell’allora Regno di Sardegna. Con lo Statuto e l’Unità quelle leggi furono estese a tutto il nuovo stato italiano. A Roma quest’anno l’evento viene ricordato, all’interno della ‘Settimana della Libertà’, giovedì 17 febbraio alle 18.30 presso la Chiesa valdese di via IV Novembre 107, con la presentazione del volume “Scelte di fede e di Libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita”, edito dalla Claudiana di Torino, promosso congiuntamente dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), dall’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno (UICCA) e dalla Federazione delle chiese pentecostali (FCP). I curatori sono Dora Bognandi e Mario Cignoni. Il volume si pone anche come contributo specifico nel dibattito culturale e politico in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Quale criterio è stato utilizzato nella scelta dei profili dei credenti evangelici di cui si parla? Donne e uomini si sono trovati ad affrontare le stesse difficoltà? Cosa ha significato l’Unità d’Italia per quanto riguarda la Libertà religiosa e che tipo di contributo hanno dato gli evangelici in questo processo? Quale ruolo ha avuto la Bibbia in quel periodo? Che affinità e differenze ci sono fra la metà dell’800 (1848 e 1861) e oggi in merito alla Libertà di professare la propria fede? In questo panorama storico, sociale e religioso, come si sono inserite le chiese evangeliche e l’avventismo in particolare? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano Dora Bognandi – direttore associato del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’UICCA, il dott. Mario Cignoni – storico, studioso del Risorgimento protestante, e il prof. Domenico Maselli – pastore della chiesa valdese di Lucca, già presidente della FCEI, docente di Storia del Cristianesimo e di Storia Medioevale all’Università di Firenze, deputato al Parlamento (1994-2001).

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