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Mentre continuano le scosse di terremoto in Giappone, è venuta fuori la verità per quanto riguarda la centrale nucleare di Fukushima: la situazione non è affatto sotto controllo. Il grado di pericolosità viene classificato a livello 7. Nonostante ciò, si sono levate ancora una volta voci rassicuranti da più parti. Quale quadro si prefigura per il Giappone e per i giapponesi? Quanto accaduto a Fukushima è paragonabile con il disastro di Chernobyl del 1986? Cosa rischiamo in Italia e in Europa per quanto riguarda le radiazioni? In Italia gli incentivi di legge per il settore delle energie pulite sono stati recentemente bloccati dal governo; la scelta nucleare è stata soltanto rimandata di un anno, con una moratoria, a differenza di altri paesi; i partiti di governo spingono affinché ai referendum del 12-13 giugno prossimi si voti in modo da mantenere il nucleare. Insomma, la volontà politica sembra già essere chiaramente indirizzata a prescindere dai gravi rischi rappresentati dalle centrali nucleari. Quali sono le scelte più opportune e vantaggiose da fare? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano il prof. Sergio Ulgiati, docente di Chimica dell’Università Parthenope di Napoli e membro del Comitato Scientifico del WWF Italia.