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Notizie Avventiste – Il 7 dicembre si è svolta la Giornata mondiale della Gestione cristiana della vita (Gcv), organizzata dall’omonimo dipartimento della Chiesa avventista. Ogni individuo è responsabile della gestione di tutti gli aspetti della sua esistenza e il dipartimento ha il compito di sviluppare il piano divino della “generosità sistematica”.
Quest’anno la Giornata era dedicata alla cura del creato: perché occuparsene, come rispettarlo e gestirlo. Notizie Avventiste ha rivolto alcune domande al pastore Giovanni Caccamo, co-responsabile del dipartimento Gcv presso l’Unione avventista italiana.
Notizie Avventiste: Che cos’è la Gestione cristiana della vita?
Giovanni Caccamo: Potremmo dire che si tratta dell’opportunità di gestire ogni risorsa che Dio ha messo a nostra disposizione per il bene di tutto il nostro essere, per il bene degli altri e per la sua gloria. La Gestione cristiana della vita è un dipartimento della chiesa avventista, costituito ufficialmente nel 1995 durante la Sessione della Conferenza Generale di Utrecht. Esso incoraggia i membri di chiesa a rispondere alla grazia di Dio dedicando a lui tutto ciò che hanno.
N. A.: Di che cosa si occupa?
G. C.: Se consideriamo come punto di partenza che tutto sulla terra appartiene a Dio, compresi i suoi abitanti (Salmo 24:1), dobbiamo considerare che ogni nostra risorsa più diventare uno strumento per fare il bene a se stessi e alla chiesa. La Gestione cristiana della vita non riguarda soltanto il denaro (come era comune pensare fino a poco tempo fa) ma anche la cura e l’uso adeguato del corpo, della mente, del tempo, dei talenti, dei doni spirituali, delle relazioni interpersonali, dell’influsso personale, del linguaggio, dell’ambiente e dei beni materiali. Il dipartimento aiuta i membri nella loro comunione con Dio per il completamento della sua opera, possibile attraverso un giusto utilizzo di tutti i suoi doni e le sue risorse.
N. A.: Il tema di quest’anno era la cura del creato. Quale relazione vi è tra Gestione cristiana della vita e salvaguardia della natura?
G. C.: Anche il creato è una risorsa importante per gli esseri viventi. Averne totale consapevolezza non solo ci pone nella giusta prospettiva di chi dipende dal suo Creatore, ma ci mette anche di fronte a responsabilità che in tutta coscienza non possiamo ignorare. La custodia del creato, dopo la Genesi, ha una sua continuità e anche se l’uomo moderno lo ha dimenticato, non può essere così per il cristiano.
Ciò che risulta essere una risorsa, e il creato ne è una specifica, va considerata patrimonio da sostenere e salvaguardare. Partendo da se stessi fino a raggiungere il prossimo, passando dalla nostra relazione con Dio e senza dimenticare i beni materiali, possiamo operare nel senso di una sana gestione della nostra vita che trae forza essenzialmente dal proprio essere cristiani. Ogni anno, il primo sabato di dicembre, la chiesa avventista dedica l’intera giornata a questo tema e poiché gli aspetti che toccano la Gestione cristiana della vita sono molteplici, abbiamo davanti a noi ancora molti stimoli per riflettere e sfide da raccogliere.
Per ascoltare il programma di Rvs Roma sulla Gestione cristiana della vita cliccare qui.
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