La Chiesa avventista italiana esprime partecipazione per il lutto del popolo sudafricano
10 Dicembre 2013
La Chiesa avventista italiana esprime partecipazione per il lutto del popolo sudafricano
10 Dicembre 2013

logo-uicca-midNotizie Avventiste – “A nome dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno e nostro personale, desideriamo porgere a Lei e alla Sua Nazione le nostre più sentite condoglianze per la perdita di un uomo così prezioso per tutta l’umanità come il Presidente Nelson Mandela”. Inizia così il messaggio di cordoglio che Dora Bognandi e Davide Romano, rispettivamente direttore e direttore associato del dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’Unione avventista, hanno inviato all’ambasciatore del Sudafrica in Italia, Signora Nomatemba Tambo

Ricordando il padre della nazione arcobaleno e il suo impegno per l’attuazione dei principi cristiani del perdono e della riconciliazione, la lettera continua:
“La sua vita, le sue battaglie, le sue vittorie nonostante le difficoltà sono state per molti popoli un punto di riferimento importante. Alla prevaricazione, all’ingiustizia, al sopruso ha contrapposto il coraggio, la determinazione, la certezza di operare per la giustizia. E nel farlo non ha badato al suo vantaggio personale, anche se ne aveva la possibilità, ma ha preferito esporre la propria persona alla sofferenza piuttosto che rinunciare ai suoi ideali di equità, giustizia, pace sociale.

Ha saputo resistere ai vari tipi di condizionamento, da qualunque parte provenissero, perché animato da un ideale elevato e da uno spirito di libertà interiore. E non fece le sue vendette, ma credette più nel potere dell’amore che in quello dell’odio e della rivalsa, proprio come la Bibbia in cui credeva gli aveva insegnato. Egli è stato un fautore della riconciliazione nazionale, ma anche un valido sostenitore di quella internazionale e di coloro che come lui operavano per i diritti civili, sociali e umani.

Il nostro mondo non ha certo risolto tutti i suoi problemi grazie al suo contributo, ma sicuramente è più sensibile alle tematiche relative ai diritti umani e ha fatto passi importanti verso una più concreta giustizia sociale. Come egli usava dire: ‘Non c’è nessuna strada facile per la libertà’. E non è stata facile quella che ha percorso, ma ci ha indicato la via dell’impegno e della responsabilità per il bene dei nostri simili. Grazie ancora perché la Sua terra ha prodotto una persona di così grande valore”.

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