Maol/Ann – Ted NC Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, rivolge un appello a tutti i membri della denominazione a leggere ciò che la Bibbia afferma sul tema della consacrazione delle donne e a pregare per lui e per gli altri leader affinché siano guidati dallo Spirito Santo nel deliberare sulla questione.

Arthur A. Stele, presidente della Commissione di studio sulla teologia della consacrazione (Tosc), ha fatto eco all’appello di Wilson raccomandando la lettura di tre brevi documenti contenenti le proposte di soluzione. Essi citano i testi della Bibbia e di Ellen G. White a sostegno di ciascuna delle tre posizioni sulla consacrazione emerse durante la ricerca svolta per due anni dalla Tosc.

I risultati dello studio saranno discussi durante il Consiglio annuale della Conferenza Generale, iniziato oggi, 9 ottobre, e che si protrarrà per sei giorni. La consacrazione delle donne, permessa dalla Chiesa per le diaconesse e le anziane ma non per le pastore, sarà discussa martedì 14 ottobre, giornata in cui i delegati considereranno le raccomandazioni delle Commissioni delle 13 Divisioni e della Conferenza Generale. Il Consiglio annuale deciderà la risoluzione da portare all’Assemblea mondiale del prossimo luglio per essere votata dai 2.600 delegati.

In un’intervista Wilson ha esortato ciascuno dei 18 milioni di avventisti a leggere con spirito di preghiera i documenti dello studio, disponibili sul sito web dell’Office of Archives, Statistics, and Research (ufficio archivi, statistiche e ricerca) della Chiesa.
«Lo Spirito di profezia ci dice che dobbiamo prendere la Bibbia così come è scritta», ha affermato Wilson, «e vorrei incoraggiare ogni membro di chiesa, ogni partecipante al Consiglio annuale e coloro che saranno delegati alla Sessione della Conferenza Generale a rivedere in preghiera queste presentazioni e poi chiedere allo Spirito Santo di aiutarli a capire la volontà di Dio».

Lo Spirito di profezia riguarda gli scritti di Ellen White che tra le sue dichiarazioni su come leggere la Bibbia ha scritto:«Il linguaggio della Bibbia deve essere spiegato secondo il suo significato più immediato, a meno che non si tratti di simboli o esempi» (Il gran conflitto, p. 598 ed. inglese).

«Non abbiamo l’Urim e il Thummim», ha proseguito Wilson, riferendosi alle pietre che il sommo sacerdote israelita usava ai tempi dell’Antico Testamento per conoscere la volontà di Dio, «né abbiamo un profeta vivente tra noi. Quindi dobbiamo chiedere la guida dello Spirito Santo nello studio della Bibbia».

Per il presidente la questione cruciale non è se le donne devono essere consacrate, ma se i membri di chiesa che saranno in disaccordo con la decisione finale sul tema della consacrazione, qualunque essa sia, saranno disposti a mettere da parte le differenze per concentrarsi sulla missione che la chiesa porta avanti da 151 anni: annunciare il messaggio dei tre angeli di Apocalisse 14 sul ritorno imminente di Gesù.

3 punti di vista sulla consacrazione delle donne
Per comprendere meglio l’insegnamento della Bibbia sulla consacrazione, la chiesa aveva istituito una Commissione di studio sulla teologia della consacrazione (Tosc), formata da 106 membri. Inoltre ognuna delle 13 Divisioni della Chiesa ha contribuito al processo di studio ed era rappresentata nella Tosc. Uno degli obiettivi principali della Commissione, che ha finito il suo lavoro nel mese di giugno, è stato quello di cercare un consenso sulla consacrazione delle donne pastore, ma sono state presentate tre posizioni:
La posizione 1 pone l’enfasi sui testi biblici di 1 Timoteo 3 e Tito 1, e sul fatto che nella Bibbia non ci sono donne consacrate come sacerdoti, apostoli o anziani. Pertanto, essa afferma, la Chiesa avventista non ha alcun fondamento biblico per consacrare le donne.
La posizione 2 mette l’accento sul ruolo di leader di donne del Vecchio e del Nuovo Testamento, come Debora, Hulda, e Iiunia, e sui testi biblici di Genesi 1, 2 e Galati 3:26-28, in cui si dice che tutte le persone sono uguali agli occhi di Dio. Pertanto, il principio biblico di uguaglianza permette alla Chiesa avventista di consacrare le donne a posizioni di leader della chiesa, ove possibile.
La posizione 3 sostiene la posizione 1 nel riconoscere un modello biblico di dirigenza maschile in Israele e nella chiesa paleocristiana. Ma sottolinea anche che Dio ha fatto delle eccezioni, ad esempio nel concedere un re a Israele. Afferma che la consacrazione delle donne è una questione di linea politica ecclesiale e non un imperativo morale e, quindi, la Chiesa avventista dovrebbe consentire a ogni territorio di decidere se consacrare o meno le donne.

Wilson ha esortato i membri a esaminare le tre posizioni presentate nella relazione finale Tosc.
«Considerate tutte le presentazioni per capire la volontà di Dio», ha affermato.
Anche se la Tosc non ha raggiunto un consenso sulla consacrazione delle donne, i suoi membri hanno approvato una dichiarazione di consenso sulla teologia della consacrazione e, in un documento separato, hanno affermato che rimangono «fedeli al messaggio e alla missione della Chiesa avventista, così come sono espressi nei 28 punti di fede».

Wilson spera che tutti i membri di chiesa esprimano la stessa volontà.
«Se non stiamo attenti, il diavolo ci svierà in polemiche che distrarranno la chiesa da ciò che Dio vuole che essa compia negli ultimi giorni, vale a dire la peroclamazione del messaggio dei tre angeli e la condivisione della speranza nell’imminente ritorno di Cristo».

Ecco i documenti in inglese:
Way Forward Statement 1 (PDF)
Way Forward Statement 2 (PDF)
Way Forward Statement 3 (PDF)