Ogni Comune deve prevedere spazi per moschee e luoghi di culto delle varie confessioni religiose: in sintesi e’ quanto all’inizio dell’anno ha sentenziato il TAR di Brescia accogliendo il ricorso di un’associazione islamica locale. Bocciato cosi’ il Comune che, nel suo Piano di governo del territorio (Pgt, il vecchio “piano regolatore”), aveva previsto oratori e campanili ma aveva escluso la possibilita’ di costruire moschee, templi buddhisti, chiese pentecostali e cosi’ via”. Inizia cosi’ l’editoriale di Paolo Naso, politologo di fede evangelica, presente in questi giorni sul sito della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Su questo argomento vi proponiamo un’intervista di Roberto Vacca a Paolo Naso
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