Elisa Magnano – Il 26 e il 27 aprile, le comunità avventiste di Lentini e Catania hanno avuto il piacere di ospitare il past. Ioan Campean (già direttore dei Dipartimenti Gestione Cristiana della Vita e Spirito di Profezia alla Regione intereuropea della Chiesa) e sua moglie Aurora (medico).
Aurora ha condiviso una bellissima testimonianza sul servizio di volontariato svolto insieme con altre amiche. Da 17 anni, la dottoressa e le amiche donano tutte le loro ferie per una missione importante.
Il past. Ioan ha toccato i nostri cuori con la riflessione biblica del venerdì, incentrata sullo scontro tra Davide e Golia. Questo gigante oltraggiava Dio la mattina e la sera, distogliendo l’attenzione del popolo dal sacrificio mattutino e serale offerto al Signore, proprio come il maligno cerca di allontanarci da Dio con il peso della sofferenza quotidiana. Ma Davide invece come reagiva? Lui cantava per il suo Dio e riponeva la sua fiducia nel Signore, grazie al quale sconfisse il gigante.
Il sabato, invece, abbiamo condiviso l’intera giornata con i fratelli nella fede di Catania. Questa volta, il nostro ospite ha parlato di Mosè, ponendo l’attenzione su un particolare a me sconosciuto. Nel testo di Esodo 2 leggiamo che quando sua madre lo partorì, vedendo quanto era bello lo nascose per tre mesi, andando contro il decreto del faraone. Nella lingua originale il termine “bello” non si riferisce solo all’aspetto fisico di Mosè, ma è inteso come l’essere conforme al piano che Dio aveva in mente per lui. Questo particolare è rimasto impresso nella mia mente e da allora mi chiedo: “E noi siamo ‘belli’ per Dio?”. È stato un piacevole incontro, con gli splendidi messaggi donati dal past. Ioan Campean alle nostre comunità.
[Foto: Ciro Magnano]